Analisi
maratone
08-10-2006: Milano – 7a
Milano City Marathon
Maschile
RECORD DEL
PERCORSO: 2h08'38" |
TEMPO VINCITORE
2006: 2h07'57" |
- 41" |
TEMPO VINCITORE
2005: 2h09'59" |
TEMPO VINCITORE
2006: 2h07'57" |
- 2'02" |
MEDIA
DEL RENDIMENTO DEI PRIMI 5 CLASSIFICATI RISPETTO AL RECORD
PERSONALE |
- 27" |
FEMMINILE
RECORD DEL PERCORSO:
2h24'59" |
TEMPO VINCITRICE 2006: 2h27'56" |
+
2'57"
|
TEMPO VINCITRICE 2005: 2h28'48" |
TEMPO VINCITRICE 2006: 2h27'56" |
-
50" |
MEDIA DEL
RENDIMENTO DELLE PRIME 3 CLASSIFICATE RISPETTO AL RECORD PERSONALE |
- 14" |
Temperature
Umidità
alla partenza :
16°C
alla partenza : 71%
all’arrivo del vincitore : 22°C
all’arrivo: 55%
alle 3 ore : 23°C
alle 4 ore : 23°C
massima : 23°C
Dislivello
+ 10 metri
Indice di scorrevolezza
1
PASSAGGI
|
21,097 |
21,097 |
DIFFERENZA |
uomini |
1h04'01" |
1h03'56" |
- 2'37" |
donne |
1h14'10" |
1h13'46" |
- 26" |
|
tempo
vincitore |
%
di rendimento con RM |
tempo
di trasposizione |
uomini |
2h07'57" |
97,57% |
2h19'24" |
donne |
2h27'56" |
90,76% |
2h14'36" |
DISTRIBUZIONE
DEGLI ARRIVI
|
arrivati |
2h15' |
2h30' |
2h45' |
3h00' |
3h15' |
3h30' |
4h00' |
4h30' |
5h00' |
2006 |
2149 |
4 |
12 |
31 |
118 |
309 |
574 |
1306 |
1784 |
2062 |
2005 |
4206 |
5 |
19 |
94 |
366 |
835 |
1539 |
2946 |
3747 |
4076 |
2004 |
4181 |
5 |
24 |
127 |
475 |
969 |
1683 |
3074 |
3813 |
4074 |
2003 |
3097 |
9 |
36 |
145 |
466 |
880 |
1462 |
2421 |
2848 |
3020 |
2002 |
3991 |
10 |
31 |
111 |
452 |
881 |
1531 |
2739 |
3500 |
3823 |
DISTRIBUZIONE
PERCENTUALE DEGLI ARRIVI
|
arrivati |
2h15' |
2h30' |
2h45' |
3h00' |
3h15' |
3h30' |
4h00' |
4h30' |
5h00' |
2006 |
2149 |
0,19 |
0,56 |
1,44 |
5,49 |
14,38 |
26,71 |
60,77 |
83,02 |
95,95 |
2005 |
4206 |
0,11 |
0,45 |
2,23 |
8,70 |
19,85 |
36,59 |
70,04 |
89,08 |
96,90 |
2004 |
4181 |
0,11 |
0,57 |
3,03 |
11,30 |
23,17 |
40,25 |
73,52 |
91,19 |
97,44 |
2003 |
3097 |
0,29 |
1,16 |
4,68 |
15,04 |
28,41 |
47,20 |
68,17 |
91,95 |
97,51 |
2002 |
3991 |
0,25 |
0,77 |
2,78 |
11,30 |
22,07 |
38,36 |
68,60 |
87,61 |
95,79 |
PERCENTUALE
ISCRITTI/ARRIVATI
|
iscritti |
arrivati |
%
arrivati |
%
ritirati |
2006 |
2.850 |
2.149 |
75,4 |
24,6 |
Categorie
Sigle utilizzate:
RP = record
personale SAN = Soglia Anaerobica (presunta = ricavata
dal RP dei 10.000 metri)
|
1
2h27’30”
2h36’30” |
2
2h36’30”
2h47’00” |
3
2h47’00”
3h00’00” |
4
3h00’00”
3h12’30” |
5
3h12’30”
3h30’30" |
6
3h30’30”
3h44’00” |
7
3h44’00”
4h08’00” |
8
4h08’00”
4h32’30” |
9
4h32’30”
5h11’00” |
10
5h11’00”
5h35’00” |
differenza
rispetto al RP |
+1'47" |
+2'19" |
+2'58" |
+3'16" |
+3'47" |
+4'07" |
+5'11" |
+6'41" |
+5'57" |
+8'17" |
% rendimento
rispetto SAN presunta |
88,1 |
87,7 |
87,0 |
86,5 |
85,8 |
84,0 |
82,9 |
81,3 |
79,7 |
77,5 |
tot.questionari
analizzati |
1/2 |
2/4 |
6/11 |
10/17 |
11/24 |
9/28 |
7/19 |
6/17 |
4/15 |
3/9 |
* il primo numero indica quanti, rispetto ai
questionari ricevuti, si sono migliorati. Per es 9/28 indica che su 28
maratoneti che mi hanno inviato il questionario, 9 hanno migliorato il proprio
primato.
Commenti:
Il cambio di data della maratona
non ha favorito più dai tanto il rendimento dei maratoneti. E’ vero che
il vincitore ha migliorato il record del percorso e conseguito altre
positive prestazioni a livello statistico, così come la somma dei tempi
dei primi tre classificati è di ottimo livello, ma i vantaggi del clima
non sono stati a favore di tutti i marato-neti. Le condizioni climatiche
erano, in effetti, migliori rispetto a quelle degli anni passati, specie
se in confronto all’anno passato, quando freddo e nebbia l’avevano fatta
da padrone. Se la temperatura più mite ha consentito ai maratoneti
veloci di correre con buone condizioni, tale vantaggio è stato meno
evidente per quei podisti che hanno tagliato il traguardo dopo le 3 ore
di corsa. Nelle ore centrali della giornata la temperatura era piuttosto
alta (23°) ed anche l’irraggiamento era forte perché non c’erano nuvole
in cielo; per fortuna in numerosi tratti del percorso si poteva correre
all’ombra e ridurre quindi gli effetti del caldo.
Dai dati raccolti ho visto che numerosi sono stati i maratoneti che
hanno migliorato il primato, e che un’ampia mag-gioranza è stata sotto
il proprio primato di alcuni minuti. Probabilmente è stato il caldo a
condizionare il rendimento di quanti non si sono migliorati, perché i
parziali delle due mezze maratone si scostano proprio di quel tanto che
ha fatto la differenza con il primato dell’atleta. E’ vero che nella
seconda parte di gara si verifica quasi sempre, per i maratoneti che
terminano oltre le 3 ore, un calo di rendimento, ma in questo caso i
dati che ho ricevuto sono stati molto frequenti.
In definitiva, anche se il nuovo percorso ha favorito il fatto di
correre con minore dispendio energetico, il clima ha condizionato,
mediamente per 4’, il rendimento rispetto al primato. Secondo me,
inoltre, il cambio data ha influito sul rendimento perché molti podisti
sono arrivati all’appuntamento con la maratona di Milano con una
preparazione incompleta. Per sostenere una specifica e adeguata
preparazione, si doveva iniziare già all’inizio di luglio, e tutti ci
ricordiamo quanto difficili fossero le condizioni climatiche di quel
mese. E’ vero che sia agosto sia settembre il clima è stato meno
pesante, ma ugualmente la maggioranza dei maratoneti non ha sostenuto le
sedute di lunghissimo ne-cessarie per essere a Milano al massimo della
condizione di forma. Personalmente ho l’impressione che una buona parte
di maratoneti ha corso a Milano per allenarsi in vista di imminenti
maratone.
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