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DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI ARRIVI
DISTRIBUZIONE DEGLI ARRIVI
PERCENTUALE ISCRITTI/ARRIVATI
* Nella classifica finale sono comparsi nomi di atleti regolarmente iscritti ma che non vi hanno preso parte CategorieSigle utilizzate: RP = record personale SAN = Soglia Anaerobica (presunta = ricavata dal RP dei 10.000 metri)
* il primo numero indica quanti, rispetto ai questionari ricevuti, si sono migliorati. Per es 34/67 indica che su 67 maratoneti che mi hanno inviato il questionario, 34 hanno migliorato il proprio primato.Commenti:La giornata era ideale dal punto di vista climatico, e molti maratoneti hanno approfittato della situazione favorevole per puntare a migliorare il proprio primato. Come succede in ogni maratona, tanti ci sono riusciti, tanti altri no. Tra quanti mi hanno inviato il questionario maratona, la maggioranza ha raggiunto il proprio scopo, a volte con miglioramenti limitati a 2-3’, altre volte ben superiori. Chi si è migliorato deve secondo me considerare che il tempo conseguito non è quello del proprio potenziale, vale a dire che su un altro tracciato può correre con qualche decina di secondi in meno. Scrivo questo perché ho la convinzione che il percorso della maratona di Roma non è da considerare facile; è vero che rispetto all’anno scorso sono state eliminate molte curve, ma sono stati inseriti più tratti di sampietrini. Alcuni di questi erano veramente brutti, altri accettabili ma comunque creavano disagio nell’appoggio dei piedi, tanto che numerosi corridori hanno riportato, nelle note del questionario maratona, che il giorno dopo la corsa avvertivano indolenzimenti ai piedi e alla schiena. Ma se il percorso non è particolarmente scorrevole come scrivo, come può essere che i primi sono andati così forte? La gara degli uomini è stata caratterizzata da un elevato livello agonistico, e quindi molto stimolante fino alla fine. Si pensi che Di Cecco, per aver ragione dei due keniani che lo sopravanzavano, ha dovuto percorrere l’ultimo chilometro in 2’52”; senza dubbio un gran finale se si considera che prima del traguardo si deve anche percorrere una dura salita di 200 metri circa. Ed analizzando la distribuzione dello sforzo, entrambi i vincitori hanno corso con un negative split: per Di Cecco 48”, per Skvortsosova 18”, aspetto di particolare rilevanza visto che la parte più difficile del tracciato è proprio la 2a. Che la gara maschile sia stata più combattuta di quella maschile lo indica sia il tempo di trasposizione (quello di Di Cecco vale 2h18’48”), sia la percentuale con il record del mondo (96,9%). Il tempo della vincitrice vale un modesto 2h16’30” e il 90,7% del record del mondo femminile. Inoltre, nei primi 10 classificati ben 6 hanno migliorato il proprio primato, con un incremento medio di 2’22”. Ciò non è successo nella corsa femminile, caratterizzata da un agonismo più stemprato perché il campo partenti era meno competitivo. Per passare alla gara degli amatori, i miglioramenti sono stati del 50% e, viste le favorevoli condizioni climatiche, la percentuale poteva essere maggiore, ma sottolineo ancora che il percorso ha avuto la sua influenza. La scelta degli organizzatori è giustamente di ricercare un tracciato che tocchi i punti più caratteristici della città, perché non avrebbe senso correre solo lungo il Tevere per ricercare un tracciato scorrevole. Per passare in Piazza Navona, vicino alla Fontana di Trevi, davanti alla scalinata di Trinità dei Monti, ecc. si deve per forza correre sui sampietrini. Il fascino del tracciato della maratona di Roma ha richiamato più partecipanti rispetto alle passate edizioni, come si può vedere dalla distribuzione degli arrivi. E a confermare che il percorso è diventato con gli anni meno scorrevole, lo evidenzia la distribuzione percentuale degli arrivati: nell’edizione del 2003, quando ancora parte del tracciato entrava nel quartiere Flaminio, per tutte le categorie si correva più velocemente. Con riferimento ad altre maratone, la percentuale di rendimento rispetto alla propria SAN è un po’ più bassa, proprio ad evidenziare la minor scorrevolezza del tracciato. Si può fare un confronto con le percentuali di rendimento rilevate in occasione della maratona di Treviso, tenutasi la scorsa settimana, per verificare come proprio grazie al tracciato più scorrevole si può rendere meglio. Il minor rendimento nella maratona di Roma è dello 0,5% circa, che trasformato in tempo vale da 20 a 40” a seconda delle categorie. |
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