Analisi
delle maratone italiane
11-03-2001: Ferrara – Vigaranomaratona
Maschile
RECORD DEL
PERCORSO: 2h12'39" |
TEMPO VINCITORE
2001: 2h15'21" |
+
2'42" |
TEMPO VINCITORE
2000: 2h13'08" |
TEMPO VINCITORE
2001: 2h15'21" |
+
1'13" |
MEDIA
DEL RENDIMENTO DEI PRIMI 5 CLASSIFICATI RISPETTO AL RECORD
PERSONALE |
+
2'29" |
FEMMINILE
RECORD DEL PERCORSO: 2h34'11" |
TEMPO VINCITRICE 2001: 2h38'58" |
+
4'47" |
TEMPO VINCITRICE 2000: 2h43'05" |
TEMPO VINCITRICE 2001: 2h38'58" |
-
4'07" |
MEDIA DEL
RENDIMENTO DELLE PRIME 3 CLASSIFICATE RISPETTO AL RECORD PERSONALE |
+
1'16" |
Temperature
Umidità
alla partenza : 7°C
alla partenza : 91%
all’arrivo del vincitore : 14°C
all’arrivo: 76%
alle 3 ore : 15°C
alle 4 ore : 16°C
massima : 16°C
Dislivello
+ 18 metri
Indice di scorrevolezza
1
Categorie
Sigle utilizzate:
RP = record
personale SAN = Soglia Anaerobica (presunta = ricavata
dal RP dei 10.000 metri)
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
differenza
rispetto al RP |
+ 1'58 |
+ 1'29 |
- 2'07 |
- 1'02 |
+1'05 |
- 2'11 |
+2'17 |
- 3'22 |
+5'15 |
+ 7'17 |
% rendimento
rispetto SAN presunta |
90,6 |
89,4 |
88,7 |
87,7 |
87,1 |
86,9 |
85,4 |
85,1 |
83,7 |
82,8 |
tot.questionari
analizzati |
3 |
6 |
6 |
13 |
11 |
11 |
16 |
9 |
4 |
5 |
Commenti:
Sin
dal momento della partenza s’intuiva che le condizioni climatiche per correre
al meglio la maratona non erano quelle ottimali perché, a causa della nebbia
che gravava su Ferrara e lungo il percorso fuori città, il tasso di umidità
era elevato. Tutto sommato alla partenza e per la prima ora di corsa, anche se
il tasso di umidità era elevato, il disagio ed il rendimento è rimasto
contenuto perché la temperatura è rimasta sempre inferiore ai 10°. Molti
podisti sono partiti, infatti, piuttosto vestiti (in tanti avevano anche i
guanti) e questo ha contribuito a creare maggior disagi quando, dopo un’ora e
trenta di corsa, la nebbia si è diradata lasciando spazio al sole, che ha fatto
salire la temperatura attorno ai 15°. Può sembrare strano parlare di giornata
calda facendo riferimento ai 15°, ma se si considera che finora quasi mai ci
sono state giornate con il termometro sopra i 10° gradi, nessun maratoneta era
in pratica adattato adeguatamente per non accusare i disagi del caldo. I top
runner non hanno sofferto molto perché hanno corso con il caldo solo per
qualche decina di minuti, mentre i maratoneti che hanno corso oltre le due ore e
trenta hanno sofferto proporzionalmente di più. Ad ogni modo il rendimento
medio è stato buono in generale, perché numerosi podisti (tra la 3a
e la 6a categoria) si sono leggermente
migliorati, ma in tanti hanno sofferto parecchio proprio perché erano troppo
vestiti in relazione alla temperatura di metà giornata. Con il passare del
tempo di corsa le occasioni di migliorarsi sono state sempre di meno proprio
perché il caldo ha gravato maggiormente. In definitiva la Vigaranomaratona si
è confermata come una maratona valida per ricercare la propria migliore
prestazione, ma il potenziale del miglioramento a cui ambire è maggiore
rispetto quanto riportato nell’analisi dei dati. Si sa che non è sufficiente
che il tracciato sia veloce, e per correre forte contano di più le condizioni
climatiche.
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