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La newsletter della settimana

08/04/2024

Anno 21 - Numero 554
Un colosso d'argilla

lunedì 8 aprile 2024




Stages di allenamento: iscrizioni per quelli di giugno, luglio e agosto. Qui il calendario. Sono rimaste poche camere per Livigno. Se vuoi informazioni e prezzi, scrivi a Ilaria.

Sezione viaggi:
Chiudono settimana prossima le prenotazioni per la Maratona di New York del prossimo 3 novembre. Se quindi sei incerto è il momento di decidere (possibilmente entro i primi giorni della settimana).
Per preventivi senza impegno scrivi una email a Anna.

Hanno poi aperto le prenotazioni per la Maratona di Atene.
Per i preventivi manda sempre una email ad Anna.

Buona lettura
Orlando

Un colosso d'argilla

C'è un detto che afferma che "un atleta è forte quanto è forte il suo punto debole". È una verità che si manifesta molto spesso nei corridori amatori, un po' per aspetti condizionati dal limitato tempo a disposizione, un po' per pigrizia motivazionale.
Per esempio, molti maratoneti sono convinti che sia sufficiente fare sedute di lunghissimo per correre al meglio la maratona, considerando invece che è necessario dare molta enfasi al ritmo gara: svolgono sedute di 35 e più chilometri di lungo lento e allenamenti di ritmo maratona pari alla metà di questo chilometraggio. In questo caso il ridotto adattamento allo sforzo che terranno poi per 42km rappresenta un particolare punto debole, e il calo di rendimento non è dovuto alla tenuta strutturale ma al consumo energetico. Il problema è che spesso sono convinti di colmare questa lacuna con più chilometri di lungo e più sedute di questo tipo, e quasi mai di allungare il ritmo gara e piuttosto dare sostegno a questo impegno fisiologico, con un aumento della potenza aerobica specifica.
Per restare sempre nell'ambito della maratona, si enfatizza appunto molto la resistenza, mentre si trascura la forza muscolare (o altri aspetti correlati ai muscoli come elasticità, flessibilità, mobilità articolare). Si ha così un "motore" molto resistente ma con poca sopportazione alla tenuta.
L'aspetto forza nelle corse di resistenza deve essere considerato con una doppia ottica:
1) la propensione all'infortunio. E' molto frequente che l'elevato chilometraggio svolto in allenamento indebolisca le strutture fisiche (muscoli, tendini, legamenti, articolazioni) e si rischia l'infortunio, spesso a ridosso della maratona quando sono concentrate le sedute di maggior chilometraggio
2) la tenuta muscolare alla distanza. Si deve considerare che, con il passare dei chilometri, il traumatismo che i muscoli ricevono ad ogni contatto a terra causa una perdita di capacità contrattile che ha effetti sull'efficienza meccanica e quindi sul rendimento. Si pensi alla maratona di NY, con l'insidioso percorso per le salite dei ponti e della First Avenue che determina delle controprestazioni, sia cronometriche, sia di efficienza. All'indomani della corsa tutti affermano che si tratta di una maratona molto impegnativa a livello muscolare, ma questo aspetto non viene mai praticamente considerato nell'ottica della preparazione.
In sostanza quindi, anche se si è molto allenati a livello di resistenza, è il ridotto livello di forza a vanificare l'esito di tanto allenamento.

Si potrebbe andare avanti a lungo ad elencare l'esito positivo di tante sedute, senza però mettere mai in evidenza la propria vulnerabilità, considerando che è appunto l'anello debole che cede prima e che vanifica l'esito di quanto è stato fatto. È necessario quindi procedere con lucidità per porre rimedio al proprio punto debole, per non essere - come si è soliti affermare in questi casi - un "colosso dai piedi di argilla".

orlando

P.S.: Se non vuoi più ricevere mie comunicazioni, clicca sui link di disiscrizione alla fine della mail. Se clicchi per errore, fallo presente con una mail indirizzata a pizzolato@orlandopizzolato.com




ATTENZIONE:
I commenti sono molto graditi, ma ti prego di non usare questo spazio per fare domande "a tappeto", e soprattutto personali. Non è un servizio di consulenza ed è veramente difficile per Orlando fare fronte alle numerose richieste che arrivano dalle pagine del sito, dalla bacheca, dal blog, da Facebook, Twitter, telefono, email...



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Commenti

Colosso d’argilla

Completamente d’accordo. Il problema è che di solito l’anello debole sfugge al propri occhi mentre è più gratificante lavorare sui punti forti. Grazie Orlando di indicarcelo sempre

Vik07/04/2024 14:50:09

Milano marathon

Questa NL sembra scritta per me! Oggi quarta maratona in carriera a Milano. Preparazione con lunghissimi da 34 e 36km e molti allenamenti a ritmo gara. Ritmo 5'/km tenuto bene fino al km 35 poi crampi e chiusura shock in 3.53. La maratona non é un gioco, purtroppo.

Carmelo07/04/2024 21:15:46

Vangelo

parole sante!
da considerare anche sedute in cui non ci sia impatto al suolo, con l'ausilio di uno sport alternativo, che deve essere alternativo e non invadente
questo per non andare a caricare distretti muscolari che poi invaliderebbero il gesto della corsa

dugatoandrea08/04/2024 08:15:56

Forza e allenamento al ritmo gara

Sono due dei classici buchi di tantissimi amatori, specie di quelli non proprio alla prime armi che ovviamente scontano mancanze di base.

Allenare la forza spesso sembra togliere tempo alla corsa, e viene pertanto più facilmente trascurata. In realtà allenare la forza non solo da notevoli vantaggi di resistenza al ritmo gara ma riduce anche i tempi di recupero post gara (e rischio infortuni).

Gli allenamenti al ritmo gara se vengono fatti sono spesso su da freschi e su durate limitate. Fare dei lunghi lenti da 2h e poi allungare di 30-40’ a ritmo gara (con il pre affaticamento) oppure dei lunghi variati con appunto blocchi a RG mancano spesso nel menu degli amatori.

Marcello08/04/2024 10:05:54


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