Running Service - Allenamento, tabelle e corsa - Winning Program S.a.S.

Per tutti quelli che amano correre

Tutta l'esperienza e la passione di una vita di corsa.
Io apro le strade che gli altri percorrono

La newsletter della settimana

11/12/2023

Anno 20 - Numero 548
Contenitore e contenuto

lunedì 11 dicembre 2023

Questa è l'ultima newsletter tecnica del 2023. Come al solito vi manderò gli auguri di fine anno, poi ci rileggeremo a gennaio.
Nei primi giorni di gennaio ho fissato anche la scadenza delle iscrizioni allo stage di Peschiera del Garda (dal 1 al 4 febbraio 2024). Se restano camere e posti, continuerò a raccogliere iscrizioni ma vi chiedo di lasciarmi almeno il nominativo se siete interessati. Poi possiamo finalizzare l'iscrizione a gennaio. Vi ricordo che è possibile effettuare anche il test di controllo del lattato, oltre al test del massimo consumo di ossigeno. Per informazioni chiedi a Ilaria.

Sezione viaggi:

Continuano le prenotazioni per le maratone di Berlino e Chicago 2024:
Sono aperte le pre-iscrizioni per la Maratona di Valencia che ti assicurano il pettorale al costo di 85,00 euro (da abbinare al pacchetto viaggio)
Per concludere, abbiamo creato un video esplicativo delle graduatorie del gruppo Pizzolato per l'assegnazione dei pettorali di Boston e Tokyo dal 2025 che favoriscono i clienti che viaggiano molto con noi.
Per tutti gli eventi mandare una email a Anna.

Buona lettura
Orlando

Contenitore e contenuto

Nella precedente NL, quando ho trattato dell'affidabilità dei test in generale, avevo concluso affermando che i test esprimono il "contenitore fisiologico" - vale a dire il potenziale del podista – mentre la prestazione che si ottiene è data dagli effetti di quanto questo contenitore è stato riempito con gli allenamenti.
Per riempire il contenitore (il proprio potenziale fisiologico) non si deve pensare solo all'aspetto quantitativo. Per esempio, un podista non diventa un valido maratoneta se misura l'efficacia della propria preparazione con la quantità di chilometri percorsi. Certo, c'è una forte correlazione tra chilometri percorsi e rendimento in gara, ma se un corridore riempie essenzialmente il contenitore dei chilometri con la corsa lenta, rischia di non essere efficiente al ritmo gara.
Si deve sempre considerare che il migliore allenamento da svolgere per ogni specifica competizione è essenzialmente il ritmo gara. Le altre andature sono di supporto a questo aspetto fisiologico.
Pertanto, è anche possibile non allenarsi tanto ma puntare ad arrivare a un livello prossimo a quello di gara, e gestire fisiologicamente bene l'impegno richiesto.
Per esempio, sempre con riferimento alla maratona, meglio 35km fatti per finirli perché sono in tabella oppure 25km a ritmo maratona con parametri fisiologici stabili?
Inoltre, ci sono gli aspetti soggettivi da considerare. Uno stesso stimolo svolto da differenti soggetti non determina gli stessi adattamenti fisiologici. Ci sono aspetti nella fisiologia di un corridore che reagiscono con modalità diverse, che molto spesso non vengono percepite dal soggetto impegnato a svolgere una "preparazione da protocollo".
Prendendo a riferimento la preparazione per una maratona, gli allenatori in genere applicano dei protocolli di allenamento, senza preoccuparsi più di tanto dell'esito della preparazione (osservazione dell'evoluzione fisiologica del soggetto).
"La preparazione per una maratona è questa (protocollo) e si deve fare così (punto e basta!)".
Un esempio deriva dal fatto che spesso conta di più totalizzare chilometri in una settimana che non qualificare lo stimolo. Intendo dire che conta di più, per esempio, percorrere 100 chilometri in una settimana che non verificare la risposta fisica. Il soggetto in questione si sforza di completare i 100km accumulando un elevato livello di stanchezza fisica generale e muscolare, e per questo non è in grado di esprimere efficienza fisiologica. In sostanza, non conta tanto quel che è stato fatto, ma come è stato ottenuto.
In questo caso la seduta di "lunghissimo" non deve essere solo l'occasione di arrivare per forza in fondo all'allenamento e basta, anche a costo di percorrere la parte finale con una scadente esecuzione tecnica (meccanica di corsa) e fisiologica (cannibalismo metabolico). Gli allenamenti vanno svolti con un'attenzione particolare all'efficienza. Se non si è in grado di completare bene un compito tecnico, non si deve passare al successivo per stare al passo con il "protocollo di allenamento", altrimenti manca un pezzo di allenamento, o meglio di adattamento.
In sostanza, il "contenitore" non è stato riempito. In questa situazione la scelta può anche essere (o deve essere) quella di rinunciare all'impegno che si è fissato, visto che non si è pronti a sostenere il compito.
Ho fatto solo riferimento alla maratona, ma le indicazioni riportate valgono per ogni distanza di gara, anche per una prova molto corta come gli 800m. Il contenitore, anche in questo caso, va riempito con stimoli specifici e, se vi sembra semplice riempirlo vista la brevissima distanza, è davvero molto complicato farlo al meglio.

orlando

P.S.: Se non vuoi più ricevere mie comunicazioni, clicca sui link di disiscrizione alla fine della mail. Se clicchi per errore, fallo presente con una mail indirizzata a pizzolato@orlandopizzolato.com




ATTENZIONE:
I commenti sono molto graditi, ma ti prego di non usare questo spazio per fare domande "a tappeto", e soprattutto personali. Non è un servizio di consulenza ed è veramente difficile per Orlando fare fronte alle numerose richieste che arrivano dalle pagine del sito, dalla bacheca, dal blog, da Facebook, Twitter, telefono, email...



Allegati

Commenti

Adeguamento normativa sulla privacy

Info privacy *
Ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) Ex D.Lgs. 196/2003 acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo le modalità previste per legge
Leggi l'informativa privacy