
Una grossa fregatura
Peppino Canale ha negli occhi il cielo grigio e nuvoloso di un freddo mattino di gennaio. Cerca con la mano di trovare il guinzaglio, che ha perduto nella caduta. Gira leggermente il collo per vedere dove sia Marvin, ma una fitta dolorosa lo trafigge immediatamente.
Emette un “Ahia!” sommesso, per non dare spettacolo, anche se alle sette e mezzo la strada è ancora semideserta. Ora si alzerà piano piano, tanto non è stata una botta molto violenta. E’ solo impressionato. Si tirerà su a sedere e vedrà dov’è finito Marvin. Probabilmente si sarà impaurito, ma è rimasto nei paraggi.
Peppino cerca di piegare le gambe, ma rimangono dritte, come se il suo pensare di piegarle fosse solo un pensiero qualunque che gli attraversa la mente. Vorrebbe muovere il braccio destro intorno...
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Emette un “Ahia!” sommesso, per non dare spettacolo, anche se alle sette e mezzo la strada è ancora semideserta. Ora si alzerà piano piano, tanto non è stata una botta molto violenta. E’ solo impressionato. Si tirerà su a sedere e vedrà dov’è finito Marvin. Probabilmente si sarà impaurito, ma è rimasto nei paraggi.
Peppino cerca di piegare le gambe, ma rimangono dritte, come se il suo pensare di piegarle fosse solo un pensiero qualunque che gli attraversa la mente. Vorrebbe muovere il braccio destro intorno...
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