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25/07/2013

Il racconto di Dimitri - Eravamo 4 amici al bar

RUNNERS&WRITERS
Anno 2 - numero 80
Giovedì 25 luglio 2013

Eravamo 4 amici al bar

E’ tutto merito mio. Se ne parla da mesi ed è tutto merito mio, anche se qui non viene adeguatamente sottolineato. E’ la gara dell’anno… ogni sera di ogni weekend ci ritroviamo tutti insieme con il gruppo degli amici e l’argomento clou è sempre lo stesso: la grande sfida Andrea vs Samuele, con il sottoscritto terzo incomodo, alla maratona di Trieste. Se l’anno scorso non mi fossi ripreso il record sulla maratona della nostra combriccola, col cavolo che saremmo qua a scaldarci. Ed invece mi sono riappropriato di quello che era già mio, Samuele può fare tutta la polemica che vuole sulla “tirata” che Andrea mi ha offerto nel finale dell’anno scorso, ma le gambe ed il fiato erano i miei: pochi secondi e da un anno il record è tornato da me. Per poco ancora, lo so. Qui di colpo siamo diventati tre professionisti: tabelle di allenamento, integratori, silenzio di stato sui tempi degli allenamenti… Samuele non parla, e se parla è vago. Ma tutti concordiamo che le 3h15′ le può tenere, lui sotto sotto spera in meglio. Andrea è scandalosamente falso, corre il lungo in allenamento e poi ce lo racconta diminuendo i chilometri e aumentando il tempo. Io me ne sono stato zitto zitto, allenamenti e silenzio, allenamenti e silenzio, voi due simpaticoni tenetevi pure tutte le attenzioni, non sia mai che il terzo goda… certo che il tempo dell’anno scorso lo strapazzo, e se Andrea e Samu partono troppo forte e mi crollano… sarò impietoso! C’è anche Bobbe all’esordio sui 42km, siamo tutti e quattro belli carichi, anche perchè Collo e Debora non hanno voluto mancare dopo mesi di chiacchere e ci seguono lungo il percorso, e Jackie segue Andrea in bici. Sto correndo con Samu li davanti, è partito prudente ma ora lo lascio andare; Andrea invece chissà dove sarà già arrivato. La grandine a maggio è quanto meno inaspettata, gli occhiali da sole mi servono per proteggere gli occhi da questi chicchi che arrivano giù ad alta velocità, qui a Barcola. I lacci delle scarpe! E’ mai possibile che mi sono scordato del doppio nodo? Non mi era mai successo in allenamento, che stupido! Stop, doppio nodo, ripartenza: avrò perso al massimo dieci secondi, vediamo di stare calmi che la storia è ancora tutta da scrivere. Passiamo al primo giro, metà gara dietro piazza Unità in 1h40’10”… cavoli, mi sembra che sto andando forte, almeno 10′ più rapido dell’anno scorso, e sono in controllo, devo ancora dare il mio meglio… ecco Roberto, al volo chiedo i tempi di Andrea e Samu… Andrea è impazzito, non è possibile un passaggio del genere alla mezza, adesso crolla e ce lo riprendiamo sia Samu che il sottoscritto… adesso provo a spingere, sono in sorpasso, sta andando, sta andando, prendo coraggio, ecco Samu al giro di boa, mi sa che sta andando forte pure lui. Entriamo nel porto vecchio, la tristezza del posto abbandonato coincide con la crisi. Eccola qui, siamo al ventisettesimo, è dura ma resto razionale, stringo i denti, tengo duro. Rientriamo sulla statale verso Miramare, siamo al trentesimo, il giro precedente grandinava ora il sole è proprio caldo, cerco acqua da tutte le parti, ma al rifornimento è ufficiale: crisi superata, adesso vado, ancora in sorpasso, vediamo quanti ne prendo… Andrea mi passa in direzione opposta, ne aprofitto per chiedere acqua a Jackie… sono troppo avanti, lasciamoli perdere e cerchiamo Samu con lo sguardo… passa qualche minuto ed eccolo, è parecchio avanti anche lui e lo vedo pure bene. Giro di boa, ultimo a Miramare. Ultimi sette km, è dura, parecchio, ma tengo bene, credo farò un tempone. Non cedo, non cammino, rientriamo a Trieste, un turbinìo di emozioni, di fatica, di dolore, di eccitazione. Ultimo chilometro, mi incita Jackie che mi affianca in bici e mi sprona, chissà che tempo avrà fatto Andrea. Mi viene da piangere dalla fatica, ma non posso mollare adesso: vedo piazza Unità, vedo il traguardo, tutta la grinta e l’agonismo che ho dentro per lo sprint, con energie che chissà dove avevo nascoste… una gioia incredibile, la soddisfazione più totale, 3h23′… quasi mezz’ora di miglioramento… ho un senso di appagamento totale, le gambe di marmo ma mi sembra di camminare a due metri da terra. E quei due belli freschi? Andrea 3h10, Samu 3h15… ragazzi, tanto di cappello… eravamo tre amici al bar, nei primi cento di una maratona internazionale… e il quarto, Bobbe, ha fatto un tempone pure lui, per quelle che erano le previsioni… E’ una splendida giornata di sole, la grandine è un ricordo… Trieste 2005: ne abbiamo parlato per mesi, la ricorderemo per anni.

Dimitri Benes

La mia gara preferita è la maratonina, anche se tutto è partito dalla maratona.
Ho iniziato dalla maratona di Venezia del 98 a 22 anni, in totale ne ho corse 9 con un personale di 3h23'. Ho corso invece una quarantina di mezze maratone, con personale di 1h29'.
Da cinque anni gestisco un sito web dove parlo delle corse mie e dei miei amici, che hanno voluto imitarmi in buon numero. Alcuni anche migliorandomi.
Da qualche mese il sito è diventato un blog, dove posso esprimere le sensazioni che la corsa mi provoca. Dal blog è tratto il racconto che vi sto presentando.
Il blog è http://www.onlytoprunners.altervista.org



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