
Il racconto di Maria - Senza la corsa non sarei la donna che ora sono
RUNNERS&WRITERS
Anno 3 - numero 97
Giovedì 13 febbraio 2014
Anno 3 - numero 97
Giovedì 13 febbraio 2014
Senza la corsa non sarei la donna che ora sono
Ho conosciuto la corsa in età adolescenziale, allora combattevo contro la timidezza, l’acne giovanile e quelle forme da donna troppo difficili da gestire. Il mio percorso era un’antica mulattiera che si sviluppa lungo il versante occidentale della Valle Camonica, intervallata da vigenti e boschi: un luogo ben lontano dagli sguardi e dai giudizi dei miei coetanei e del quale ho memorizzato ogni singolo scorcio. Il fondo irregolare, i saliscendi, le salite improvvise hanno rappresentato le impalcature del mio sistema cardiocircolatorio, le fondamenta dei miei piedi e della mia personalità.Volgendo lo sguardo a nord ho ceduto al fascino delle vette innevate del gruppo dell’Adamello ed è nata in me una seconda passione, la montagna, che tuttora convive amorevolmente con la corsa.
Oggi vive in me un animo runner e un cuore alpinista; la corsa mi ha reso un po’ donna africana: istintiva, materna, instancabile mentre la montagna mi ha insegnato l’umiltà, il silenzio, l’ascolto.
Sola ed in piena libertà, affidandomi al mio istinto, ho continuato a correre e negli anni è arrivata la laurea in economia e commercio, il matrimonio, una figlia, la professione di commercialista.
Corro con la gioia nel cuore, lasciandomi alle spalle una realtà complicata e anno dopo anno, giorno dopo giorno, falcata dopo falcata giungo in luoghi inesplorati della mia mente e del mio cuore.
Quanta gioia! E quanto desiderio di gridarlo al mondo: uscite di casa e correte!
Senza la corsa non sarei la donna che ora sono.
Maria Moreschi
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Sesnza corsa non sarei la donna che sono
Ciao Maria ho più volte letto le parole bellissime che hai appena scritto, descrivendoti dapprima timida e paurosa nei confronti degli altri ma nello stesso tempo nutrivi la voglia di dimostrare a tutti che c'eri anche te, che esistevi. E lo hai meritamente dimostrato, nel lavoro, nella famiglia e non da ultimo nella corsa.
Complimenti ancora per la tua tenacia e per la voglia di continuare questo bellissimo sport che oltre a essere un toccasana per la salute ti permette di conoscere tantissime persone che condividono le tue stesse passioni.
Un abbraccio di cuore
NEGRETTO MASSIMO13/02/2014 13:12:34
Bravissima..
Ciao, Maria. Cio' che hai scritto e' molto bello, ed incredibilmente vero...La corsa ci cambia, ci ha cambiato , anche parecchio, negli anni..Solo in meglio...Chi non ha mai corso, non puo' capire...L' "animo runner" , che cosi' bene descrivi, ecco, e' cio' che piu' ci accomuna...L' instancabilita', ad esempio, la tenacia, quell' affidarsi al proprio istinto...Hai colto nel segno. Brava!
Anche da parte mia, un abbraccio di cuore
Public13/02/2014 14:49:03
Senza la corsa non sarei la donna che ora sono
Bella quella frase, "Oggi vive in me un animo Runner ed un Cuore Alpinista...." E' vero vi è da apprendere da tutte e due le cose.. Ciaoooo
Public13/02/2014 18:32:57
Brava!
Racconto molto bello, è proprio vero che non servono pagine e pagine per esprimere i propri sentimenti. Certo che non so se è più faticosa la vita del runner o quella del commercialista, lo dico da collega! Sicuramente come runner si hanno più soddisfazioni ...
Oscar
Public14/02/2014 08:33:51
Senza la corsa perdiamo qualcosa di importante ...
Con poche parole sei riuscita a descrivere pienamente le emozioni che proviamo noi runner, top o tapascioni che siamo. E' un anno che non corro più a causa di una brutta tendinosi ormai cronica, sono rassegnato a non godere più di quelle belle sgambate fatte nel freddo della mattina e sudare ai primi raggi del sole. Dovrei essere invidioso, astioso o addirittura arrabbiato per te che riesci ancora dopo tanti anni a provare e sentire queste sensazioni, ma mi dispiace non ci riesco, le tue note mi hanno fatto emozionare come se stessi ripercorrendo quelle strade e quei sentieri che seguivo nel freddo della mattina quando sudavo nei primi raggi di sole. Continua così. Un abbraccio.
Alex
Public14/02/2014 10:06:28
magica e comune storia di vera vita
il tuo è un'inno alla vita
magica e comune storia di tutti noi
brava Maria!
http://andreadugato.blogspot.it/
Public14/02/2014 10:11:35
senza la corsa nonsarei la donna che sono
e' il cuore che corre, non sono le gambe è il cuore .....corro con te ....col cuore ! patrizia
Public14/02/2014 10:38:06
ero in crisi
sono vecchietto,ma mi ha sempre affascinato correre
ero in un momento di crisi,di difficolta a ripartire dopo un lungo infortunio,
dopo che ho letto le tue impressioni ,mi hai ricaricato in un attimo,mi ha ritrasmesso le sensazioni che crea la corsa e sono ripartito
grazie di cuore
M@x
Public14/02/2014 13:24:56
nati per correre
Bravissima, parole stupende le tue.
La struttura fisica di noi umani è concepita per il movimento, ed in modo particolari per camminare e correre. Questo da quando i nostri antenati, centinaia di migliaia di anni fa, sono scesi dagli alberi e sono diventati bipedi con stazione eretta. Per il bene di tutta l'umanità il camminare o correre quotidianamente per almeno mezz'ora o, ancora meglio di più, deve diventare una cosa normale, come mangiare o dormire.
Ciao
un Ultramaratoneta
Public15/02/2014 15:53:24
senza la corsa non sarei la donna che sono a 60 anni compiuti
Ciao Maria, le tue parole mi suonano come musica nelle orecchie.
Nulla è più vero della sofferenza che da gioia quando corri sotto la pioggia, la neve, con il freddo, chi corre lo sa che la tristezza si supera con la corsa.
A tutti un abbraccio
Public17/02/2014 00:18:03
prima la marcia e poi la corsa
o mi sono formata come donna con la marcia prima e con la corsa poi…
Poche gare... solo qualcosa nei dintorni ma una passione sfrenata per lo stare all’aperto.
Avevo 20anni, mi ero appena diplomata alle scuole serali e avevo una gran voglia di stare all’aperto, e mi allenavo dopo il lavoro. Peccato però essermi trovata costretta a fare allenamento in una zona
dove alcune persone mi vedevano perché allora (una trentina d’anni fa) le donne non erano ben viste
in giro, e trovavo persone che si fermavano e mi dicevano “stai a casa a fare i mestieri”. Detto in bresciano,
credetemi, fa ridere un sacco…
Ma è stato il periodo più bello della mia vita… ero grassoccia e mi sono trasformata fisicamente e mentalmente, acquisendo grande sicurezza di me stessa.
Da lì sono scaturite altre passioni, sempre a cielo aperto: il trekking di più giorni, la bicicletta, tante belle esperienze naturalistiche condivise con l’uomo della mia vita. Poi la famiglia si è ingrandita: ora ho 50 anni, 3 figli abbastanza grandi, ma sempre lo stesso spirito combattivo che si è formato in tutti questi anni facendo tutte queste esperienze (peraltro mai approvate dalla mia famiglia originaria).
Rifarei tutto e anche di più .
P.S. il numero delle mie protusioni supera quello dei figli...ahahah
balbiani monica17/02/2014 12:44:42