
Il racconto di Marco - Vinci un sogno
RUNNERS&WRITERS
Anno 4 - numero 115
Venerdì 13 marzo 2015
Anno 4 - numero 115
Venerdì 13 marzo 2015
Vinci un sogno
Prendo una manciata di giorni di quest’anno e la scaglio lontano, come sassi.Ne trovo altri, ancora più brutti e con rabbia li raccolgo.
E uno per uno, li scaglio lontano.
Non voglio vederli più.
Sono sassi, pietre, dure rocce, inutili giorni.
Giorni passati a correre e a rincorrere un obbiettivo, che non era un sogno.
I sogni veri e propri sono altra cosa. Sono utopia.
Sono la vittoria che forse non arriverà mai, quella della cura che non arriva.
L’obbiettivo l’ho perseguito, l’ho inseguito e infine l’ho raggiunto.
L’ho preparato, mi sono concentrato, ho fatto sì che ogni cellula del mio corpo si unisse alle altre e iniziasse il perseguimento della fine.
Il lavoro univoco e contemporaneo del mio corpo mi ha permesso di raggiungere la mia vittoria.
Una vittoria senza valore.
Una vittoria che mi ha lasciato senza fiato, senza forze, senza tutto.
Una vittoria che è una sconfitta se il tuo sogno è utopia.
Con il tuo nome combatti e vinci per te Nicole.
altri racconti di Marco Cappellini: "La prima volta"
Marco Capellini
Sono un artigiano nel settore dell’automazione industriale.Ho 46 anni e corro per lasciarne indietro qualcuno…
Leggo, così come corro, per passione, perché mi è stato detto, non ricordo più da chi, che la mente è sana in un corpo sano.
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