06/11/2017
Conclusa la mia vicenda in tribunale con Andrea Gornati
Dopo due anni e mezzo, queste le conclusioni
Il noto maratoneta Orlando Pizzolato (due volte vincitore della maratona di New York), si è visto costretto ad adire le vie giudiziarie per un caso di plagio del proprio materiale di allenamento.
La sentenza del Tribunale di Milano n. 9423/2017, che ha definito il primo grado di giudizio, è particolarmente interessante perché ha riconosciuto che anche i metodi di allenamento la cui forma espressiva si concreti in parti testuali, in grafici, in disegni e in tabelle possono essere protetti da copyright, ai sensi della legge sul diritto d’autore.
I fatti
Orlando Pizzolato, in seguito al suo ritiro dall’attività podistica professionale, si è dedicato per anni all’attività di preparatore atletico per la corsa, elaborando un complesso sistema di allenamento, ritagliato sulle singole esigenze degli atleti, consistente in un elevato numero di dispense, di grafici e tabelle in grado di calcolare i tempi di corsa e l’ottimizzazione del dispendio fisico ed energetico, di articoli sull’alimentazione, sul clima, sullo stretching, sulle tipologie di corsa etc. Inoltre, nell’ambito di tale programma, Pizzolato organizza sovente stages in diverse località italiane. Andrea Gornati, convenuto in giudizio, è stato per anni un allievo di Pizzolato, ed in tale occasione ha avuto accesso a gran parte del materiale di allenamento elaborato da quest’ultimo. Dal 2007 circa Gornati interrompeva il programma di allenamento di Pizzolato e si metteva in proprio, agendo come preparatore atletico con la ditta individuale Running4you. Dopo qualche tempo, anche in seguito ad alcune segnalazioni ricevute dagli atleti, Pizzolato veniva a conoscenza del fatto che Gornati, nell’esercizio della descritta attività, utilizzava gran parte del materiale originale di Orlando Pizzolato, riprodotto in maniera pedissequa, che veniva pubblicato sul proprio sito internet e trasmesso nelle dispense per i suoi clienti. Per questo motivo, dopo un tentativo di conciliazione stragiudiziale, Pizzolato conveniva in giudizio Gornati, per violazione di diritto d’autore e concorrenza sleale.La sentenza
Lo scorso settembre 2017, il Tribunale di Milano, in persona del Giudice Istruttore Pres. Claudio Marangoni, accoglieva parzialmente le domande di Pizzolato, statuendo che “parti intere di detti testi sono stati pedissequamente copiati da parte del convenuto ed inseriti nei propri documenti diffusi al pubblico o trasmessi ai suoi clienti” e dunque riconoscendo il plagio da parte di Andrea Gornati. Il Tribunale non riteneva invece sussistente anche una condotta anticoncorrenziale del convenuto.In particolare il Giudice ha avallato gli argomenti degli Avv.ti Celluprica e Fischetti dello Studio Legale Barzanò & Zanardo, per cui sussiste diritto d’autore anche su testi tecnici di allenamento e anche quand’essi trattano di argomenti noti, “a condizione che sia riscontrabile un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore”, dando rilievo alla forma espressiva dell’idea, che è suscettibile di tutela laddove sia possibile una scelta discrezionale tra alternative espressive anche in relazione a possibili opzioni di sistematizzazione e di illustrazione di contenuti già noti”.
I termini per l’appello sono scaduti ed allo stato non è stato ricevuto alcun atto di citazione e Gornati ha proceduto alla refusione integrale delle spese di giudizio e della somma liquidata a titolo di risarcimento dei danni per violazione del diritto d’autore. Sull’homepage di Running4you il dispositivo della sentenza è rimasto pubblicato per 30 giorni sino al 10 novembre.
Di seguito, in allegato, potete trovare la sentenza integrale in formato pdf. Qualche volta l'antivirus segnala gli allegati come potenzialmente pericolosi, quindi se preferite potete leggerla aprendo le immagini della fotogallery.
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Buongiorno Orlando,
sono davvero contenta che giustizia sia stata fatta! Con i soliti tempi nostrani da "tapascioni" potremmo dire, ma la verità macroscopica è stata ufficialmente riconosciuta!
Congratulazioni vivissime!
Un abbraccio da me e XXXX
Francesca13/11/2017 09:40:13
Ciao Orlando, sono felice per il buon esito di questa tua battaglia personale, sei una delle poche persone serie che ho conosciuto nel mondo podistico, ti apprezzo e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto anche per me, dandomi voce su alcuni argomenti scomodi per altri... Un abbraccio
Vittorio13/11/2017 09:42:17
Mi fa molto piacere che abbiate avuto giustizia
Michele13/11/2017 11:00:40
C'è un solo grande Orlando Pizzolato. Diffidare dalle imitazioni
Mad_the_mith13/11/2017 13:35:05
Vedere vincere chi merita è sempre bello. Ti stimo oltre che per la tua professionalità anche per la caparbietà che hai dimostrato in questa vicenda. Devo tuttavia constatare quanto sia difficile in questo paese ottenere giustizia quand’anche il reato sia palese. Per te ci sono voluti anni e soldi che ora giustamente ti saranno restituiti. Purtroppo non tutti sono in grado di sostenere un percorso di questo genere vuoi per motivi economici o per carattere, così che la prepotenza e la furbizia spesso prevarica gli onesti.
Barto JL13/11/2017 14:53:38
conclusione sentenza
Ciao Orlando,
Congratulazioni, prima o dopo la Verità viene sempre a galla, importante il risultato; auguri anche per la premiazione a New York nella Casa dei Famosi. Ciao.
pieffem13/11/2017 15:15:46
Bene, mi sembra che in qualche modo tu sia stato tutelato. Non c'era altra strada che questa e finalmente si è conclusa. Spero tu sia soddisfatto in quanto a tutela dell'Immagine e per il tuo continuo costante lavoro che rimane un punto fermo e di riferimento per tutti i runners che a te continuano a fare riferimento, certi di trovare risposta ai numerosi variegati interrogativi sul modo di correre.
Grazie per l'informativa, auguro a te e al tuo staff un sempre ottimo e soddisfacente lavoro.
Cordiali saluti.
Alfonso13/11/2017 16:27:11
Sono contento che la vicenda si sia chiusa con il riconoscimento dei tuoi diritti e che questo “plagiatore” abbia avuto quello che meritava!
Cari saluti
Massimo13/11/2017 16:27:55
Ancora complimenti per il risultato della causa contro questa gente mediocre e senza qualità!
Ciao
Federico14/11/2017 12:25:44
Carissimi Orlando e Ilaria,
oltre ad avermi fatto molto piacere incrociarvi - seppur velocissimamente - a NY (io alla fine, seppur correvo con Terra mia, tuttavia ho avuto un'organizzazione autonoma e distaccata), volevo dirvi che sono sinceramente contento per voi e per come si è FINALMENTE conclusa questa triste vicenda.
Avevo notato - nel corso del nostro stage a San Sepolcro - che l'argomento aveva gettato un velo di malinconia sui vostri volti sempre positivi e sorridenti.
Quindi non mi resta che augurarvi di buttarvi tutto alle spalle e di continuare a supportarci con le competenze e l'entusiasmo di sempre!
Un abbraccio
Anonimo14/11/2017 12:31:38
Non la conosco e non la voglio nemmeno conoscere. Lei è una persona invidiosa, falsa e fa il suo lavoro solo per il soldi. Inventa delle cose perché ha paura della concorrenza. Lei usa la sua posizione per fare male alle persone con un grande cuore e grande professionalità. Lei sa benissimo che le cose scritte nei suoi libri non sono invenzioni suoi. Per la sua informazione per essere un bravo allenatore (che lei non sarà mai) ci vuole la giusta personalità oltre alla professionalità, è lì il segreto. Veramente una triste vicenda, è così brutto ancora una volta vedere nel mondo della corsa una persona brutta e cattiva come lei.
Anonimo15/11/2017 17:53:48
complimenti
complimenti... giustizia è fatta!!!
Enrico20/11/2017 08:02:06
Sono estremamente felice per te
Sono estremamente felice per Te.
Ne ero stato informato domenica scorsa alle mezza di Busto Arsizio. Ancora ti esprimo tutta la mia fraterna solidarietà per il riconoscimento che la sentenza ha sancito.
Giuseppe20/11/2017 08:05:37
Alcune considerazioni
- ho pubblicato la sentenza perché è pubblica. Anche in questa sede perché volevo fosse letta, certo. E' un mio diritto e l'ho fatto. E non ho fatto nulla di non corretto. Non ho mai, in tutta la vicenda pre-sentenza, fatto il nome della controparte o offeso qualcuno. Ora ho postato solo i fatti così come si sono svolti.
- “Correre” non è roba di Pizzolato. Pizzolato ne è direttore responsabile e la lettera che parla di questa sentenza è stata pubblicata dagli editori nel numero di ottobre perché anche l'Editoriale Sport Italia era in causa per la copiatura del testo del mio libro edito da loro
- non è sputtanamento fine a se stesso. E' mettere a conoscenza i miei clienti e il pubblico in genere di chi è la paternità di quei documenti. E' mettere chiarezza. Anni fa avevo comunicato che c'era chi usava il mio materiale per il suo lavoro, e c'era chi si dimostrava addirittura perplesso che fosse mio. Ci tengo a ribadire che lo è.
- non sono affatto in difficoltà, la sentenza parla a mio favore. Non ho bisogno di pubblicità e non perdo clienti. Perlomeno non quelli seri, che sanno leggere e conoscono la vicenda dall'inizio. Se sono meschino lo lascio decidere a chi mi conosce davvero, di persona
-quanto “guadagnato” da questa sentenza, al netto delle spese legali prima e dopo la sentenza (visto che ho dovuto agire ancora con diffida post sentenza per bloccare chi mi ha offeso pubblicamente) sarà devoluto in beneficienza come promesso. Sto solo valutando a quale ente/associazione, perché non venga sperperato inutilmente
- prima della causa legale ci sono stati dei tentativi di conciliazione bonaria, è stata chiesta un'ammissione chiara e pubblica della controparte, che non è arrivata
- in questa sede non sono mai state messe in discussione le capacità della controparte, si è solo messo in evidenza che utilizzava materiale mio senza autorizzazione per il suo lavoro
- come in tutte le situazioni, bisogna informarsi e valutare considerando ogni punto di vista con l'apertura mentale caratteristica di chi non ha pregiudizi. Se non è possibile, attenersi ai fatti. Chi ha considerato le due versioni è stato il tribunale. È di sua competenza trovare la verità e si è espresso. Punto.
- a chi mi accusa di meschinità, ego smisurato e ingordigia di popolarità e denaro, rispondo che non ho bisogno di popolarità e nemmeno di denaro, e chi mi conosce di persona sa ce non sono meschino e “pieno di me stesso”. Anch'io sono felice e amo il lavoro che faccio con passione, e credo di essere bravo visto che sono 26 anni che lo faccio e molte persone ancora mi seguono. E' una mia creazione, e proprio perché credo in quello che ho fatto e che faccio, l'ho voluta tutelare.
- mi resta il dubbio che, se qualcuno non mi avesse segnalato che Gornati forniva consulenza con materiale mio, chissà quanti di voi avrebbero fatto il primato grazie a me e non a lui
Per concludere, un'altra riflessione: è proprio strano come la gente reagisca ai fatti in base a quello che vuole vedere/sentire/sapere/conoscere. Pronti a scagliarsi contro la classe politica o la malavita, a chi ruba, si dopa, a chi commette un reato in genere, a giudicare il colpevole e a difendere chi subisce un affronto. Ma sempre e solo se non bisogna fare un passo indietro sulle proprie convinzioni. Che mondo balordo.
orlando24/11/2017 11:56:28
Non ti curar di lor ma guarda e passa
Ciao Orlando, penso che certi commenti, per giunta "anonimi", non meritino neanche una risposta.. Chi ha il coraggio delle proprie idee ci mette la faccia, non si nasconde dietro una tastiera.. Quindi non dare troppo peso a chi si diverte buttando fango su persone che, come scritto all'inizio, neanche conosce.. Chii invece ti conosce sa esattamente che persona sei.. Continua ad essere sempre te stesso, che c'è tanta gente che ti apprezza e si fida di te...
Pino24/11/2017 15:52:21
Sentenza Tribunale
Caro Orlando, come tuo "vecchio discepolo" affezionato a te e alla tua famiglia, non posso che essere contento di come si sia conclusa questa vicenda. Troppo facile trovare gloria utilizzando l'intuito e la professionalità provata di altri. Nessun dubbio sulla correttezza del tuo operato e sulle tue ragioni. Cari saluti.
Maurizio - Roma04/12/2017 13:00:40
Giustizia e' fatta
Caro Orlando,
sono estremamente felice che la vicenda sia chiusa ,che chi ha commesso il plagio sia stato riconosciuto dalla Giustizia come "colpevole".Mi delude la natura umana del soggetto,che purtroppo non e' solo,cioe' l'arroganza di chi sa di fare una cosa sbagliata e rigetta pure una conciliazione,un redimersi.Chi si fa lustro di meriti altrui,chi ,pur di apparire o di avere una qualsiasi forma di popolarita' spaccia la farina come "farina del suo sacco".Chi imbroglia.
Mi vien da dire....che" brombolotto" di uomo.Puerile.
Un caro saluto pieno di stima e affetto
Poles O.01/03/2018 14:48:51