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09/03/2013

Il racconto di Simone - Rabbiosamente

RUNNERS&WRITERS
Anno 2 - numero 58
Sabato 09 marzo 2013

Rabbiosamente

Stamattina va diversamente. C’è rabbia. Si parte per correre tre quarti d’ora abbondanti prima dell’alba, prima di ogni cedimento del buio. Per tornare comunque prima dell’alba.
Nessuna poesia, oggi. Nessun pensiero edificante.
Una frase, poche parole. Tornano nella testa.
Quel dobbiamo darci tempo, lasciar sedimentare. Sedimentare.
Testa bassa. Provo con la musica a distendere lo sguardo aggrottato.
Parto. Ritmo duro, che so che non va bene. Scivolo.
E’ fresco stamattina, l’umidità non è eccessiva. Più che mattina è ancora notte. E questo mi piace.
Arriva la prima salitina dolce. La prendo di punta. Dura. Sono contento di come l’ho lasciata lì. No, non sono contento. L’ho solo lasciata lì. Indietro, ferma.
Continuo. Arriva il primo il secondo il terzo chilometro. Non sono a passaggi stratosferici, ma considerando l’ora del giorno, sto andando forte. Salita poi discesa. Poi la salita cattiva e lunga. La passo bene.
Sedimentare. La parola risuona. Io accelero e non la lascio indietro.
Comincio a sentire che ho tirato troppo. Vedo la luce che scolora la notte. La vedo in fondo, dietro le case. Il giorno sta muovendo pigro, distratto. Ancora poche macchine in giro.
Sedimentare. E’ la cosa giusta. Lo avrei detto anche io.
Corro. Non voglio tenermi riserve.
Gli ultimi trecento metri, li faccio oltre la soglia.
Appena mi fermo, l’aria che mi aveva rinfrescato mi raggiunge. Subito caldo, sudo. Mi tendo verso le mie punte, la faccia in giù. Ancora con quelle parole nella testa. Vedo delle gocce che cadono sull’asfalto davanti a me.
Mi convinco che è sudore.

altri racconti di Simone Magnani: "Proteggiamoci dal vento"

Simone Magnani

Mi ero dato come obiettivo quello di finire una maratona prima del mio quarantesimo compleanno. Da allora ne ho fatte cinque. Imparando che sono tutte lunghe uguali.

Penso velocemente e corro molto piano. E i pensieri in più li metto per iscritto.

Su twitter parlo anche di me e della mia passione per la corsa. Sono nello staff del blog satirico Spinoza.it, scrivo per la rivista xRun e per il mio blog.

Sopporto poco il telefono.

Blog: http://purtroppo.wordpress.com
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