
Auguri 2013 - Tempo di bilanci
Tempo di bilanci come succede per ogni fino anno, ma stavolta non li ho fatti perché, pur tenendo conto di ogni aspetto del mio lavoro, la situazione è costante da alcuni anni.
Ad essere sincero, non è proprio così: gli utenti registrati e attivi nel mio sito sono aumentati e siamo ora oltre quota 18.000. Non male, vero?
E’ nata anche la rubrica Runner&Writers che continua a pubblicare racconti scritti da voi: ultimo racconto pubblicato “Gioie e dolori della moglie del podista” di Alessia . Avete voglia di scrivere, vi piace farlo, avete pezzi scritti e dimenticati? Mandateli a Ilaria per un’eventuale pubblicazione (pizzolato@orlandopizzolato.com)
Per finire, ricordo che è uscito il calendario degli stages in programma nel 2013, e che quello dal 21 al 24 febbraio è già confermato (“Calendario Stages 2013")
Per quanto mi riguarda, sono sempre molto impegnato e l’avvicinarsi delle ferie annuali, che ormai faccio da anni in questo periodo, mi dà un senso di sollievo: finalmente stacco un po’ con la routine e rallento il ritmo di lavoro.
L’ultima domenica di novembre, rientrando dalla maratona di Firenze, verificavo che tante domeniche mi riposo solo mentre sono in macchina, o in treno, al rientro da qualche manifestazione podistica. In tanti week end stacco solo il tempo necessario per arrivare a casa. E lunedì riprendo con il lavoro.
Tempo fa mi ero dato come ultimo anno di lavoro il 2018, quando avrò sessant’anni. Non so se terrò fede a questa mia ipotesi, ma di sicuro mi piacerebbe lavorare di meno o con ritmi meno serrati. E invece succede che quando rientro a casa e trovo la mia attività pronta come prima, riprendo sempre a testa bassa.
Credo che sarà così anche al rientro dalle ferie. Tanto, è già tutto programmato per un altro anno. Forza dell’abitudine. A meno che… a meno che… il 21 dicembre non arrivi davvero la tanto famigerata fine del mondo.
Mah! Non sono scaramantico e nemmeno credo ai presagi o alle profezie, però a volte fa bene pensarci. Aiuta a riguardare indietro a quanto fatto e vissuto, a percepire in modo diverso chi ti sta attorno, a ridimensionare esagerazioni o dare risalto a piccolezze. E ci si ritrova a farsi un esame di coscienza, che il ritmo sfrenato del mondo in cui viviamo relega spesso in secondo piano.
Il mio, forse l’avete già capito, porta ad un auspicio: rallentare. Sa un po’ di paradosso se scritto a dei podisti, vero?
Eppure ve e me lo auguro: rallentiamo il ritmo, puntiamo alla semplicità, aspiriamo all’essenziale. Senza per questo smettere di correre – nel vero senso del termine – VELOCI!
Buon 2013 a tutti.
Orlando
Se vuoi scrivere qualcosa, vai alla pagina Blog. Potrai anche lasciare un commento.
Ad essere sincero, non è proprio così: gli utenti registrati e attivi nel mio sito sono aumentati e siamo ora oltre quota 18.000. Non male, vero?
E’ nata anche la rubrica Runner&Writers che continua a pubblicare racconti scritti da voi: ultimo racconto pubblicato “Gioie e dolori della moglie del podista” di Alessia . Avete voglia di scrivere, vi piace farlo, avete pezzi scritti e dimenticati? Mandateli a Ilaria per un’eventuale pubblicazione (pizzolato@orlandopizzolato.com)
Per finire, ricordo che è uscito il calendario degli stages in programma nel 2013, e che quello dal 21 al 24 febbraio è già confermato (“Calendario Stages 2013")
Per quanto mi riguarda, sono sempre molto impegnato e l’avvicinarsi delle ferie annuali, che ormai faccio da anni in questo periodo, mi dà un senso di sollievo: finalmente stacco un po’ con la routine e rallento il ritmo di lavoro.
L’ultima domenica di novembre, rientrando dalla maratona di Firenze, verificavo che tante domeniche mi riposo solo mentre sono in macchina, o in treno, al rientro da qualche manifestazione podistica. In tanti week end stacco solo il tempo necessario per arrivare a casa. E lunedì riprendo con il lavoro.
Tempo fa mi ero dato come ultimo anno di lavoro il 2018, quando avrò sessant’anni. Non so se terrò fede a questa mia ipotesi, ma di sicuro mi piacerebbe lavorare di meno o con ritmi meno serrati. E invece succede che quando rientro a casa e trovo la mia attività pronta come prima, riprendo sempre a testa bassa.
Credo che sarà così anche al rientro dalle ferie. Tanto, è già tutto programmato per un altro anno. Forza dell’abitudine. A meno che… a meno che… il 21 dicembre non arrivi davvero la tanto famigerata fine del mondo.
Mah! Non sono scaramantico e nemmeno credo ai presagi o alle profezie, però a volte fa bene pensarci. Aiuta a riguardare indietro a quanto fatto e vissuto, a percepire in modo diverso chi ti sta attorno, a ridimensionare esagerazioni o dare risalto a piccolezze. E ci si ritrova a farsi un esame di coscienza, che il ritmo sfrenato del mondo in cui viviamo relega spesso in secondo piano.
Il mio, forse l’avete già capito, porta ad un auspicio: rallentare. Sa un po’ di paradosso se scritto a dei podisti, vero?
Eppure ve e me lo auguro: rallentiamo il ritmo, puntiamo alla semplicità, aspiriamo all’essenziale. Senza per questo smettere di correre – nel vero senso del termine – VELOCI!
Buon 2013 a tutti.
Orlando
Se vuoi scrivere qualcosa, vai alla pagina Blog. Potrai anche lasciare un commento.
Per procedere è necessaria l'autenticazione. Sei pregato di effettuare il login o di registrarti per un nuovo account.