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10/12/2013

Il racconto di Monica - La Grande Classique- Parigi- Versailles 29/09/2013

RUNNERS&WRITERS
Anno 2 - numero 93
Martedì 10 dicembre 2013

La Grande Classique - Parigi - Versailles 29/09/2013

Acqua, pioggerellina fine,.. l'elastico tra i capelli, le scarpette colorate e scattanti....la torre Eiffel sopra tutto e tutti....la musica riempie l'aria..il cuore accelera...25.000 atleti si stringono in un abbraccio virtuale caldo e colorato...
350 atleti rompono il nastro del via ogni minuto...e..il corteo nei minuti che trascorrono diventa sempre più sottile, ...l'asfalto si tinge di nuovi colori, giallo, verde, rosso, grigio, magliette, buste, ..giornali, ....
Ecco, ...è il mio turno...accidenti a questa dolorosa fascite,.....ho davanti a me l'asfalto che si confonde col plumbeo del cielo tra le mie lacrime un po' dolci, un po' amare.
Via....sono partita,...la mia squadra accanto a me,....sfiliamo tutti verso il tunnel André Citroen , al secondo chilometro il GPS impazzisce, sotto la galleria non registra il passo... non fa niente, corro, corro, corro...., al sesto.., Cote des Gardes...sulla strada bande di musicanti che salutano il nostro passaggio ....; ecco la salita ripidissima, era segnata sulla mappa, ma è peggio di quello che sembrava, centinaia di atleti camminano per affrontarla, continuo a correre, il mio gruppo, qualcuno avanti, qualcuno indietro....le lacrime si confondono col sudore, ....finalmente la salita è finita!
Dall'ottavo al decimo..route Royale....saliscendi a tratti più dolce, a tratti impervio e scivoloso, acqua e foglie...e cosi fino al quattordicesimo. Scorrono i chilometri, non sento più il piede dx......è la gamba che porta il piede, ad ogni appoggio dolore, dolore, dolore...., non posso fermarmi, rido piango, coacervo di emozioni, come districarsi fra liane intrecciate, di cui apprezzi la robustezza, la solidità,la caparbietà, il senso di prostrazione, che consuma ed appaga allo stesso momento.
Undici, dodici, tredici, quattordici, i chilometri scorrono tra colori, umori, sapori....volti tra i volti e nei volti degli altri mi specchio...e vedo me stessa, ripercorro le motivazioni, gli obiettivi ...caleidoscopio di sensazioni.
Il parco di Versailles...odore di foglie bagnate, di sudore, ..la meta è sempre più vicina..gli ultimi 2 km....il falso piano prima del traguardo....; la folla ci incita, applaude , sorride......gli ultimi 500 metri, accelero il passo, taglio il traguardo........il piede non lo sento più, non vedo neanche i miei compagni di avventura...ma ce l'ho fatta e piango e rido e rido e poi piango.
Non mi chiedo più perché corro...., il corpo, la psiche, l'anima, loro lo sanno!
1ora,41 minuti dodici secondi il mio tempo di arrivo....871/1608 tra le donne della mia categoria Grazie Parigi e grazie ai miei compagni di avventura!!

Monica Mellozzi

Romana, 47 anni, medico, 2 figli, tante passioni, lo sport, la cucina, la subacquea.

Il podismo , che pratico da 3 anni, è l'ultima arrivata, tra le mie passioni; una frattura da stress alla tibia un anno fa, fasciti plantari, traumi vari, ma mi rialzo sempre in piedi ed ogni volta l'entusiasmo è lo stesso, ..anzi di più!
Una passione che è una scelta di VITA, fatta di impegno, fatica, disciplina, regole, gioco.

E come ha detto Alessandro Zanardi dopo la vittoria in handbike alla Milano city Marathon.” la vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni”.



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