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13/02/2023

Il racconto di Nico - Nico corre per 200km nel deserto in solitaria

RUNNERS&WRITERS
Anno 11 - numero 187
Lunedì 13 febbraio 2023

Nico corre 200km nel deserto in solitaria

Nico de Corato , o Abu Hamdan – come viene chiamato a Dubai, che abbiamo già avuto modo di ospitare sulle nostre pagine, ha compiuto un’impresa che ha dell’incredibile, correndo 198,1 Km in 2 giorni da Jebel Jais (la montagna più alta degli Emirati Arabi) al Burj Al Arab (il famoso hotel a 7 stelle e passando per il deserto di Ras Al Khaimah, la spiaggia delle mangrovie di Umm al Qwain e in molti altri luoghi meravigliosi negli Emirati Arabi Uniti. Questa non è la prima volta che Nico tenta qualcosa di così fisicamente impegnativo. A dicembre 2019 ha corso in solitaria 140 km nel deserto di Dubai in occasione del National Day per celebrare il suo amore per gli Emirati Arabi Uniti.
Supportato dal Dubai Sports Council, Nico ha iniziato la sua corsa domenica 29 gennaio alle 6:45 ed è arrivato al Burj Al Arab alle 16:20 di lunedì 30 gennaio.

La sfida
“È stato molto impegnativo", ha detto Nico parlando con Orlando. “Questa è la corsa più lunga che abbia mai fatto, esattamente 198,01 km. La variazione di temperatura era davvero elevata. A Jebel Jais c'erano quasi 0 gradi e nel deserto c'erano 30 gradi.
Supportato dal Dubai Sports Council, Nico ha iniziato la sua corsa domenica 29 gennaio alle 6:45 ed è arrivato al Burj Al Arab alle 16:20 di lunedì 30 gennaio. "Ho corso per 21 ore in 2 giorni", ha detto. “Il primo giorno mi aspettavo di correre 100 km, ma mi sentivo in forma e sono riuscito ad arrivare a 125 km. Dopo una cena a base di pasta e 8 ore di sonno, il giorno dopo ero già sveglio alle 4 del mattino, prima che suonasse la sveglia. I miei due timori principali erano gestire il cambio climatico (un’escursione di 30 gradi quasi in meno di 7 ore) e la gestione del secondo giorno di corsa: era infatti la prima volta che avrei corso una distanza di questa portata, ma distribuita su due giorni. Temevo che il secondo giorno le gambe non mi avrebbero retto. E invece devo dire che ho tenuto un ritmo davvero importante, non solo nella parte in discesa, dove ho letteralmente divorato la strada, ma anche nella parti in pianura. Anche il secondo giorno mentre seguivo una pista in deserto andavo a meno di 5 min/km, che per me è una velocità decisamente sostenuta, considerando la distanza totale”.
Ma l’imprevisto è sempre in agguato.

La caduta
Il secondo giorno di corsa, Nico ha lasciato la strada per correre su alcune dune di sabbia, ma è stato un grave errore. "Ho voluto strafare. E mentre correvo sulla cresta delle dune (volevo fare un arrivo scenografico all’ultimo check point nel deserto, sorprendendo gli altri e arrivando dall’alto), sono caduto. Non ho impattato sul terreno, ma i movimenti improvvisi per bilanciare il corpo prima e durante la caduta, hanno forzato il ginocchio destro. Ho dovuto chiamare le auto per venirmi a recuperare a metà della duna, camminare in discesa mi faceva troppo male. Eravamo in mezzo al nulla. Non c'era modo di recuperare delle bende. Ho pensato a quel tutore che avevo usato per un precedente infortunio mesi prima, ma che non ho voluto portare per scaramanzia. Mandare un’auto a cercare una farmacia aperta nella città più vicina avrebbe richiesto ore e comprometteva la tabella di marcia. Alla fine, l’idea: ho usato dei calzini tagliati per fare una benda elastica che supportasse al meglio il ginocchio per poter completare il resto della corsa.

La preparazione
La preparazione di questa sfida non è stata facile; è cominciata più di un anno prima e nel frattempo sono successe molte cose; la mamma di Nico è venuta a mancare proprio in un momento cruciale della preparazione. “Sono dovuto tornare in Italia per prendermi cura di mio padre. Sono tornato con mia moglie, che è stata con i bambini senza di me per quasi otto settimane, e al tempo stesso dovevo continuare ad allenarmi. Il giorno dopo il funerale di mamma, ho corso 30 km a Napoli, passando per i luoghi a lei più cari.”
“Sono felice e sollevata che questa volta Nico abbia affrontato questa nuova impresa con consapevolezza e con maggior conoscenza di quelli che potevano essere i pericoli legati alla lunga distanza che avrebbe dovuto percorrere”, ha detto la moglie in riferimento alle conseguenze che dopo la 140 km di 4 anni prima Nico e la famiglia hanno dovuto affrontare.
Nico e il suo staff hanno trascorso mesi a fare ricerche sulla nutrizione e sperimentare cibi diversi che avrebbe assunto durante la sfida, per creare un piano dietetico elaborato per la sua corsa che includeva un apporto di 10.000 calorie al giorno. "Banane, cioccolato e burro di arachidi tra le altre cose", ha detto. “Avevo anche bisogno di qualcosa che fosse facilmente digeribile, quindi ho portato con me un frullatore portatile per fare frullati quando la logistica lo consentiva. Ho anche portato molti gel energetici e svariati integratori”.

Gli ultimi km
Nico ha detto che gli ultimi 15 km sono stati i più difficili. "Non sono riuscito a mangiare nulla", ha detto. "Ero sul punto di arrendermi; fortunatamente Antonio un amico maratoneta, mi ha fatto da lepre dandomi un fantastico supporto. Ma non riuscivo più a mangiare, le gambe erano di cemento. Ho provato a prendere un gel, ma ho vomitato anche quello. Ma in un modo o nell’altro Antonio mi ha portato a raggiungere l’ultimo check point, a 3 km dall’arrivo. Lì vedendo mia figlia mi è venuta un’idea… e ho quindi condiviso con una coca cola e un gelato. Mi hanno dato la giusta ricarica per gli ultimi km."

L’arrivo
Al Burj Al Arab Jumeirah, ad attenderlo c'erano SE Saeed Hareb (Segretario Generale del Dubai Sports Council), SE Giuseppe Finocchiaro (Console Generale d'Italia negli Emirati Arabi Uniti), Giovanni Andrea Beretta (Direttore Generale del Burj Al Arab) e altre autorità ed amici. Alcuni di loro hanno corso con lui anche l'ultimo tratto, tra cui HE Dr. Obaid Al Ketbi e Col. Khalifa Alobeidli di Abu Dhabi.
Adesso Nico si sta godendo il meritato riposo con la sua famiglia, ma ne siamo certi, sta già pensando a una nuova sfida. Secondo voi cos’ha in mente?

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Nico de Corato

Ultra maratoneta, youtuber e digital entrepreneur.

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