12/01/2013
Quando le lettere arrivavano con il postino…
Sorrido leggendo quanto avevo scritto nel blog precedente a proposito di un rallentamento del ritmo di lavoro. Bei propositi quando si hanno davanti quindici giorni di vacanza com’era allora, e con il principale obiettivo di rilassarsi, staccando il più possibile con i pensieri dal lavoro e dalla routine.
Poi il rientro dalle ferie. Mi ero organizzato in modo da non avere scadenze ravvicinate e pressanti, e poter quindi riprendere a lavorare senza “l’acqua alla gola”. Nonostante i miei sforzi e i buoni propositi, e pur consapevole che il mondo non si era fermato nonostante la mia assenza, come la Befana che dispensa doni a profusione, il 6 gennaio nella casella elettronica del mio PC ho trovato ad attendermi svariate decine di mail, quasi due centinaia.
Belli i tempi quando la posta era consegnata dal portalettere: arrivava una volta al giorno e nel week end nessuno “entrava in casa”.
Vabbè, con due settimane di lavoro a pieno regime dovrei ritrovare l’equilibrio ricercato prima delle ferie. Spero quindi che il mio proposito di poter lavorare con meno pressione si avveri. Per ora sono riuscito a mollare in altri importanti versanti delle mie attività. Ho ridotto l’impegno del trading, la mia principale passione che pratico con l’entusiasmo del principiante. Ad essere precisi non l’ho ridotta ma modificata: l’obiettivo è di essere meno impegnato con la testa a seguire gli indici. Non più operazioni intraday sui future ma trading sulle opzioni. In vacanza ho potuto studiare molto meglio questo aspetto del trading che ora sto applicando con soddisfazione, sia per i risultati, sia per la minore pressione psicologica.
L’altra cosa che ho ridotto è la corsa. Non avendo in programma alcuna partecipazione “agonistica”, ho ridotto a tre le uscite settimanali, e mi limito al massimo ad un’ora di corsa. Ora non mi sento più un podista classico, che si allena, ma un salutista; corro infatti solo per stare bene.
Solo che correndo così poco ho perso efficienza, e sono costretto a procedere con ritmi lenti. Peccato che correndo piano io faccia anche più fatica.
Orlando
Poi il rientro dalle ferie. Mi ero organizzato in modo da non avere scadenze ravvicinate e pressanti, e poter quindi riprendere a lavorare senza “l’acqua alla gola”. Nonostante i miei sforzi e i buoni propositi, e pur consapevole che il mondo non si era fermato nonostante la mia assenza, come la Befana che dispensa doni a profusione, il 6 gennaio nella casella elettronica del mio PC ho trovato ad attendermi svariate decine di mail, quasi due centinaia.
Belli i tempi quando la posta era consegnata dal portalettere: arrivava una volta al giorno e nel week end nessuno “entrava in casa”.
Vabbè, con due settimane di lavoro a pieno regime dovrei ritrovare l’equilibrio ricercato prima delle ferie. Spero quindi che il mio proposito di poter lavorare con meno pressione si avveri. Per ora sono riuscito a mollare in altri importanti versanti delle mie attività. Ho ridotto l’impegno del trading, la mia principale passione che pratico con l’entusiasmo del principiante. Ad essere precisi non l’ho ridotta ma modificata: l’obiettivo è di essere meno impegnato con la testa a seguire gli indici. Non più operazioni intraday sui future ma trading sulle opzioni. In vacanza ho potuto studiare molto meglio questo aspetto del trading che ora sto applicando con soddisfazione, sia per i risultati, sia per la minore pressione psicologica.
L’altra cosa che ho ridotto è la corsa. Non avendo in programma alcuna partecipazione “agonistica”, ho ridotto a tre le uscite settimanali, e mi limito al massimo ad un’ora di corsa. Ora non mi sento più un podista classico, che si allena, ma un salutista; corro infatti solo per stare bene.
Solo che correndo così poco ho perso efficienza, e sono costretto a procedere con ritmi lenti. Peccato che correndo piano io faccia anche più fatica.
Orlando
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