17/03/2010
Maratona di Treviso: un ottimo investimento
Da trader, quando opero in Borsa, l’unica corsa certa che succede è che ad ogni mia operazione il broker incassa la commissione, indipendentemente dal mio successo. Personalmente, aprire una posizione è fonte di rischio, sempre, ma spero che la preparazione fatta per selezionare il titolo su cui puntare dia buoni frutti.
Ci sono però momenti favorevoli del mercato, come negli ultimi mesi, in cui alcune azioni sono garanzia di elevato rendimento. Questi titoli, se si ha fiducia, con il tempo non tradiscono mai.
Un maratoneta che vuole capitalizzare tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti nel corso della preparazione deve essere abile a selezionare la gara giusta, quella che offre garanzie per un elevato rendimento. Qual è la gara ottimale se non quella che ha un tracciato scorrevole e veloce, ed ovviamente un clima favorevole ed offra poche interferenze, specialmente nella parte logistica? Certamente la maratona di Treviso è una di queste.
La mia soddisfazione di trainer è registrare nella scheda dell’atleta il miglioramento del tempo. Per questa prova ho allenato specificamente diciassette podisti (altri tre l’hanno corsa come allenamento). Tredici hanno migliorato il proprio record, mediamente di quattro minuti (c’è chi ha fatto un balzo di oltre un quarto d’ora); due hanno fatto un tempo appena di poco superiore al loro primato. Uno non ha espresso il proprio potenziale, ed un altro si è ritirato per problemi fisici conclamati prima del via (c’ha provato).
L’aspetto che fortemente incide sull’ottimizzazione del rendimento è la scorrevolezza del tracciato: ci sono oltre cento metri di dislivello tra la partenza e l’arrivo, che favoriscono un’andatura più veloce, specialmente nella prima parte della corsa, tanto che si guadagnano mediamente cinque secondi al chilometro. Alcuni podisti riferiscono che questa pendenza favorevole aiuti poco, ma alla mia domanda: “Che tempo penseresti di fare percorrendo il tracciato al contrario?” numerosi non rispondono, consapevoli che percorrere in direzione opposta i 42195 metri, sarebbe certamente più dura.
In definitiva, quali sono le maratone su cui puntare per avere quasi certezza di rendimento? Senza dubbio quelle in cui la partenza è da un punto differente rispetto all’arrivo; purchè il primo sia più elevato del secondo.
Per una regola fisica piuttosto elementare da comprendere, in discesa si corre più forte che in salita!
Per contro, in borsa preferisco salire che non scendere...
Orlando
Ci sono però momenti favorevoli del mercato, come negli ultimi mesi, in cui alcune azioni sono garanzia di elevato rendimento. Questi titoli, se si ha fiducia, con il tempo non tradiscono mai.
Un maratoneta che vuole capitalizzare tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti nel corso della preparazione deve essere abile a selezionare la gara giusta, quella che offre garanzie per un elevato rendimento. Qual è la gara ottimale se non quella che ha un tracciato scorrevole e veloce, ed ovviamente un clima favorevole ed offra poche interferenze, specialmente nella parte logistica? Certamente la maratona di Treviso è una di queste.
La mia soddisfazione di trainer è registrare nella scheda dell’atleta il miglioramento del tempo. Per questa prova ho allenato specificamente diciassette podisti (altri tre l’hanno corsa come allenamento). Tredici hanno migliorato il proprio record, mediamente di quattro minuti (c’è chi ha fatto un balzo di oltre un quarto d’ora); due hanno fatto un tempo appena di poco superiore al loro primato. Uno non ha espresso il proprio potenziale, ed un altro si è ritirato per problemi fisici conclamati prima del via (c’ha provato).
L’aspetto che fortemente incide sull’ottimizzazione del rendimento è la scorrevolezza del tracciato: ci sono oltre cento metri di dislivello tra la partenza e l’arrivo, che favoriscono un’andatura più veloce, specialmente nella prima parte della corsa, tanto che si guadagnano mediamente cinque secondi al chilometro. Alcuni podisti riferiscono che questa pendenza favorevole aiuti poco, ma alla mia domanda: “Che tempo penseresti di fare percorrendo il tracciato al contrario?” numerosi non rispondono, consapevoli che percorrere in direzione opposta i 42195 metri, sarebbe certamente più dura.
In definitiva, quali sono le maratone su cui puntare per avere quasi certezza di rendimento? Senza dubbio quelle in cui la partenza è da un punto differente rispetto all’arrivo; purchè il primo sia più elevato del secondo.
Per una regola fisica piuttosto elementare da comprendere, in discesa si corre più forte che in salita!
Per contro, in borsa preferisco salire che non scendere...
Orlando
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Maratona di Treviso
Treviso non è una maratona dai tempi omologabili, per cui quelli realizzati possono rimanere solo nell'intimo di coloro che li hanno ottenuti.
Public17/03/2010 13:09:05
la discesa e il morale
concordo che per il podista, così come per la vita in generale, il morale o il cd "buon umore" aiuta non poco...
basti pensare agli effetti deleteri di una cattiva notizia sul morale:
non si ha più fame, viene voglia di smettere tutto e si rischia anche di di ammalarsi...
"un cuore allegro il ciel l'aiuta"...si dice ed è verissimo;
fa però parte di tante cose...che aiutano
quindi ben venga il percorso relativamente facile...
eh già relativamente perchè 42195 metri restano un impegno non indifferente...
lo dice uno a cui piace correre "in discesa"...
enrimil
Public19/03/2010 14:28:15
Un ottimo investimento
Nel 2008 ho investito parecchio in "azioni" della Maratona di Treviso che mi hanno fruttato l'attuale personale, forse anche grazie al percorso.
Da allora non ho più avuto occasione di capire quanto fosse merito mio e quanto del tracciato. Ad ogni buon conto sono convinto di aver fatto un acquisto oculato, lo prova il fatto che a distanza di 2 anni conservo sempre un bellissimo ricordo.
Orlando hai proprio ragione, da buon trader, a consigliare queste "azioni", che sono un ottimo investimento per un atleta; il morale, come dice giustamente enrimil, è fondamentale al fine di una resa ottimale, anche nelle gare successive.
Public19/03/2010 18:27:52
doping cronometrico
Ieri mi son sparato una ecomaratona tutta in salita (rimini -san leo)... che dire far le maratone è una faticaccia ma il dislivello conta eccome... eccome eccome
Da runner semiserio affronto le lunghe corse con lo spitrito di che non cerca i pretesti per togliere secondi alla performace... non taglio neppure mai una curva e non salto nei marciapiedi per riparmiare(?) pochi metri... La corsa la faccio sempre per me e contro me... e le bugie son pesanti da dimenticare... credo che cercare il PB della maratona a Treviso mi farebbe sentire un pò in colpa...
Bo... forse non c'ho capito nulla ma credo che la non correrei mai...
Ciao. Federico
Public22/03/2010 11:08:08
Tempo = Rendimento?
Se a New York fai 3:10 e a Treviso fai 3:08 non e' che il tuo rendimento sia migliorato. Probabilmente hai fatto una gara peggiore e/o il tuo rendimento come maratoneta e' calato.
Poi, per carita', fare un buon tempo fa bene al morale e sicuramente ci sono 1000 buoni motivi per correre la maratona di Treviso, ma non prendiamoci in giro pensando di essere migliorati come maratoneti perche' a Treviso abbiamo migliorato il personale di due minuti.
Public22/03/2010 18:40:36
alternative
Mi segnalate altri percorsi relativamente facili, a parte Treviso?
Grazie
PS: non necessariamente tutti in discesa...
Public08/04/2010 14:00:19
alternative
@anonimo. In Italia puoi correre numerose maratone con possibilità di buon rendimento: Milano, Padova, Carpi, Venezia, Firenze, Reggio Emilia. All'estero puoi trovare percorsi veloci a Parigi, Rotterdam, Londra, Berlino, Chicago, Amsterdam, ed altre di minore presenza popolare.
Ma l'aspetto che maggiormente incide sul rendimento e che non può essere valutato a priori è il clima.
Pizzolato Orlando08/04/2010 17:36:35