Running Service - Allenamento, tabelle e corsa - Winning Program S.a.S.

Per tutti quelli che amano correre

Tutta l'esperienza e la passione di una vita di corsa.
Io apro le strade che gli altri percorrono

febbraio 2012

13/02/2012

Correre sì, gareggiare no

L’erba non era verde come in primavera, non faceva caldo come in estate, non era tranquillo come in autunno, ma faceva tanto freddo perché è pieno inverno, e di quelli che ogni tanto fanno sentire il vero freddo.
Nei giorni scorsi, come una pallina da golf che rotola nel morbido dei prati, ho corso avanti e indietro per i vialetti del Resort Paradiso di Peschiera. Mi sono divertito a correre tra i prati addormentati e silenziosi. Anche se il vento gelido mi sbatteva in faccia tutto il freddo della Siberia pizzicandomi i lobi delle orecchie. Era da tempo che non correvo con divertimento, come quando ero ragazzino, a scendere e risalire gli avvallamenti di un percorso di sei chilometri fatto per sbattere una pallina da un prato ad un altro. Nessuno in giro, come piace tanto a me, con quel vento teso che allontana i rumori e li manda in un altro posto per far spazio al silenzio. Sentivo solo crepitare i sassolini sotto le mie scarpe.
Spingendo con impegno per uscire dalle conche e lasciandomi scorrere negli avvallamenti, ho fatto un bel po’ di fatica ma non l’ho sentita perché c’era il gusto dell’impegno. Un’ora di sforzo è bastata, non per l’affaticamento ma per il pizzicore del vento in faccia, sebbene il resto del corpo non sentisse gli effetti del vento. Alla fine i muscoli erano indolenziti e per lo sforzo le gambe un po’ tremavano. Mi sono detto che è stato bello correre, con la compagnia di una luna livida che spesso spariva dietro le nuvole ed osservando l’incresparsi delle acque del lago di Garda che ritrovavano però la calma quando scorrevano tra le sponde e diventavano un fiume, il Mincio.
Da podista vivo alla giornata, “correndo come mi sento”, una frase che tanti podisti disimpegnati usano. Non ci sono, infatti, programmi agonistici all’orizzonte perché non avverto il desiderio di partecipare a manifestazioni podistiche, e questa mancanza di aspirazioni non accende alcuna motivazione. Pertanto va bene correre perché mi piace, ma non mi alleno con obiettivi agonistici.
Credo che, anzi ne sono certo, la carica e le energie sono assorbite da altri interessi, specialmente il trading. A questa attività, diventata una seconda professione, riservo attenzioni che mi gratificano ed appagano. Non è solo l’aspetto economico ad interessarmi, ma la soddisfazioni di prevedere le mosse dei mercati e fare quindi le scelte appropriate. Ogni giorno mi appassiono a sviluppare tattiche d’intervento, situazioni che richiedono, oltre allo studio, anche l’investimento di energie nervose. A fine giornata, molto spesso anche prima, mi sento stanco e vuoto, una sorta di mancanza di energie. Basta mezz’ora per recuperarle e sentirmi rinfrancato, ma avverto chiaramente la sensazione che altri impegni mentali e nervosi non li andrei ad affrontare.
Anche stare sul mercato è una sfida, ricca di momenti di tensioni e con le stesse caratteristiche di una competizione.


Orlando



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Commenti

Sfide

Grazie per l'articolo, Orlando. Credo che il concetto di sfida sia una delle poche cose rimasta al genere umano di 'bellamente animale'. La sfida è infatti un istinto e forse l'unico che il mondo moderno non sia riuscito a debellare con varie tecniche di rimbambimento. La sfida è implicita in ogni cosa ed è importante per non assopire la mente ma ha anche intrinseca una serie di trabocchetti che mirano a farci seguire la logica del fine che giustifica i mezzi. Se riusciamo a tenerci lontani da questa nota 'filosofia', sfidarsi diventa il sinonimo di crescere e crescere si può fare in tanti modi, a tutte le età. Forse è proprio vedere la vita e tutto quello che ci offre come una sana sfida che fa la differenza tra crescere e il mero accumulare anni. Sfida prevede anche fallimento e questo non è di per sè negativo in quanto nasce dall'aver comunque tentato. Come scrisse Samuel Beckett: "Fallisci, continua a fallire. Ma la prossima volta, fallisci meglio!"

Public13/02/2012 11:42:16

Corsa&Trading

Grande Orlando, condivido gli stessi identici interessi,trading e corsa, anche se purtroppo per vivere faccio altro. Che ci sia qualche analogia fra le due cose? ....disciplina e dedizione probabilmente.

Public13/02/2012 12:25:48

correre si careggiare no

bello

Public14/02/2012 13:23:57

bello ma

io preferisco saperti in preparazione per qualche gara piuttosto che a comprare e vendere davanti al pc

mencherini marco14/02/2012 14:19:36

Correre sì, gareggiare no

Praticamente hai descritto la situazione di molti di noi che vivono la corsa, purtroppo, come passione a cui dedicare quello che rimane dopo tutto il resto. forse nelle tabelle di allenamento, vicino all'Indice di Sforzo, andrebbe aggiunto un nuovo campo: EM, ossia Energia Mentale, quella a disposizione prima dell'allenamento. é molto difficile far convivere obiettivi importanti in campi diversi all'interno di un singolo individuo, invidio gli atleti che possono "alleggerirsi" del quotidiano per dedicarsi mente e corpo al loro obiettivo. A noi amatori (o amanti) della corsa non resta che trovare un equilibrio, coscienti che il risultato in entrambe le direzioni sarà incompleto, ma ci avrà ugualmente soddisfatto! :-)

Public15/02/2012 12:05:49

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