07/03/2012
La sfida di Dean Karnazes
Mi irrita essere svegliato mentre stanno trasmettendo il telegiornale (delle 20) e m’infastidisce quando i “miei” mi prendono in giro proprio perché mi lascio andare all’irresistibile richiamo del sonno. Se dormo è perché evidentemente ho sonno, ma anche perché non ci sono argomenti che attirano la mia attenzione. Così è andata anche l’altra sera, specialmente durante il carosello delle dichiarazione dei rappresentanti politici.
Quando i “miei” mi hanno svegliato mi è giunta la voce di Valentina Bisti, giornalista jolly che di solito viene impiegata nella breve sezione delle previsioni meteorologiche, rubrica che in questi giorni non rientra più nel palinsesto del TG1 perché, credo, il clima di questi giorni è di una normale stagione che anticipa la primavera, e quindi non fa notizia (ma neve e freddo non sono caratteristiche normali dell’inverno, mentre invece si è cercato di spettacolizzare anche i pochi centimetri di neve nella Capitale?). Il mio risveglio è stato più brusco di un normale sonnellino pre notturno perché nello schermo della televisione c’era la sagoma di un viso, a forma pentagonale ma con il vertice orientato verso il basso e con molti più spigoli di questo solido geometrico, che conoscevo.
La sincronia è stata perfetta: mentre mi veniva in mente di chi si trattava la giornalista aveva presentato il personaggio: Dean Karnazes, a Roma per presentare il progetto che la signora Obama sta portando avanti per combattere l’obesità infantile. Ottimo il progetto, ma mi fa effetto che sia l’ultramaratoneta americano ad esserne il testimonial. Qualcuno ha letto il suo libro “Ultramarathon man”? Beh, mentre correva per decine e decine di miglia lungo la costa di Big Sur, si fermava ogni tanto a mangiare pizze e burrito, oltre a bere birre. Immagino, e mi auguro, che da allora la sua filosofia alimentare sia cambiata, anche per il potere del dollaro, visto che gli sponsor (di integratori) non gli mancano.
Oltre a promuovere la campagna antiobesità tra i suoi obietti sportivi c’è quello di correre una maratona in ogni stato del mondo. Ho subito pensato ad una coincidenza: da un paio di settimane ho completato una banale sfida – che non servirebbe a nulla se non a migliorare la mia capacità di memorizzazione, che sfrutto nel mio lavoro, e cioè ho imparato il nome di tutte le nazioni del mondo.
Dean ha riferito di dover quindi correre 206 maratone!
Anzi, una in più. Evidentemente non sa che da qualche settimana è stato riconosciuto ufficialmente anche il South Sudan.
Orlando
Quando i “miei” mi hanno svegliato mi è giunta la voce di Valentina Bisti, giornalista jolly che di solito viene impiegata nella breve sezione delle previsioni meteorologiche, rubrica che in questi giorni non rientra più nel palinsesto del TG1 perché, credo, il clima di questi giorni è di una normale stagione che anticipa la primavera, e quindi non fa notizia (ma neve e freddo non sono caratteristiche normali dell’inverno, mentre invece si è cercato di spettacolizzare anche i pochi centimetri di neve nella Capitale?). Il mio risveglio è stato più brusco di un normale sonnellino pre notturno perché nello schermo della televisione c’era la sagoma di un viso, a forma pentagonale ma con il vertice orientato verso il basso e con molti più spigoli di questo solido geometrico, che conoscevo.
La sincronia è stata perfetta: mentre mi veniva in mente di chi si trattava la giornalista aveva presentato il personaggio: Dean Karnazes, a Roma per presentare il progetto che la signora Obama sta portando avanti per combattere l’obesità infantile. Ottimo il progetto, ma mi fa effetto che sia l’ultramaratoneta americano ad esserne il testimonial. Qualcuno ha letto il suo libro “Ultramarathon man”? Beh, mentre correva per decine e decine di miglia lungo la costa di Big Sur, si fermava ogni tanto a mangiare pizze e burrito, oltre a bere birre. Immagino, e mi auguro, che da allora la sua filosofia alimentare sia cambiata, anche per il potere del dollaro, visto che gli sponsor (di integratori) non gli mancano.
Oltre a promuovere la campagna antiobesità tra i suoi obietti sportivi c’è quello di correre una maratona in ogni stato del mondo. Ho subito pensato ad una coincidenza: da un paio di settimane ho completato una banale sfida – che non servirebbe a nulla se non a migliorare la mia capacità di memorizzazione, che sfrutto nel mio lavoro, e cioè ho imparato il nome di tutte le nazioni del mondo.
Dean ha riferito di dover quindi correre 206 maratone!
Anzi, una in più. Evidentemente non sa che da qualche settimana è stato riconosciuto ufficialmente anche il South Sudan.
Orlando
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Irritato
Beh! Penso che ti sia davvero "molto" ma "molto" irritato, a leggere la "spigolosità" del pezzo!
; )
Public07/03/2012 10:13:09
In che mondo viviamo?
Il tuo disappunto non fa una piega,concordo in pieno...vai a capire come si muove sto mondo...Antonio
Public07/03/2012 10:18:51
la sfida di Dean Karnazes
ho visto Dean Karnazes l'altra sera da Linus, è simpatico, mi è sembrato possedere quel candore tipico degli americani. Anche la sua iniziativa, nel bene come nel male, rispecchia la mentalità americana, splendide persone ma con una sensibilità completamente diversa dalla nostra, più portata alla spettacolarizzazione degli eccessi. Mi ha fatto impressione il burrito e la pizza; io in maratona non riuscirei a mandarne giù neanche un morso senza farmi venire la nausea
Public07/03/2012 10:45:05
la sfida di Dean Karnazes
I soldi caro Orlando, i soldi!!!
Public07/03/2012 11:33:58
La sfida di Dean Karnazes
Basta con le solite pagliacciate americane!Siamo seri. Abbiamo bisogno di inculcare normalità, non imprese che sanno di eccezionalità. E la normalità? Dimostrare semplicemente che correre 3 o 4 volte a settimana alcuni km per volta aiuterà anche a riconsiderare la necessità di alimentarsi senza eccessi. In maniera ... sobria, si possono sconfiggere obesità e sedentarietà. Alla faccia di Karnazes e delle sue maratone giornaliere, che non impressionano proprio nessuno.
Public07/03/2012 13:12:12
dieci a Orlando, dieci a Dean
10/10 a Orlando in geografia che tornerò ad aggiornare mano a mano che cresce mia figlia Camilla
10/10 a Dean che si è inventato un personaggio runner da una vita sedentaria
anch'io ho avuto repulsione dalla scena della pizza multipla nell'introduzione UltraMarathon Man: ordinata via cellulare e consegnata in un incrocio nel deserto
ho pensato "questa non è la mia corsa!", ma pagina dopo pagina, sulla fiducia di chi mi aveva prestato il libro, "mi sono entusiasmato alla sua corsa"
Dean è un fenomeno! nel frattempo ha prodotto una sua linea di alimenti decisamente più sani e digeribili rispetto alla dieta descritta ... quasi sempre in zona!
Public07/03/2012 13:15:23
Dean Karnazes
Lavoro per un'importante ditta di Integratori Sportivi e Alimentari e ieri sera sono andato alla serata organizzata a Milano per promuovere il fenomeno Karzanes.
Il giorni prima ho avuto modo di seguire un suo intervento su Unomattina, dove ha detto piú o meno le cose che ho sentito a Milano e su DJTV. Non ho ancora iniziato il libro e lo faró presto. Cerco sempre di dividere le emozioni personali dall'obbiettività, e anche stavolta credo di averlo fatto. Deam Karnazes potrà sembrare un ennesima costruzione mediatica, una strategia di marketing per la promozione di prodotti vari, ma le sue prestazioni (pur volendole cautelarmente minimizzare, per difetto) non possono esser considerate "l'ennesima pagliacciata americana" cosí come non si puó considerare oggi un certo tipo di alimentazione solo "di moda", essendo passati parecchi anni dalla prima divulgazione. Il mangiare pizze e bere birra durante le sue performance sportive (come lui dichiara) é un'ulteriore conferma di come siamo tutti diversi nelle diverse situazioni, ma su questo mi riservo di leggere prima il libro.
Orlando, ma cosa contesti nel tuo post iniziale, il fatto che abbia sbagliato il numero delle nazioni? O che uno che macina decine di chilometri in successione non possa smaltire una pizza?
Senza polemica, ovviamente, con tanta stima nei tuoi confronti come da sempre e sempre aperto alle risposte.
Marco
Puliga Marco07/03/2012 14:43:06
Errata intepretazione
In paio di interventi riportati in questo blog ho letto il termine “irritato”.
Mi dispiace che qualcuno possa aver interpretato questo mio sentimento, che nel blog è relativo solo al fatto che i “miei” mi svegliano, irridendomi, mentre dormo durante il telegiornale.
Non sono affatto contro l’uso dell’immagine di Karnazes che ne fa la signora Obama e gli sponsor. Dean fa più che bene a sfruttare la propria immagine ed il suo momento.
Non contesto neppure il suo errore sul numero delle Nazioni, perché anch’io avrei riportato un numero non corretto. L’Onu riconosce infatti 193 nazioni. Ce ne sono altre 5-7 riconosciute solo per sovranità territoriale e poi alcune che non hanno uno status ufficiale ma sono considerate come “stati”.
Pizzolato Orlando07/03/2012 16:15:51
Sono nazionalista
Mi sta bene che venga "usato" Dean Karnazes per sostenere la campagna contro l'obesità infantile, ma negli States. Se anche noi, come è giusto, vogliamo fare altrettanto, perchè non ci avvaliamo dei tanti nostri connazionali professionisti e non?
Public07/03/2012 18:25:06
Karnazes e...altri!
Non mi stupisce che Karnazes dichiari di alimentarsi così. Kilian Jornet Burgada, il fenomeno catalano che sta vincendo tutte le gare dalle skyraces, alle skymarathons, agli ultratrails, alle gare di skialp, ammette candidamente di nutrirsi di pizza e Nutella! D'altronde pizza, birra e Nutella contengono buona parte dei principi nutritivi che servono per gare di endurance (carboidrati, sali minerali, acidi grassi, ecc.). Con i km che si "smazzano" questi ultramen possono smaltire praticamente tutto!
Lucio
Public07/03/2012 19:10:29
UN BEL ESEMPIO
La spettacolarizzazione di un evento o di una performance mi fa sempre dubitare sulle vere intenzioni del progetto.E'colpa mia,lo so.Nel caso di Karnazes e delle sue " americanate" però devo ricredermi.Devo perchè ho visto personaggi sportivi in primis,buttare capacità e talento in spregio a chi si tira il collo per imitarli.Questo mitico runner dotato di un talento e di una forza di volontà senza pari ,se non altro mette il suo " dono" al servizio di progetti con fini educativi.
Averne!
Public07/03/2012 21:51:13
karnazes
non abbiamo bisogno delle solite americanate propagandate sempre per fini commerciali, l,esempio lo danno le migliaia di runners amatori, che sulle strade per allenamento e per le gare amatoriali fanno risparmiare il servizio sanitario nazionale mangiano equilibrato danno l'esempio anche in famiglia non vedono l'ora di andare a fare uno stage per migliorarsi io ho 70 anni ho fatto correre amici figli nipoti e anche il mio dottore, che mi vede solo alle gare,sempre con entusiasmo, lo stesso di tutti irunners senza esagerazioni ,i giovani tengano d'occhio questo singnore fra qualche anno.
Public07/03/2012 23:58:05
Ultramarathon man
ho letto il libro, e mi è rimasto impresso quando dopo anni di inattività una sera si è messo un paio di scarpe e ha corso tutta la notte per poi chiamare a casa la mattina per farsi venire a prendere ... esilarante. Ha fatto della sua voglia di andare oltre la sua filosofia, un diverso che come tale attrae
Il Tosto
Public08/03/2012 10:56:21
Dean Karnazes
Quello che mi lascia perplesso è il recupero visto i km che corre ogni giorno. Speriamo che sia solo farina del suo sacco perché a 50 anni,la mia stessa età non è cosi' facile recuperare vi assicuro correndo anche "solo" 5 volte a settimana come il sottoscritto.
Public08/03/2012 15:23:07
La vera sfida
Orlando,
la vera sfida te la lancia mio figlio Gabriel: patito com'è di nazioni, bandiere e capitali, sarai sottoposto a un vero e proprio interrogatorio!
Altro che 207 maratone!!!
Public08/03/2012 20:56:00
La vera sfida
Mi fa piacere che Gabriel sia già appassionato di queste cose, "del mondo". Sono certo che mi darebbe filo da torcere specialmente con le bandiere (ne riconosco solo una piccola parte) e con le capitali. Ancora non mi entra in testa quella dello Sri Lanka: Sri Jayawardenapura Kotte.
Public09/03/2012 14:23:13
Principato di Filettino (Frosinone)
vale anche questo come Stato?
non credo si possa trovare un percorso di 42 km...
Public14/03/2012 21:32:03
Principato di Filettino (Frosinone)
Credo proprio di si perchè Karnazes riconosce tutti gli Stati, anche quelli che non rientrano sotto l'egida dell'Onu.
Pizzolato Orlando15/03/2012 09:48:30