28/10/2014
New York 1984, trent'anni fa la mia prima vittoria
La prossima settimana torno a New York per la Maratona, 30 anni dopo la mia prima vittoria. Non sono un nostalgico, ma la data che si avvicina mi ha portato inevitabilmente a recuperare ricordi ed emozioni. Sto spulciando tra i ritagli di giornale di quegli anni, trovo aneddoti e pensieri dimenticati... In questi giorni quindi perdonatemi se inserirò nel mio blog quanto trovo tra le mie scartoffie.
E' un modo per condividere con voi il passato.
New York 1984, pettorale numero 100
I disegnatori dei cartoni animati descriverebbero la scena con la mascella che cade passivamente a spalancare la bocca. Penso d'aver fatto anch'io questa faccia quando mi è stato detto che non ero nella lista dei maratoneti italiani che la federazione aveva inoltrato all'organizzazione.
In pratica, non ero iscritto alla maratona. Si erano dimenticati di me! Ricordo che mi veniva da piangere.
E mentre i miei compagni erano allegramente impegnati a ritirare la sacca di gara, con la maglietta, il pettorale e tanti gadgets, con il mio inglese scolastico (del tipo “the pen is on the table”) cercavo di rimediare alla situazione.
Mezzora dopo ero anch'io finalmente inserito ufficialmente nella lista dei partenti, ed anche con un pettorale speciale: il 100, l'ultimo disponibile per gli atleti d'élite.
Con quel numero bello tondo sulla sacca, mi sentivo rinato e rinvigorito, e per evitare che per qualche casualità andasse smarrito, appena arrivato in stanza l'avevo attaccato alla canottiera che avrei indossato il giorno dopo.
E' un modo per condividere con voi il passato.
New York 1984, pettorale numero 100
I disegnatori dei cartoni animati descriverebbero la scena con la mascella che cade passivamente a spalancare la bocca. Penso d'aver fatto anch'io questa faccia quando mi è stato detto che non ero nella lista dei maratoneti italiani che la federazione aveva inoltrato all'organizzazione.
In pratica, non ero iscritto alla maratona. Si erano dimenticati di me! Ricordo che mi veniva da piangere.
E mentre i miei compagni erano allegramente impegnati a ritirare la sacca di gara, con la maglietta, il pettorale e tanti gadgets, con il mio inglese scolastico (del tipo “the pen is on the table”) cercavo di rimediare alla situazione.
Mezzora dopo ero anch'io finalmente inserito ufficialmente nella lista dei partenti, ed anche con un pettorale speciale: il 100, l'ultimo disponibile per gli atleti d'élite.
Con quel numero bello tondo sulla sacca, mi sentivo rinato e rinvigorito, e per evitare che per qualche casualità andasse smarrito, appena arrivato in stanza l'avevo attaccato alla canottiera che avrei indossato il giorno dopo.
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Data
Ma qual è il giorno esatto del trentesimo anniversario? Menarini su "Correre" dice il 28 ottobre: dai una conferma così stappiamo una bottiglia di minerale frizzante! (Lo spumante è off limits per i podisti ...).
Ciao, Oscar
Public24/10/2014 08:56:50
Data
Confermo che era il 28 ottobre.
Pizzolato Orlando24/10/2014 09:14:21
complimenti
Orlando sei grande, sei un fenomeno.
vincendo la maratona di New York hai compiuto un'impresa memorabile.
ciao
Vincenzo, un podista mediocre.
Public28/10/2014 09:20:08
Memorabile!
Grandissimo Orlando, una ispirazione, un mito tra i grandi dell'atletica Italiana e Mondiale. Ho un brivido quando vedo quelle immagini, eroiche. Impresa fantastica.
V.
Public28/10/2014 13:08:30
Anniversario
Bravissimo!
Da allora sei diventato fonte di ispirazione per migliaia di podisti.
A presto.
Daniele
Public28/10/2014 17:24:56