06/11/2014
New York City Marathon 2014: Danilo Goffi leone ruggente
Goffi è stato il primo italiano alla recente NYC Marathon, ma non è una circostanza tanto positiva, non per demerito suo ovviamente: la “salute” della maratona italiana di alto livello è davvero precaria. Circa 40 anni fa si correva quasi come ora: in cima alla lista nazionale c'era, con 2h11'45” (1976) Pippo Cindolo.
Danilo deve essere invece soddisfatto ed orgolioso per essersi classificato primo della categoria master. Proprio dopo aver passato i 40 anni, Goffi sembra aver ritrovato una carica agonistica maggiore, probabilmente determinata sia dallo stimolo di competere al top della categoria, sia dal fatto che non è più gravato dalla responsabilità del risultato. Alla viglia della maratona ho avuto con lui un piacevole incontro e l'ho sentito molto sereno oltre che rilassato.
Per curiosità, ho calcolato il suo attuale indice prestazionale: 83,6, quindi ancora molto buono. Di buon valore è l'indice metabolico, specialmente per la maratona (3,6) e soprattutto se paragonato ai top runner. Solo l'età lo penalizza, perchè ha perso di potenza aerobica (69,9).
La prestazione cronometrica di NY, molto condizionata dal vento (tanto che in condizioni normali avrebbe corso almeno 2' meglio), gli vale un tempo comparato di 2h14'04”.
Bravo Danilo, sei ancora un “leone ruggente”.
Danilo deve essere invece soddisfatto ed orgolioso per essersi classificato primo della categoria master. Proprio dopo aver passato i 40 anni, Goffi sembra aver ritrovato una carica agonistica maggiore, probabilmente determinata sia dallo stimolo di competere al top della categoria, sia dal fatto che non è più gravato dalla responsabilità del risultato. Alla viglia della maratona ho avuto con lui un piacevole incontro e l'ho sentito molto sereno oltre che rilassato.
Per curiosità, ho calcolato il suo attuale indice prestazionale: 83,6, quindi ancora molto buono. Di buon valore è l'indice metabolico, specialmente per la maratona (3,6) e soprattutto se paragonato ai top runner. Solo l'età lo penalizza, perchè ha perso di potenza aerobica (69,9).
La prestazione cronometrica di NY, molto condizionata dal vento (tanto che in condizioni normali avrebbe corso almeno 2' meglio), gli vale un tempo comparato di 2h14'04”.
Bravo Danilo, sei ancora un “leone ruggente”.
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