
I fischi che non digerisco
Lo sport vero non deve mai essere fischiato. MAI. Lo sport vero non conosce il “tifo contro”, solo rispetto.
Ecco perché sono inorridito quando il pubblico brasiliano ha fischiato Renaud Lavillenie mentre si apprestava all'ultimo salto che avrebbe deciso la gara.
Mi sarebbe piaciuto vedere Da Silva rivolgersi al suo pubblico e chiedere silenzio e rispetto per il suo rivale.
Ancor di più durante la cerimonia di premiazione. Mi sbilancio: fossi stato Thiago Da Silva, non sarei nemmeno salito sul primo gradino del podio se il pubblico non avesse smesso di fischiare Lavillenie. Avrei chiesto silenzio, rispetto e applausi per chi era stato battuto (nonostante le parole da lui usate a caldo e per le quali aveva chiesto subito scusa).
La sportività ne esce sconfitta.
Ecco perché sono inorridito quando il pubblico brasiliano ha fischiato Renaud Lavillenie mentre si apprestava all'ultimo salto che avrebbe deciso la gara.
Mi sarebbe piaciuto vedere Da Silva rivolgersi al suo pubblico e chiedere silenzio e rispetto per il suo rivale.
Ancor di più durante la cerimonia di premiazione. Mi sbilancio: fossi stato Thiago Da Silva, non sarei nemmeno salito sul primo gradino del podio se il pubblico non avesse smesso di fischiare Lavillenie. Avrei chiesto silenzio, rispetto e applausi per chi era stato battuto (nonostante le parole da lui usate a caldo e per le quali aveva chiesto subito scusa).
La sportività ne esce sconfitta.
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