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dicembre 2017

14/12/2017

170 x 200 metri!!!

In questi giorni sto leggendo le relazioni presentate da medici ed allenatori ad un famoso Congresso sulla metodologia dell'allenamento, che si era tenuto nel 1964 a Duisburg.
In questo Congresso si è dibattuto molto su quale fosse il metodo migliore per migliorare le prestazioni dei corridori di resistenza.
Due erano le correnti di pensiero, che si contrapponevano.

Da una parte il fisiologo tedesco Van Aaken portava avanti la filosofia della corsa aerobica pura, fatta di lunghi allenamenti percorsi ad una frequenza cardiaca di 130 battiti. Dal suo punto di vista l'ossigenazione dei tessuti era il modo migliore per incrementare le prestazioni della corsa di resistenza. Il carico chilometrico era ovviamente molto elevato.

All'opposto un altro fisiologo tedesco, il professor Reindell, aveva introdotto nelle corse di resistenza il metodo dell'interval training (già praticato da Zatopek), un tipo di allenamento specifico per migliorare il sistema cardiocircolatorio. L'allenamento intervallato prevedeva che si alternassero brevi distanze, da percorrere velocemente, ad uno specifico periodo di recupero (incompleto).
Nel testo della relazione di Reindell si legge letteralmente:

"Questo “metodo migliorato” d'allenamento ad intervalli, come si sviluppò in Germania e come fu propagato ed imposto agli atleti, permise di ottenere risultati che avevano per effetto non tanto di provarne il valore qualitativo, quanto di dimostrare a qual punto l'organismo fosse capace di assimilare sforzi che sembravano oltrepassare di molto le sue possibilità fisiologiche; i maratoneti, per esempio, correvano fino a 170 volte 200metri in 33 secondi”.

Qualche anno dopo la metodologia dell'allenamento ebbe un'evoluzione in seguito all'affermazione del metodo di allenamento di Arthur Lydiard, che combinò i vantaggi dei due metodi sopra indicati.



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HIIT

Molte ricerche scientifiche mettono in luce gli adattamenti specifici indotti da allenamenti ad alta intensità (HIIT, Highl Intensity Interval Training) con protocolli ben precisi. Adattamenti enzimatici (ossidativi e glicolitici), ormonali ecc. che trovano riscontro nella pratica perché basati su evidenze scientifiche. Le ricerche sono tutte in Inglese come anche i testi maggiormente aggiornati (Mc Ardle...). Ad esempio il Tabata è un procollo HIIT che come evidenziato nella ricerca di riferimento ha prodotto adattamenti sia aerobici che anaerobici, superiori agli allenamenti di tipo steady state.

Luigi C.14/12/2017 18:55:54

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