03/05/2019
Migliorare la cadenza
Ciao a tutti! Ho avuto modo di notare che in genere atleti un po' più veloci di me (quindi non campionissimi ...) corrono con una cadenza leggermente superiore. In genere corro una mezza a 185 ppm circa e noto che chi mi precede di qualche minuto spesso fa girar le gambe sopra i 190 ppm.
Per di più sono un brevilineo (167 cm di altezza) quindi ho leve corte e per me dovrebbe essere più facile far girare le gambe velocemente.
Mi chiedo cos'è che può migliorare la cadenza: la reattività di caviglia e piede che riduce il tempo di contatto al suolo? Oppure la velocità dei muscoli che fanno oscillare la coscia?
Mi interesserebbe conoscere anche la teoria di questo aspetto meccanico.
Infine, avete qualche consiglio per allenamenti che migliorino questo aspetto?
Hub
Per di più sono un brevilineo (167 cm di altezza) quindi ho leve corte e per me dovrebbe essere più facile far girare le gambe velocemente.
Mi chiedo cos'è che può migliorare la cadenza: la reattività di caviglia e piede che riduce il tempo di contatto al suolo? Oppure la velocità dei muscoli che fanno oscillare la coscia?
Mi interesserebbe conoscere anche la teoria di questo aspetto meccanico.
Infine, avete qualche consiglio per allenamenti che migliorino questo aspetto?
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reattività e forza
ciao Hub,
secondo me sia la reattività sia la forza. Ma forse anche la mobilità e l'elasticità. Io per esempio ho il problema opposto al tuo, sono molto elastico, con tempi di contatto a terra molto rapidi ma non riesco a sfruttare questa mia qualità (la considero tale) per avanzare, ma solo per andare verso l'alto. Credo che nel mio caso, oltre ad essere elastico, avrei bisogno di essere un po' più forte muscolarmente e poi avere un motore aerobico più potente. Insomma, non è solo questione di tecnica, ma anche del motore che la supporta. Ma forse Orlando saprà darti una risposta più esauriente. Buone corse!
Sandro04/05/2019 10:16:41
Migliorare l'efficienza di corsa
La lunghezza della falcata è la risultante di vari aspetti, muscolari, articolari - e quindi meccanici - ma anche anatomici ed organici (livello di forma).
Il numero di passi al minuto è quindi un riferimento molto indicativo, che non andrebbe facilmente confrontato con quello di altri podisti anche se dello stesso livello prestazionale.
E' corretto però agire per migliorare la propria efficienza meccanica, ma per stabilire come e in che modo, è necessario valutare il punto d'intervento.
Ridurre i tempi di contatto a terra è corretto, e questo passa attraverso un miglioramento della reattività ed elasticità muscolare, che si ottiene con tutte le esercitazioni che fanno applicare forza in tempi rapidi (tutte le modalità di stacco dei piedi a terra, sia entrambi nello stesso tempo, sia alternati), ed anche la velocità di movimento degli arti inferiori (scatti di poche decine di metri con alta frequenza di passi).
Queste modalità sollecitano la componente neuromuscolare.
E si deve agire anche sulla componente elastica del muscolo (intesa come livello di allungamento) oltre che sulla mobilità delle articolazioni in modo che queste possono avere un ampio range di movimento per poter sfruttare l'elasticità dei muscoli.
La cura della meccanica di corsa non deve essere rivolta ad aumentare o accelerare la cadenza dei passi al minuto, o la lunghezza della falcata, ma su un aspetto più specifico per un corridore di resistenza: la miglior efficienza possibile, cioè il costo energetico più basso ad una specifica velocità.
Una volta migliorare le componenti meccaniche, vale a dire il modo di muoversi mentre si corre, è "semplice" ridurre il costo energetico (perché diviene quasi automatico), se ci si allena variando spesso le andature di corsa.
orlando04/05/2019 12:14:23
Grazie
Grazie per i preziosi consigli

Hub06/05/2019 16:43:51
Strength training e running economy
Segnalo questa review, disponibile gratuitamente su PubMed, che fa il punto sull’importanza dello strength training (tra i quali l’allenamento pliometrico) sul miglioramento delle determinanti fisiologiche alla base delle performance atletiche sulla media e lunga distanza.
Effects of Strength Training on the Physiological Determinants of Middle- and Long-Distance Running Performance: A Systematic Review
Luigi11/05/2019 19:32:01