11/07/2010
Quasi in paradiso
In “paradiso” si sta bene, ed ora che mi ritrovo in un clima infernale la mia convinzione è ancora maggiore. Fino a ieri ero veramente al settimo cielo: clima di montagna, ambiente molto tranquillo e rilassante, bei posti per correre, tanto che mi sono fatto prendere ed ho corso spesso con impegno, anche troppo, perché le fibre muscolari erano sempre piuttosto doloranti per la stanchezza. Ma che bello!
A Nembia, in Trentino, ero andato lo scorso febbraio per un sopralluogo per uno stage estivo. La neve ricopriva parte dei prati, delle strade e dei sentieri dei percorsi degli allenamenti. Faceva molto freddo e tirava un forte vento, tanto che quando la mattina presto ero uscito a camminare con il mio cane, le sue orecchie erano orizzontali come le ali di un aeroplano.
Cinque mesi dopo lo stesso luogo si è presentato sotto un altro aspetto. Il verde dei prati e dei boschi occupava metà del mio sguardo. Il resto era cielo, acqua e rocce. Ed io, in una settimana, ho cercato di penetrare quanto più possibile dentro le tinte di questo quadro, ma mi sono immerso anche nei silenzi, di quando andavo a correre il mattino all’alba, e la sera quando passeggiavo in riva al laghetto. Piacevole sentire solo fruscii ovattati e timidi quando il cielo perdeva colore; movimenti improvvisi e fulminei quando qualche capriolo saettava nei prati e i camosci percorrevano le pietraie sopra il lago mentre le rocce si coloravano della luce del sole.
In quest’angolo di natura ho svolto allenamenti che mi hanno entusiasmato, e sostenuto uno stage che mi ha gratificato. Il contesto in cui ci siamo trovati ha favorito ogni aspetto dello stage, sia per la parte tecnica, sia per la logistica, ed ovviamente per la condivisione dei tempi e dei luoghi. Riportare che il gruppo era davvero simpatico potrebbe apparire un’affermazione scontata, ma mi sono trovato molto bene, oltre ogni mia aspettativa. E’ stato piacevole e stimolante trascorrere una settimana che ha avuto contorni differenti rispetto ad altri stages. C’è stato un qualche cosa che ha reso le giornate davvero speciali. Potrei sostenere che è stato perfetto, ma sarebbe un’affermazione che non lascerebbe spazio ad un qualche cosa di più.
Adesso però già rimpiango l’esperienza vissuta: i luoghi, le persone, i colori e i rumori della natura. Dentro di me vedo e sento però gli elementi di quel quadro naturale che per giorni ho osservato. Un piccolo paradiso.
Orlando
A Nembia, in Trentino, ero andato lo scorso febbraio per un sopralluogo per uno stage estivo. La neve ricopriva parte dei prati, delle strade e dei sentieri dei percorsi degli allenamenti. Faceva molto freddo e tirava un forte vento, tanto che quando la mattina presto ero uscito a camminare con il mio cane, le sue orecchie erano orizzontali come le ali di un aeroplano.
Cinque mesi dopo lo stesso luogo si è presentato sotto un altro aspetto. Il verde dei prati e dei boschi occupava metà del mio sguardo. Il resto era cielo, acqua e rocce. Ed io, in una settimana, ho cercato di penetrare quanto più possibile dentro le tinte di questo quadro, ma mi sono immerso anche nei silenzi, di quando andavo a correre il mattino all’alba, e la sera quando passeggiavo in riva al laghetto. Piacevole sentire solo fruscii ovattati e timidi quando il cielo perdeva colore; movimenti improvvisi e fulminei quando qualche capriolo saettava nei prati e i camosci percorrevano le pietraie sopra il lago mentre le rocce si coloravano della luce del sole.
In quest’angolo di natura ho svolto allenamenti che mi hanno entusiasmato, e sostenuto uno stage che mi ha gratificato. Il contesto in cui ci siamo trovati ha favorito ogni aspetto dello stage, sia per la parte tecnica, sia per la logistica, ed ovviamente per la condivisione dei tempi e dei luoghi. Riportare che il gruppo era davvero simpatico potrebbe apparire un’affermazione scontata, ma mi sono trovato molto bene, oltre ogni mia aspettativa. E’ stato piacevole e stimolante trascorrere una settimana che ha avuto contorni differenti rispetto ad altri stages. C’è stato un qualche cosa che ha reso le giornate davvero speciali. Potrei sostenere che è stato perfetto, ma sarebbe un’affermazione che non lascerebbe spazio ad un qualche cosa di più.
Adesso però già rimpiango l’esperienza vissuta: i luoghi, le persone, i colori e i rumori della natura. Dentro di me vedo e sento però gli elementi di quel quadro naturale che per giorni ho osservato. Un piccolo paradiso.
Orlando
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paradiso
In un libro ho letto: basta un angolo di cielo per essere liberi!
Noi di cielo ne avevamo tanto.
Emiliano
Public12/07/2010 17:44:12
Paradiso
che invidia!!
Public13/07/2010 09:12:57
Paradiso
Mi fa specie pensare che quando parlo della mia settimana a Nembia continuo ad usare la stessa parola usata da Orlando: Paradiso. Che mi manca da morire come le montagne che hanno fatto da contorno e tutti quelli che hanno riempito le mie giornate e condiviso gli stessi momenti, visto gli stessi paesaggi, goduto degli stessi colori. Da rivivere!
Annette
Public13/07/2010 14:47:22
Holland
Ciao Annette,mi fa piacere leggere i commenti dei compagni d'avventura dello stage in Val Nembia, riporta la mente a quei momenti piacevoli passati insieme.
Pensa che ho perfino tifato Olanda.........forse era meglio di no!!
Ciao a te e a Pietro.
Emiliano
Public13/07/2010 21:59:14
Paradiso
Ciao amici,siete stati una bellissima compagnia, in quella grande tavolata, tra uno scherzo e l'altro ci siamo molto divertiti. Grazie e un arrivederci a tutti.
NB. Ci manca tanto l'acqua gelida del laghetto Nembia
Calogero e Marinella.
Public14/07/2010 10:20:48
Paradiso
Ciao sono Pier, leggere tutti questi meravigliosi commenti mi rallegra e stare con tutti voi durante qualche allenamento è stato un piacere. Orlando e Ilaria sempre molto competenti e disponibili.
pier
Public14/07/2010 16:34:41