07/07/2012
Finalmente in paradiso
E’ un modo di dire che in montagna l’aria è fine, ma dopo aver vissuto per tutta la scorsa settimana dentro una bolla satura di umidità, sento la brezza che mi rinfresca la pelle e mi viene da pensare che l’atmosfera in montagna è davvero leggera. Quassù, ad una quota prossima ai duemila metri, viene voglia di aprire i polmoni e riempirli di ossigeno.
Beh, quello che entra perché si sa che in quota la riduzione della pressione causa una minore disponibilità di ossigeno per i muscoli. Di conseguenza lo sforzo è maggiore che a casa, ma è una fatica che si affronta con un altro spirito perché almeno qui si respira. Se penso ai disagi provati nella corsa di questa mattina in pianura, mi sembra di essermi liberato di un incubo nel quale sudore, fatica e pesantezza m’imbrigliavano le gambe. Il caldo e l’afa sono elementi naturale che caratterizzano le estati, ma quando penso che questa stagione è ancora molto lunga, l’incubo di soffrire anche per percorrere un allenamento di una decina di chilometri sembra protrarsi per tanti giorni ancora.
Guardo fuori dalla stanza d’albergo e vedo la sottile striscia di asfalto, che percorrerò domani, scorrere tra i prati fioriti ed inoltrarsi tra i boschi. Avverto già che le cose saranno diverse rispetto ai giorni scorsi; torna il piacere di correre non più condizionato dalle sofferenze di un podista condannato all’inferno.
Da domani si corre in paradiso.
Orlando
Beh, quello che entra perché si sa che in quota la riduzione della pressione causa una minore disponibilità di ossigeno per i muscoli. Di conseguenza lo sforzo è maggiore che a casa, ma è una fatica che si affronta con un altro spirito perché almeno qui si respira. Se penso ai disagi provati nella corsa di questa mattina in pianura, mi sembra di essermi liberato di un incubo nel quale sudore, fatica e pesantezza m’imbrigliavano le gambe. Il caldo e l’afa sono elementi naturale che caratterizzano le estati, ma quando penso che questa stagione è ancora molto lunga, l’incubo di soffrire anche per percorrere un allenamento di una decina di chilometri sembra protrarsi per tanti giorni ancora.
Guardo fuori dalla stanza d’albergo e vedo la sottile striscia di asfalto, che percorrerò domani, scorrere tra i prati fioriti ed inoltrarsi tra i boschi. Avverto già che le cose saranno diverse rispetto ai giorni scorsi; torna il piacere di correre non più condizionato dalle sofferenze di un podista condannato all’inferno.
Da domani si corre in paradiso.
Orlando
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benarrivati...
Benarrivato.... però non esagerare, ti ricordo che al paradiso (hotel) sei solo vicino....
ci vediamo in ciclabile
Ercole
Public07/07/2012 21:13:00
Paradiso
...io invece sono appena venuto via da St Moritz...beato te. Un saluto. Fabio
Public09/07/2012 09:48:18
Paradiso
Io abito a Clusone a 648 m.s.l.m. e alla mattina anche d'estate allenarsi a 18-20 gradi è un piacere unico. Buon allenamento Orlando Leone
Public09/07/2012 17:12:14