24/07/2012
Di nuovo in quota
Di nuovo in quota per un altro lungo ciclo di stages: cinque settimane tra Livigno ed Asiago.
Godere del fresco è la prima sensazione che si avverte a pelle, ma molto suggestivo è il paesaggio. Le stradine che costeggiano i prati e i sentieri che s’inoltrano nel bosco mettono voglia di correre. Un entusiasmo che aumenta quando il silenzio regale delle montagne accoglie ogni mia falcata ed ogni respiro.
No, non sono più allenato e leggiadro come quando ero atleta. Ora mi affatico più in fretta di una volta e devo quindi procedere con un passo adeguato al mio attuale livello atletico, non più orientato alle competizioni ma allo stare bene. Correre tra i prati e nei boschi è un esercizio che esalta il piacere di tante cose, soprattutto la natura che mi circonda, il silenzio che mi avvolge, la solitudine che mi accompagna.
Qui a Livigno, più avanti ad Asiago e prima in Engadina, vivo momenti di euforia podistica elementare: percorro strade che m’invitano al piacere della corsa, anche quando devo ansimare e sbuffare per la pendenza delle salite ed il poco ossigeno che i miei muscoli hanno a disposizione nell’aria rarefatta di questi altipiani.
Ho solo nostalgia quando vedo gli africani allenarsi per le gare olimpiche che iniziano fra qualche giorno. Anch’io “allora” avevo altre ambizioni, diverse speranze e differenti motivazioni. Quei momenti sono passati ed ora il tempo ha un altro significato, anzi, non lo misuro neppure. Il mio sguardo è rivolto all’accendersi dei colori delle vette, oppure è catturato da un rumore nel fitto del bosco. A volte mi fermo per ascoltare tante cose appena percepibili. Tra queste anche il battito del mio cuore e sento anche il sangue pulsare nelle arterie.
Sarà la fatica, saranno le emozioni: mi piace stare fermo ed ascoltare. Oramai le prestazioni sportive non hanno più importanza. Corro per arrivare … in quei posti speciali dove la natura vive con il suo ritmo.
(nella foto il gruppo dello stage con Maryam Yusuf Jamal, a St.Moritz prima dell'Olimpiade di Londra)
Orlando
Godere del fresco è la prima sensazione che si avverte a pelle, ma molto suggestivo è il paesaggio. Le stradine che costeggiano i prati e i sentieri che s’inoltrano nel bosco mettono voglia di correre. Un entusiasmo che aumenta quando il silenzio regale delle montagne accoglie ogni mia falcata ed ogni respiro.
No, non sono più allenato e leggiadro come quando ero atleta. Ora mi affatico più in fretta di una volta e devo quindi procedere con un passo adeguato al mio attuale livello atletico, non più orientato alle competizioni ma allo stare bene. Correre tra i prati e nei boschi è un esercizio che esalta il piacere di tante cose, soprattutto la natura che mi circonda, il silenzio che mi avvolge, la solitudine che mi accompagna.
Qui a Livigno, più avanti ad Asiago e prima in Engadina, vivo momenti di euforia podistica elementare: percorro strade che m’invitano al piacere della corsa, anche quando devo ansimare e sbuffare per la pendenza delle salite ed il poco ossigeno che i miei muscoli hanno a disposizione nell’aria rarefatta di questi altipiani.
Ho solo nostalgia quando vedo gli africani allenarsi per le gare olimpiche che iniziano fra qualche giorno. Anch’io “allora” avevo altre ambizioni, diverse speranze e differenti motivazioni. Quei momenti sono passati ed ora il tempo ha un altro significato, anzi, non lo misuro neppure. Il mio sguardo è rivolto all’accendersi dei colori delle vette, oppure è catturato da un rumore nel fitto del bosco. A volte mi fermo per ascoltare tante cose appena percepibili. Tra queste anche il battito del mio cuore e sento anche il sangue pulsare nelle arterie.
Sarà la fatica, saranno le emozioni: mi piace stare fermo ed ascoltare. Oramai le prestazioni sportive non hanno più importanza. Corro per arrivare … in quei posti speciali dove la natura vive con il suo ritmo.
(nella foto il gruppo dello stage con Maryam Yusuf Jamal, a St.Moritz prima dell'Olimpiade di Londra)
Orlando
Allegati
Clicca qui se vuoi aggiungere un commento
Per procedere è necessaria l'autenticazione. Sei pregato di effettuare il login o di registrarti per un nuovo account.
Cooere per arrivare
... Certo leggere un gran campione come te che corre per arrivare... da alle cose la giusta dimensione.
Noi tapascioni che ci arrabbiamo se non riusciamo ad abbassare il nostro personale, sicuramente, uno stimolo per dare un senso a tanti sacrifici e a duri allenamenti, ma giustamente come rimarchi tu bisogna stare attenti a non perdere di vista la cosa principale (almeno per me) lo stare bene....
Un caro saluto Andrea Albenga(SV)
Public25/07/2012 10:16:14
mi spiace
in realtà sono contento che tu abbia trovato questo equilibro lontano dalle competizioni e dalle prestazioni cronometriche, ma egoisticamente speravo di avere un giorno l'occasione di "sfidarti", magari alla prossima maratona di Berlino alla quale sono iscritto. Mi sa che rimarrà un sogno.
Public27/08/2012 12:27:17