13/07/2012
Come in una favola
Una pennellata orizzontale di verde chiaro ed una verticale della stessa tinta, ma decisamente più scura, colorano un quadretto alpino contornato dalla vetrata della mia stanza d’albergo. A separare l’ampio prato da un vastissimo bosco, lo spumeggiare delle acque di un baldanzoso torrente alpino che si calma quando incontra la piana di Celerina, proprio sotto la mia finestra. Appena al di sopra del margine del torrente passa la ferrovia, ed ogni tanto sono distratto dal fischio del “trenino rosso”.
Già ora mi rammarico per la nostalgia che domani avrò, una volta a casa, di questo panorama contornato da alte cime macchiate di neve e sovrastato da un cielo terso.
Non è il clima fresco a farmi godere di questo bel posto, pensando che in pianura ci sarà il doppio del caldo che c’è quassù. Avrò il rimpianto di non avvertire la vita della montagna. Nelle mie mattutine uscite podistiche non avvertirò il fugace fruscio di chi ha il bosco come casa. In questa settimana ho visto tanti animali che disturbavo con il mio passo ansimante. Piccoli roditori, tanti scoiattoli scuri, parecchi cerbiatti ed anche un camoscio.
Mi mancherà anche la fitta umidità che saliva dai laghi fumanti e che come un fantasma penetrava nel bosco per ripararsi dal tepore del sole. Che suggestione immergersi in una natura già viva molto prima che il sole superasse i bordi delle montagne. La magia di essere solo a percorrere i sentieri mi ha incantato, come fossi il personaggio di una fiaba. Non mi sarei stupito d’incontrare gnomi ed elfi. Tutto il loro mondo era ben visibile al mio sguardo.
Non è stato uno sforzo scendere presto dal letto ed immergermi nei boschi gocciolanti di umidità. Non lo sarà neppure nei prossimi giorni, quando sarò a casa, ma mi dispiace non sentirmi addosso la magia di questi posti da favola.
Orlando
Già ora mi rammarico per la nostalgia che domani avrò, una volta a casa, di questo panorama contornato da alte cime macchiate di neve e sovrastato da un cielo terso.
Non è il clima fresco a farmi godere di questo bel posto, pensando che in pianura ci sarà il doppio del caldo che c’è quassù. Avrò il rimpianto di non avvertire la vita della montagna. Nelle mie mattutine uscite podistiche non avvertirò il fugace fruscio di chi ha il bosco come casa. In questa settimana ho visto tanti animali che disturbavo con il mio passo ansimante. Piccoli roditori, tanti scoiattoli scuri, parecchi cerbiatti ed anche un camoscio.
Mi mancherà anche la fitta umidità che saliva dai laghi fumanti e che come un fantasma penetrava nel bosco per ripararsi dal tepore del sole. Che suggestione immergersi in una natura già viva molto prima che il sole superasse i bordi delle montagne. La magia di essere solo a percorrere i sentieri mi ha incantato, come fossi il personaggio di una fiaba. Non mi sarei stupito d’incontrare gnomi ed elfi. Tutto il loro mondo era ben visibile al mio sguardo.
Non è stato uno sforzo scendere presto dal letto ed immergermi nei boschi gocciolanti di umidità. Non lo sarà neppure nei prossimi giorni, quando sarò a casa, ma mi dispiace non sentirmi addosso la magia di questi posti da favola.
Orlando
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w la natura
Un campione con l'animo sensibile di un fanciullo. E' questa serenita' che ti ha reso grande! Un abbraccione!!!
NN
Public18/07/2012 09:06:55