10/10/2014
A caccia di record: aspettando Chicago 2014
E' attesa un'interessante maratona domenica a Chicago, specialmente per le due sfide, sia in campo maschile, sia per la competizione femminile.
I due fortissimi pistard, Bekele (12'37” sui 5000m) e Eliud Kipchoge (12'46”) attirano l'attenzione perchè si presume che la sfida porti anche ad un ottimo riscontro cronometrico. Si attende che entrambi migliorino il proprio primato (Bekele, 2h05'04”; Kipchoge 2h04'05”), e che possano puntare al record della corsa (2h03'45” di Dennis Kimetto) conseguito lo scorso anno.
Il direttore tecnico della maratona Pinkowski, si aspetta però una vittoria in 2h04'30”. E' prevista una giornata fresca ma umida (73%), e con un po' di vento (20km/h).
Di Bekele si sa poco: si è sempre allenato ad Addis Abeba (sollevando il sospetto che preferisca allenarsi in casa perchè lì è difficile organizzare efficaci controlli antidoping!) e non ha mai gareggiato. Ha svolto un carico molto elevato, percorrendo anche due sedute molto lunghe, di 45 e 48km (quest'ultima 5 mesi fa) ed arrivando a 210km settimanali. Sembra essere più maratoneta rispetto alla sua prima esperienza, quando nei 5km finali ha perso 50” sulla tabella di marcia a causa di crampi.
Kipchoge si è allenato in Kenia, e i compagni riferisco che è molto in forma e determinato. L'unica gara che ha corso è stata in Italia, arrivando secondo a Castelbuono in 30'26” (quindo la vincevo io impiegavo 33'34”, record del percorso del 1984).
I rivali della coppia sembrano non impensiere i favoriti; il più accreditato degli ousider è l'etiope Tadese Tola (2h04'49”) mai vincitore e sempre ben piazzato nelle maratone corse.
Tra le donne la sfida è tra la doppia vincitrice di Boston (con il record del percorso 2h18'56), Rita Jeptoo, che è anche campionessa uscente proprio a Chicago, e la connazionale Florence Kiplagat (2h19'57”). Quest'ultima ha tempi migliori sulle distanze più corte, ma Jeptoo ha un'arma in più rispetto alla rivale: sa attendere il momento giusto per imprimere la sua progressione.
Le “galoppate” di Kenenisa Bekele sono state entusiasmanti quando ha conseguito i primati mondiali dei 5000 e 10.000 metri. I tempi da lui ottenuti sono ancora inavvicinabili, ad evidenziare un potenziale fisiologico di altissimo livello (e non potrebbe essere diversamente visto che da quasi un decennio è l'uomo che ha corso più velocemente di tutti).
Da qualche anno Bekele ha dovuto abbandonare le gare in pista perché i tendini non reggevano più lo sforzo delle sollecitazioni che si generano dal correre ad andature molto veloci.
Quindi, da tre anni circa si è dedicato alle corse su strada, e la scorsa primavera ha esordito in maratona. I tempi ottenuti non sono però all'altezza del suo potenziale: 1h00'09” nella mezza maratona (Great North Run 2013), e 2h05'03” a Parigi (record del percorso).
Per trasformare le fibre muscolari (abituate ad utilizzare elevate quantità di glicogeno) a correre ad andature elevate senza spendere molte energie, servono svariati mesi di “specializzazione”. L'ottimizzazione energetica consentirà all'etiope di puntare anche al primato mondiale in maratona. Non credo invece che Bekele investirà tante energie per correre la mezza maratona sotto il primato del mondo attuale: 58'23”. Per ora però dispone di un potenziale quantificabile in 2h03'13”.
Lo vedremo in gara domenica prossima sul veloce tracciato di Chicago.
leggi questo post su Facebook
Ero curioso di approntare la scheda tecnica di Eliud Kipchoge perchè lo ritengo uno dei maratoneti più promettenti. Il keniano è stato campione mondiale dei 5000 metri nel 2003 a Parigi, battendo El Guerrouj e Kenenisa Bekele, e si può quindi affermare che non gli difettava la volata. I primati su pista rilevano una cilindrata tra le più elevate: un VO2max di 84 ml/kg/min (lo stesso di Kenenisa Bekele), ma ha abbandonato le gare in pista perchè ai trials keniani non è riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi di Londra.
Nel 2013, dopo aver vinto la mezza maratona di Barcellona, ha debuttato in maratona vincendo ad Amburgo in 2h05'30”. Alla seconda maratona ha migliorato il primato correndo a Berlino (2013) in 2h04'05. Quest'anno ha vinto a Rotterdam in 2h05' netti.
Nel “mettere in fila” i dati tecnici di Kipchoge mi è risultato che il keniano può correre la maratona in 2h03'00”. Chissà se sarà così già domenica a Chicago, stimolato dalla sfida con Bekele. Sembra però che la prova sarà disturbata dal vento. Spero si tratti solo dell'aria mossa a causa della velocità dei due tra i più accreditati prossimi primatisti del mondo di maratona.
leggi questo post su Facebook
I due fortissimi pistard, Bekele (12'37” sui 5000m) e Eliud Kipchoge (12'46”) attirano l'attenzione perchè si presume che la sfida porti anche ad un ottimo riscontro cronometrico. Si attende che entrambi migliorino il proprio primato (Bekele, 2h05'04”; Kipchoge 2h04'05”), e che possano puntare al record della corsa (2h03'45” di Dennis Kimetto) conseguito lo scorso anno.
Il direttore tecnico della maratona Pinkowski, si aspetta però una vittoria in 2h04'30”. E' prevista una giornata fresca ma umida (73%), e con un po' di vento (20km/h).
Di Bekele si sa poco: si è sempre allenato ad Addis Abeba (sollevando il sospetto che preferisca allenarsi in casa perchè lì è difficile organizzare efficaci controlli antidoping!) e non ha mai gareggiato. Ha svolto un carico molto elevato, percorrendo anche due sedute molto lunghe, di 45 e 48km (quest'ultima 5 mesi fa) ed arrivando a 210km settimanali. Sembra essere più maratoneta rispetto alla sua prima esperienza, quando nei 5km finali ha perso 50” sulla tabella di marcia a causa di crampi.
Kipchoge si è allenato in Kenia, e i compagni riferisco che è molto in forma e determinato. L'unica gara che ha corso è stata in Italia, arrivando secondo a Castelbuono in 30'26” (quindo la vincevo io impiegavo 33'34”, record del percorso del 1984).
I rivali della coppia sembrano non impensiere i favoriti; il più accreditato degli ousider è l'etiope Tadese Tola (2h04'49”) mai vincitore e sempre ben piazzato nelle maratone corse.
Tra le donne la sfida è tra la doppia vincitrice di Boston (con il record del percorso 2h18'56), Rita Jeptoo, che è anche campionessa uscente proprio a Chicago, e la connazionale Florence Kiplagat (2h19'57”). Quest'ultima ha tempi migliori sulle distanze più corte, ma Jeptoo ha un'arma in più rispetto alla rivale: sa attendere il momento giusto per imprimere la sua progressione.
Le “galoppate” di Kenenisa Bekele sono state entusiasmanti quando ha conseguito i primati mondiali dei 5000 e 10.000 metri. I tempi da lui ottenuti sono ancora inavvicinabili, ad evidenziare un potenziale fisiologico di altissimo livello (e non potrebbe essere diversamente visto che da quasi un decennio è l'uomo che ha corso più velocemente di tutti).
Da qualche anno Bekele ha dovuto abbandonare le gare in pista perché i tendini non reggevano più lo sforzo delle sollecitazioni che si generano dal correre ad andature molto veloci.
Quindi, da tre anni circa si è dedicato alle corse su strada, e la scorsa primavera ha esordito in maratona. I tempi ottenuti non sono però all'altezza del suo potenziale: 1h00'09” nella mezza maratona (Great North Run 2013), e 2h05'03” a Parigi (record del percorso).
Per trasformare le fibre muscolari (abituate ad utilizzare elevate quantità di glicogeno) a correre ad andature elevate senza spendere molte energie, servono svariati mesi di “specializzazione”. L'ottimizzazione energetica consentirà all'etiope di puntare anche al primato mondiale in maratona. Non credo invece che Bekele investirà tante energie per correre la mezza maratona sotto il primato del mondo attuale: 58'23”. Per ora però dispone di un potenziale quantificabile in 2h03'13”.
Lo vedremo in gara domenica prossima sul veloce tracciato di Chicago.
leggi questo post su Facebook
Ero curioso di approntare la scheda tecnica di Eliud Kipchoge perchè lo ritengo uno dei maratoneti più promettenti. Il keniano è stato campione mondiale dei 5000 metri nel 2003 a Parigi, battendo El Guerrouj e Kenenisa Bekele, e si può quindi affermare che non gli difettava la volata. I primati su pista rilevano una cilindrata tra le più elevate: un VO2max di 84 ml/kg/min (lo stesso di Kenenisa Bekele), ma ha abbandonato le gare in pista perchè ai trials keniani non è riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi di Londra.
Nel 2013, dopo aver vinto la mezza maratona di Barcellona, ha debuttato in maratona vincendo ad Amburgo in 2h05'30”. Alla seconda maratona ha migliorato il primato correndo a Berlino (2013) in 2h04'05. Quest'anno ha vinto a Rotterdam in 2h05' netti.
Nel “mettere in fila” i dati tecnici di Kipchoge mi è risultato che il keniano può correre la maratona in 2h03'00”. Chissà se sarà così già domenica a Chicago, stimolato dalla sfida con Bekele. Sembra però che la prova sarà disturbata dal vento. Spero si tratti solo dell'aria mossa a causa della velocità dei due tra i più accreditati prossimi primatisti del mondo di maratona.
leggi questo post su Facebook
Allegati
Clicca qui se vuoi aggiungere un commento
Per procedere è necessaria l'autenticazione. Sei pregato di effettuare il login o di registrarti per un nuovo account.
Record mezza maratona
Caro Orlando, hai sbagliato a riportare il record del mondo della mezza maratona maschile. E' 58'23'' e non 58'17''...
Tommaso
Public11/10/2014 09:48:27
Record mezza maratona
Hai ragione. Grazie della segnalazione. Lo correggo subito.
Public11/10/2014 10:25:08