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Archivio 2015

26/10/2015

Corsa intermittente

Ho letto sull'articolo di "E. Arcelli" su correre di questo mese che la corsa intermittente deve essere fatta a 4-6 mesi dalle gare. Non so se sia un errore di stampa ma ho delle perplessità in quanto 4-6 mesi sono tantissimo da una gara e quindi difficilmente da proporle visto che normalmente ci si allena con delle gare così distanti nel tempo (anche per chi prepara 2 maratone annuali) in secondo luogo, e quelllo secondo me più importante, nell'intermittente i tempi mantenuti sono più vicini al "ritmo gara" (come per le variazioni di ritmo VAR), infatti nella partre veloce il ritmo è più lento rispetto alle RM ma nel recupero il ritmo è più alto.

Gianni



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Commenti

A mio modesto avviso non è così sbagliato: l'intermittente descritto dal mitico Arcelli è un lavoro svolto a velocità elevate, e sviluppa più la componente anaerobica, che in maratona non serve: in realtà questi lavori sviluppano VO2max e soglia anaerobica, che poi torneranno utili, in sede di preparazione specifica per la 42km, innalzando di conseguenza la tua soglia aerobica, ossia la velocità a cui correrai la gara regina. Nei 3 mesi che precedono la gara, occorre sviluppare più la potenza lipidica e le caratterisctiche aerobiche, effettuando al massimo qualche lavoro di richiamo a ritmi più elevati. Questo è quello che mi sembra di aver capito.... spero di essere stato chiaro, buona giornata

Roberto26/10/2015 11:37:05

A me sembra che Arcelli consigli di iniziare i lavori intermittenti anche a 5-6 mesi dalla maratona nel periodo fondamentale dove si sviluppano le doti di base incluso lo stimolo del consumo di ossigeno . Poi aggiunge che a tre mesi dalla maratona ci si può limitare ad una sola seduta alla settimana. Quindi non smettere di stimolare il Vo2max, ma cambiare l'enfasi e spostarla sui lavori specifici per la maratona.

Maurizio26/10/2015 21:56:28

Corsa intervallata non è tutta uguale

Attraverso le variazioni di ritmo possiamo allenare sia le componenti aerobiche che anearobiche: basta variare velocità, distanza, tempo e ritmo del recupero. Quindi a mio avviso: 1) non credo si possa fare un discorso generico del tipo "il mese prima della gara non le faccio più" 2) potrebbero essere usate in ogni fase del ciclo di preparazione, calibrandole in funzione delle capacità che si vogliono allenare. Ad esempio, anche per la maratona è importante fare dei lunghi specifici, mantenendo per una parte il ritmo gara (o anche più veloce).

Michele27/10/2015 14:21:59


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