26/04/2011
Maratone per i più attenti
Sono certo che ad una settimana dalle gare di Londra e Boston avete ancora vive le immagini delle prestazioni dei vincitori. Sono anche certo che non vi è sfuggita la coincidenza dei nomi dei vincitori maschili: Mutai (Emmanuel) a Londra, e Mutai (Geoffrey) a Boston.
E’ vero che tanti keniani hanno nomi simili, ma è davvero anomalo che ci siano due omonimi che vincano, anche con rilevanti prestazioni cronometriche, le due più famose maratone al mondo della primavera.
Immagino inoltre non vi sia sfuggita un’altra particolare coincidenza dei due vincitori: entrambi vestivano alla stessa maniera. Ma non si trattava dell’abbigliamento della nazionale keniana.
E se siete stati particolarmente attenti, avrete visto che anche le vincitrici delle stesse gare indossavano la medesima maglietta verde.
Davvero coincidenze? Probabilmente no. E perchè? Adidas, l’azienda tedesca che sponsorizza tanti keniani, è in una fase di ottimi riscontri economici e finanziari.
Nel settimanale “Borsa e Finanza” del 9 aprile, un articolo di Carla Lorenzini titolava “Adidas vola e Nike resta indietro”. La giornalista, otto giorni prima delle due maratone, indicava come i guadagni di Adidas (567 milioni di ¤) fossero nettamente maggiori rispetto alla grande rivale americana Nike, bocciata dagli analisti finanziari per un utile molto inferiore alle attese (523 milioni, ma di dollari!). I bilanci delle aziende incidono ovviamente sugli investimenti in pubblicità, e quindi in sponsorizzazioni. Dunque, significa che per un po’ di anni vedremo atleti Adidas tagliare per primi il traguardo di tante maratone? Probabilmente sì, perché Adidas ha l’obiettivo di superare Nike in fatturato entro il 2015.
Ma non è solo Adidas ad ambire a questo sorpasso, anche Puma ha nel mirino fatturati superiori a Nike.
Orlando
E’ vero che tanti keniani hanno nomi simili, ma è davvero anomalo che ci siano due omonimi che vincano, anche con rilevanti prestazioni cronometriche, le due più famose maratone al mondo della primavera.
Immagino inoltre non vi sia sfuggita un’altra particolare coincidenza dei due vincitori: entrambi vestivano alla stessa maniera. Ma non si trattava dell’abbigliamento della nazionale keniana.
E se siete stati particolarmente attenti, avrete visto che anche le vincitrici delle stesse gare indossavano la medesima maglietta verde.
Davvero coincidenze? Probabilmente no. E perchè? Adidas, l’azienda tedesca che sponsorizza tanti keniani, è in una fase di ottimi riscontri economici e finanziari.
Nel settimanale “Borsa e Finanza” del 9 aprile, un articolo di Carla Lorenzini titolava “Adidas vola e Nike resta indietro”. La giornalista, otto giorni prima delle due maratone, indicava come i guadagni di Adidas (567 milioni di ¤) fossero nettamente maggiori rispetto alla grande rivale americana Nike, bocciata dagli analisti finanziari per un utile molto inferiore alle attese (523 milioni, ma di dollari!). I bilanci delle aziende incidono ovviamente sugli investimenti in pubblicità, e quindi in sponsorizzazioni. Dunque, significa che per un po’ di anni vedremo atleti Adidas tagliare per primi il traguardo di tante maratone? Probabilmente sì, perché Adidas ha l’obiettivo di superare Nike in fatturato entro il 2015.
Ma non è solo Adidas ad ambire a questo sorpasso, anche Puma ha nel mirino fatturati superiori a Nike.
Orlando
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Sponsor
Adidas si fa notare non solo per il colore verde brillante di scarpe ed abbigliamento ma anche per la massiccia presenza come sponsor delle più importanti gare.
5 Major Marathons:
Adidas Berlin, London e Boston
Asics New York
Nike Boston
Come numero di partecipanti elevato ci sono anche Paris Asics e Tokyo Asics
In Italia Asics ha quasi il monopolio con: Roma, Firenze, Venezia, Verona, Treviso.
Padova ha Nike mentre Milano Mizuno
Discorso diverso per le vendite e qui potrei parlare a titolo personale o del mio gruppo, non mi azzardo ad entrare nel livello locale figuriamoci globale.
Matteo Vivian
Public28/04/2011 19:12:00