11/10/2018
Ci alleniamo come Mo?
In questi giorni, successivamente alla vittoria di Farah alla maratona di Chicago, in rete è stato pubblicato un documento nel quale si riporta la (presunta) fase di allenamento finale per questo successo.
Non so se possa essere la vera pianificazione che Farah ha svolto. Del suo allenatore, Gary Lough (marito e tecnico di Paula Radcliffe), non ci sono informazioni circa le linee guida del suo metodo di allenamento, e non si trova neppure una “tabella” che la primatista mondiale abbia seguito durante la sua carriera. In qualche intervista si possono trovare linee guida che lei afferma di aver seguito, ma nessuna pianificazione.
Il marito, Gary Lough, è una persona molto riservata, ed è quindi poco probabile che si possa trovare una programmazione tecnica pubblica e certa del suo allievo.
Quanto riportato nella tabella non è una preparazione specifica per un atleta di alto livello perché manca un elemento essenziale: il ritmo gara.
Inoltre, non sono neppure programmate sedute di potenza aerobica estensiva, vale a dire ripetute lunghe.
La programmazione riportata in tabella potrebbe essere relativa al periodo precedente la fase specifica di allenamento per la maratona.
Quando ero a St. Moritz ad agosto, ho visto in prima persona due sedute di Farah.
La prima, svolta di domenica (quando in tabella si riporta che quel giorno lui riposa) ha corso per 2h40'. Quando è passato per la pista (stava correndo in compagnia del tedesco Gabius), dopo aver fatto 5km sul giro del lago ha incrociato un suo amico (Marc Scott) che stava correndo invece con mia figlia. Mo gli ha chiesto di andare con lui e fargli compagnia. Per circa 1km anche Chiara lo ha seguito e mi ha riferito che stava correndo appena poco più svelto di 4/km.
Due giorni dopo Farah si è presentato in pista ed ha corso 6 serie di 1600/800/400m (rispettivamente a 2'50, a 2'40” e i 400m in 62/63”). Tra ogni prova recuperava 2' ad un ritmo da amatore (a 5'/5'10”). Alla fine era davvero molto stanco.
Il giorno successivo è volato a Flagstaff, ad una quota inferiore a quella St. Moritz, per continuare con la preparazione specifica. In questo periodo si è allenato praticamente da solo. Può darsi che abbia continuato ad allenarsi come aveva fatto in precedenza a St. Moritz, ma penso invece che abbia cambiato programmazione.
Se però avesse corso come indicato da tabella, si può pensare che
1) non sia necessario fare tanti chilometri durante la settimana
2) sia corretto non fare spesso delle doppie sedute
3) sia corretto fare un giorno di riposo la settimana
4) sia corretto mantenere sempre allenate anche le fibre veloci
5) sia corretto inglobare il ritmo gara solo in occasione delle sedute di "lunghissimo", ovviamente nel finale quando si è a corto di glicogeno e maggiore è l'effetto allenante
Le mie sono solo ipotesi ovviamente, e se avrò altri dettagli cercherò di arricchire le informazioni tecniche riguardo l'allenamento di Farah per Chicago.
orlando
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Allenamento di Farah per la maratona di Chicago
lunedì
m: 20km mod - 78min
p: 15 km easy - 64min
martedì
m: Track 15km: 2km warm-up+cool-down at 5:00/km + 6x1km in 2'26,2:27,2:28,2:28,2:31,2:41, 5' easy jogging between reps
p: 10km easy - 43min
mercoledì
m: 20km easy - 86min
p: 15km easy - 64min
giovedì
m: Track 25km - 2km warm-up+cool-down at 5:00/km + 15x1km in 2:45/km, 2' easy jogging between reps
venerdì
m: 20km easy - 86min
p: 15km easy - 64min
sabato
m: 40km long progression run at 3:26/km (first 10k at 3:40/km,10-20k 3:29/km,20-30k 3:21/km,30-40k 3:14/km)
domenica
riposo
Totale: 192km (120 miglia)
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Chicago: una maratona con sfide interessanti
Chicago: Mo su tutti
Non so se possa essere la vera pianificazione che Farah ha svolto. Del suo allenatore, Gary Lough (marito e tecnico di Paula Radcliffe), non ci sono informazioni circa le linee guida del suo metodo di allenamento, e non si trova neppure una “tabella” che la primatista mondiale abbia seguito durante la sua carriera. In qualche intervista si possono trovare linee guida che lei afferma di aver seguito, ma nessuna pianificazione.
Il marito, Gary Lough, è una persona molto riservata, ed è quindi poco probabile che si possa trovare una programmazione tecnica pubblica e certa del suo allievo.
Quanto riportato nella tabella non è una preparazione specifica per un atleta di alto livello perché manca un elemento essenziale: il ritmo gara.
Inoltre, non sono neppure programmate sedute di potenza aerobica estensiva, vale a dire ripetute lunghe.
La programmazione riportata in tabella potrebbe essere relativa al periodo precedente la fase specifica di allenamento per la maratona.
Quando ero a St. Moritz ad agosto, ho visto in prima persona due sedute di Farah.
La prima, svolta di domenica (quando in tabella si riporta che quel giorno lui riposa) ha corso per 2h40'. Quando è passato per la pista (stava correndo in compagnia del tedesco Gabius), dopo aver fatto 5km sul giro del lago ha incrociato un suo amico (Marc Scott) che stava correndo invece con mia figlia. Mo gli ha chiesto di andare con lui e fargli compagnia. Per circa 1km anche Chiara lo ha seguito e mi ha riferito che stava correndo appena poco più svelto di 4/km.
Due giorni dopo Farah si è presentato in pista ed ha corso 6 serie di 1600/800/400m (rispettivamente a 2'50, a 2'40” e i 400m in 62/63”). Tra ogni prova recuperava 2' ad un ritmo da amatore (a 5'/5'10”). Alla fine era davvero molto stanco.
Il giorno successivo è volato a Flagstaff, ad una quota inferiore a quella St. Moritz, per continuare con la preparazione specifica. In questo periodo si è allenato praticamente da solo. Può darsi che abbia continuato ad allenarsi come aveva fatto in precedenza a St. Moritz, ma penso invece che abbia cambiato programmazione.
Se però avesse corso come indicato da tabella, si può pensare che
1) non sia necessario fare tanti chilometri durante la settimana
2) sia corretto non fare spesso delle doppie sedute
3) sia corretto fare un giorno di riposo la settimana
4) sia corretto mantenere sempre allenate anche le fibre veloci
5) sia corretto inglobare il ritmo gara solo in occasione delle sedute di "lunghissimo", ovviamente nel finale quando si è a corto di glicogeno e maggiore è l'effetto allenante
Le mie sono solo ipotesi ovviamente, e se avrò altri dettagli cercherò di arricchire le informazioni tecniche riguardo l'allenamento di Farah per Chicago.
orlando
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Allenamento di Farah per la maratona di Chicago
lunedì
m: 20km mod - 78min
p: 15 km easy - 64min
martedì
m: Track 15km: 2km warm-up+cool-down at 5:00/km + 6x1km in 2'26,2:27,2:28,2:28,2:31,2:41, 5' easy jogging between reps
p: 10km easy - 43min
mercoledì
m: 20km easy - 86min
p: 15km easy - 64min
giovedì
m: Track 25km - 2km warm-up+cool-down at 5:00/km + 15x1km in 2:45/km, 2' easy jogging between reps
venerdì
m: 20km easy - 86min
p: 15km easy - 64min
sabato
m: 40km long progression run at 3:26/km (first 10k at 3:40/km,10-20k 3:29/km,20-30k 3:21/km,30-40k 3:14/km)
domenica
riposo
Totale: 192km (120 miglia)
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Chicago: una maratona con sfide interessanti
Chicago: Mo su tutti
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