Non solo atleti, anche allenatori

Come ho scritto un paio di giorni fa, assistere agli allenamenti dei top runners è sempre un'esperienza interessante e avvincente. Stare con il cronometro in mano e controllare i passaggi è tuttavia un atteggiamento riduttivo, e anche per questo non ha tanto senso riportare i tempi di Ingebrigtsen, Fisher, Ahmed, McGorty, Crippa, Barontini, Giles, Cranny, Coburn, Vissa, Monson, Reekie, ecc. C'è solo da aspettarsi tempi del loro livello.
Ci sono però le interessanti situazioni "dietro le quinte", come l'osservazione degli allenatori al lavoro sul campo. E quale migliore occasione per confrontarsi con loro? Io, ovviamente, ne ho approfittato.
Ho parlato con Pegoretti; ho ascoltato le osservazioni di Ritzenhein (estremamente gentile) e ho "interrogato" a lungo Schumacher. Con Jerry sono state numerose le volte che mi sono intrattenuto, dapprima quando sono stato un paio di volte a Beaverton negli anni scorsi, e questa volta a Chiavenna si è ricreata una situazione molto collaborativa.
Jerry è molto disponibile, anche se molto riservato, ma gli scambi tecnici sono stati molto interessanti - supportati dalle annotazioni dei suoi atleti. Sono certo che un po' tutti gli atleti sono disponibili a qualche battuta riguardante i loro allenamenti e l'approccio alla preparazione, ma per i ragazzi del BTC la disponibilità è davvero grande.
In queste due settimane di allenamenti tra St. Moritz e Chiavenna ho avuto modo di ampliare la mia esperienza, oltre che trovare conferme delle mie idee tecniche, specialmente in questo periodo nel quale - per particolari esperienze con atleti che alleno - alcuni punti di vista si sono orientati in maniera inattesa e inaspettata.
Ogni occasione è quindi un'opportunità per imparare.

orlando