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28/12/2025

Auguri 2026 - "Pole" position: è avanti chi sta dietro

Sono tornato a trascorrere il Natale all'estero come non accadeva da tempo, e qui inizierò il nuovo anno. Prima dell'epidemia covid io, Ilaria e le figlie approfittavamo delle vacanze natalizie per uscire dall'Italia e trascorrere le festività all'estero. Poi ci siamo fermati, non solo per il covid ma anche per altre vicissitudini che ci hanno tenuto a casa.

Quest'anno siamo in Kenya, a Iten – “The Home of Champions”.

Vi ricordate Timon e Pumbaa del Re Leone e la loro canzoncina che auspicava una vita senza preoccupazioni? Ecco, qui in Kenya l'imperativo è “ Hakuna Matata” (senza pensieri, niente problemi). Spesso corriamo per scappare dai problemi, ma a noi corridori la corsa insegna a vivere il presente con lo spirito dell' “Hakuna Matata”. Non significa ignorare le sfide, ma affrontarle con la consapevolezza che, finché mettiamo un piede davanti all'altro, siamo liberi.
Per il nuovo anno, il mio augurio per voi è di lasciare le preoccupazioni sulla linea di partenza. Che ogni chilometro del nuovo anno sia un promemoria di quanto sia leggero il cuore quando decide di non farsi appesantire dal superfluo.

In Kenya si dice anche: “Pole pole” (con calma, piano piano) e “Mvumilivu hula mbivu” (solo chi ha la pazienza di aspettare, alla fine, può gustare il frutto più dolce e maturo).
Quest'anno trascorso è stato il nostro terreno di coltura. Abbiamo seminato fatica sotto la pioggia, costanza nelle mattine gelide e resilienza nelle giornate afose dell'estate, quando le gambe volevano fermarsi. La corsa ci insegna che nulla di prezioso arriva subito: la forma fisica, il personal best e la pace interiore sono frutti che maturano lentamente.
Per queste feste, vi auguro di celebrare la vostra pazienza. Che il nuovo anno vi porti la gioia di raccogliere ciò che avete seminato con impegno e determinazione. Non abbiate fretta, gustate anche il riposo “pole pole”, ma continuate a correre, un passo dopo l'altro, perché il vostro momento di massima soddisfazione vi aspetta all'orizzonte.

Io qui, a 2.500 metri, passo le festività con un gruppo di atleti che trascorreranno le prossime settimane ad allenarsi in altura.
Il contesto mi fa riflettere molto, perché completamente diverso da quello di casa: non solo il paesaggio, la vegetazione, il clima, ma soprattutto le persone.
Fuori dal camp incontro ogni giorno quella che noi occidentali chiamiamo “povertà”, “sporcizia”, “miseria”, ma che ogni Kenyano vive con il sorriso, l'allegria (direi quasi la felicità), e soprattutto sempre con dignità. Loro riescono davvero a vivere senza “matata”, pur avendone tanti secondo il nostro punto di vista. Il loro cuore è già leggero, non appesantito dal superfluo. Loro sanno pure aspettare con pazienza, perché rincorrere e affannarsi porta solo a pensieri, mentre il frutto dolce e maturo arriverà quando sarà il momento.
E se poi non arrivasse? Poco importa, hanno vissuto bene senza volere anticipare i tempi. L'attesa per il momento migliore a volte è migliore del momento stesso.

Vi lascio quindi con il mio augurio, che il vostro 2026 sia una lunga strada dritta e senza “matata”, dove l'unica cosa che conta è il battito del vostro cuore che accelera per la gioia.
Vi auguro un felice cammino verso il vostro prossimo traguardo, che sia agonistico o semplicemente quotidiano. Come spesso si dice: è il viaggio, non la meta, ciò che conta.

Buon 2026!

orlando

P.S. Sto seriamente pensando di organizzare uno stage qui :-) Se sei anche tu seriamente interessato, manda una mail a stage@orlandopizzolato.com



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