23/09/2010
Si parte
Avrò ancora l’occasione per una seduta di corsa, la cosiddetta “sgambatina” da sostenere sabato mattina, probabilmente al Tiergarten con il gruppo Terramia. Lo scorso anno, in occasione dei campionati mondiali di atletica, vi avevo sostenuto un paio di ottime sedute, con le gambe che giravano davvero facili facili.
Domani invece non correrò: la mattina sarò in viaggio. Il pomeriggio invece sbrigherò l’impegno del ritiro del pettorale ed in serata mi limiterò a degli esercizi di allungamento, soprattutto dei muscoli della schiena perché avverto uno speciale beneficio.
Posso quindi affermare che ormai è tutto fatto. Manca la parte alimentare. Non mi preoccupo oltremodo di questo aspetto, almeno non com’era una volta che m’impegnavo a mangiare pasta in considerevoli porzioni già da oggi. Sicuramente delle portate di spaghetti (ma li faranno bene in Germania?) tra domani e sabato. Non so come fare con la colazione, non essendo abituato a mangiare prima di correre. Penso che mi comporterò come prima di Firenze, lo scorso anno: alcune fette biscottate con il miele.
Una sola volta ho gareggiato completamente a digiuno, ad Auckland, in Nuova Zelanda. Lo scombussolamento del fuso orario mi aveva tolto l’appetito. In quell’occasione ritoccai il mio primato di quasi un minuto, ma soffrendo nel finale; ero un crisi per l’umidità. Per domenica è prevista una leggera pioggia e la temperatura in corsa non dovrebbe superare i 18°. Tanta umidità di certo, ma spero che la pioggia agisca sulla pelle da raffreddante naturale. Forse non saranno condizioni particolarmente favorevoli ma le preferisco al caldo; e poi, io che in corsa mi limito solo a bere dell’acqua, probabilmente riesco a ridurne l’assunzione ed avere quindi meno disagi di assorbimento.
Per sintonizzarmi sull’impegno di domenica mi sto attivando mentalmente. Alla vigilia delle gare avevo sempre la necessità di rilassarmi, di contenere l’adrenalina. Quando pensavo alla gara avvertivo già la scarica ormonale che mi avrebbe consentito di partire da lì a qualche istante. Ora il propellente motivazionale è ancora basso, anzi, non si attiva. Non mi sono mai trovato appunto nella circostanza di far salire l’adrenalina. Potrei provare con la musica, ma l’accostamento delle note con la concentrazione non l’ho mai gradito. Userò tecniche di visualizzazione, che in qualche modo mi fanno “vedere e sentire” la corsa in anticipo.
Non mi resta davvero che attendere domenica, facendo trascorrere il tempo con un po’ di lettura, di scrittura e qualche passeggiata. Accetto dei suggerimenti e proposte per visitare qualche cosa di non impegnativo (= affaticante)? Tre anni fa ero andato ad una mostra di Goya: oltre due ore di fila, in piedi. Ne è valsa la pena, ma questa volta non è sicuramente appropriato. E‘ anche vero che ci sarà tempo per domenica (pomeriggio) e lunedì… gambe permettendo, ovviamente!
Orlando
Domani invece non correrò: la mattina sarò in viaggio. Il pomeriggio invece sbrigherò l’impegno del ritiro del pettorale ed in serata mi limiterò a degli esercizi di allungamento, soprattutto dei muscoli della schiena perché avverto uno speciale beneficio.
Posso quindi affermare che ormai è tutto fatto. Manca la parte alimentare. Non mi preoccupo oltremodo di questo aspetto, almeno non com’era una volta che m’impegnavo a mangiare pasta in considerevoli porzioni già da oggi. Sicuramente delle portate di spaghetti (ma li faranno bene in Germania?) tra domani e sabato. Non so come fare con la colazione, non essendo abituato a mangiare prima di correre. Penso che mi comporterò come prima di Firenze, lo scorso anno: alcune fette biscottate con il miele.
Una sola volta ho gareggiato completamente a digiuno, ad Auckland, in Nuova Zelanda. Lo scombussolamento del fuso orario mi aveva tolto l’appetito. In quell’occasione ritoccai il mio primato di quasi un minuto, ma soffrendo nel finale; ero un crisi per l’umidità. Per domenica è prevista una leggera pioggia e la temperatura in corsa non dovrebbe superare i 18°. Tanta umidità di certo, ma spero che la pioggia agisca sulla pelle da raffreddante naturale. Forse non saranno condizioni particolarmente favorevoli ma le preferisco al caldo; e poi, io che in corsa mi limito solo a bere dell’acqua, probabilmente riesco a ridurne l’assunzione ed avere quindi meno disagi di assorbimento.
Per sintonizzarmi sull’impegno di domenica mi sto attivando mentalmente. Alla vigilia delle gare avevo sempre la necessità di rilassarmi, di contenere l’adrenalina. Quando pensavo alla gara avvertivo già la scarica ormonale che mi avrebbe consentito di partire da lì a qualche istante. Ora il propellente motivazionale è ancora basso, anzi, non si attiva. Non mi sono mai trovato appunto nella circostanza di far salire l’adrenalina. Potrei provare con la musica, ma l’accostamento delle note con la concentrazione non l’ho mai gradito. Userò tecniche di visualizzazione, che in qualche modo mi fanno “vedere e sentire” la corsa in anticipo.
Non mi resta davvero che attendere domenica, facendo trascorrere il tempo con un po’ di lettura, di scrittura e qualche passeggiata. Accetto dei suggerimenti e proposte per visitare qualche cosa di non impegnativo (= affaticante)? Tre anni fa ero andato ad una mostra di Goya: oltre due ore di fila, in piedi. Ne è valsa la pena, ma questa volta non è sicuramente appropriato. E‘ anche vero che ci sarà tempo per domenica (pomeriggio) e lunedì… gambe permettendo, ovviamente!
Orlando
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Potsdam
Non è l'ideale pre maratona ma per domenica pomeriggio una passeggiata pin piano chissà oppure lunedì (non so a che ora avrai l'aereo), Potsdam merita sempre una visita, la preferisco addirittura a Versailles perchè più "varia", ci arrivi con la S-Bahn.
Ciao
Andrea
Public23/09/2010 15:17:27
Hackesche Höfe
ciao Orlando, sono Stefano, progetto di corsa attorno al mondo e... oltre, ancora in attesa di sviluppi, anche se con alternative percorribili per una pubblicazione in tempi brevi.
Splendida Berlino, dicono anche una delle maratone più veloci del panorama internazionale?
probabilmente nelle varie visite alla città avrai visto le cose più famose, quindi il mio imput è un itinerario insolito.
nel mio ultimo viaggio a Berlino ho scoperto Hackesche Höfe, un quartiere dello shopping. Non è che mi interessi particolarmente lo shopping, o girare per vetrine, ma la particolarità del luogo dove tante attività sono state ricavate da vecchi condomini, nei cortili interni, rimessi a nuovo tra fontane statue e aiuole mi ha dato motivi di riflessione su quante cose si potrebbero fare anche in italia
cmq piacevole passeggiatasenza impegno fisico o mentale
forza Orlando per la gara
ciao alla prox
Public23/09/2010 17:31:57
Unter den Linden!
Anche se non è la stagione migliore e oltre al sovraffollamento da podisti in visita, la passeggiata di Berlino Est è sempre fantastica.
Bode e Pergamon meuseum, sempre da rivedere!
E se si trovasse qualche buco alla Philarmonie... beh i Berliner non hanno bisogno di presentazioni.
Se sei con la famiglia in Friedrichstrasse (o Franzosischestrasse?), se non ricordo male, Galerie Lafayette di Jean Nouvel.
O KaDeWe, e non ti sbagli!!!
In bocca al lupo!!!
Giacomo
Public24/09/2010 14:55:37