27/11/2020
Avevo vinto NY da un mese, ma ero una “pippa”
Di questi tempi, addietro nel 1984, era il momento di riprendere seriamente gli allenamenti. Dopo un mese di tanti impegni extra sportivi, che mi avevano portato a frequentare gli studi di tanti programmi televisivi (ero passato un po' da tutti: Costanzo, Baudo, Mike Bongiorno, Carrà, Bonaccorti e altri), dovevo riprendere ad allenarmi. Avevo passato più giorni in giro che a casa, e dormito più in albergo che nel mio letto. Questi impegni erano state esperienze interessanti, ma dovevo tornare a fare davvero l'atleta in vista della stagione 1985, con la Coppa del mondo di Maratona in programma ad aprile in Giappone. E poi dovevo anche tornare a studiare con più regolarità.
Il ritorno alla normalità voleva dire sveglia alle 5.40 per essere a correre sulle Mura (di Ferrara) con Magnani e Marani per una quindicina di chilometri. Quindi a scuola (fisioterapia della riabilitazione) dalle 8 alle 17, e poi di nuovo sulle Mura – questa volta da solo per altri 15km. Tre volte la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì andavo nella palestra del CUS per il potenziamento.
Alla mia prima seduta chiesi a Lenzi, impegnato a seguire anche altri atleti, qual era il programma. “Inizia con quell'esercizio” mi disse, indicandomi Patrizia Vitiello – buona ottocentista del CUS. Stava facendo degli affondi su una gamba. “Fanne dieci per gamba” disse Lenzi. Ma dopo che ne feci quattro, non ero più in grado di risalire e, al manifestare le mie difficoltà, Lenzi mi disse: “sei proprio una pippa”. “Sarò una pippa” risposi “ma intanto ho vinto NY”.
Il rimprovero del mio allenatore ebbe effetto sul mio orgoglio, ovviamente, e nel giro di qualche seduta anch'io fui in grado di fare bene dieci affondi per gamba.
Orlando
(nella foto, io al Maurizio Costanzo Show - grazie a Fabiola Martini per la foto)
Il ritorno alla normalità voleva dire sveglia alle 5.40 per essere a correre sulle Mura (di Ferrara) con Magnani e Marani per una quindicina di chilometri. Quindi a scuola (fisioterapia della riabilitazione) dalle 8 alle 17, e poi di nuovo sulle Mura – questa volta da solo per altri 15km. Tre volte la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì andavo nella palestra del CUS per il potenziamento.
Alla mia prima seduta chiesi a Lenzi, impegnato a seguire anche altri atleti, qual era il programma. “Inizia con quell'esercizio” mi disse, indicandomi Patrizia Vitiello – buona ottocentista del CUS. Stava facendo degli affondi su una gamba. “Fanne dieci per gamba” disse Lenzi. Ma dopo che ne feci quattro, non ero più in grado di risalire e, al manifestare le mie difficoltà, Lenzi mi disse: “sei proprio una pippa”. “Sarò una pippa” risposi “ma intanto ho vinto NY”.
Il rimprovero del mio allenatore ebbe effetto sul mio orgoglio, ovviamente, e nel giro di qualche seduta anch'io fui in grado di fare bene dieci affondi per gamba.
Orlando
(nella foto, io al Maurizio Costanzo Show - grazie a Fabiola Martini per la foto)
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