20/09/2010
Non la sento
E’ l’ultima settimana di allenamento. Non vedo l’ora che passi.
Quante volte mi sono trovato a vivere con emozione l’avvicinarsi del giorno della corsa. Spesso erano sensazioni di entusiasmo perché attendevo da tanto tempo quel giorno, e quando pensavo alla competizione il cuore iniziava a battere più forte per l’emozione, per la voglia di correre. Altre volte, nei giorni precedenti la gara, avvertivo invece tensione. La preoccupazione di non essere al massimo del potenziale, il timore di affrontare uno sforzo molto elevato, la necessità di trovare la concentrazione ottimale.
E poi arrivava il conto alla rovescia delle ore, dei minuti, dei momenti prima del via, ed era un crescendo di emozioni, che inevitabilmente arrivavano alla tensione, con tutti i segnali tipici di questa circostanza: mani fredde, muscoli tesi, tensione nervosa elevata. Il colpo di pistola era un momento liberatorio perché tutte le energie bloccate s’incanalavano per far muovere i muscoli.
Adesso è difficile per me avvertire sensazioni speciali, particolari. Non avverto nessuna emozione particolare dell’imminente maratona, mi sento come se non avessi alcun obiettivo. Credo che ciò dipenda dalla bassa motivazione al risultato. E’ una situazione strana, diversa rispetto a qualche settimana fa, quando ad ogni allenamento che sostenevo avevo l’obiettivo d’impegnarmi per fare qualche passo avanti nella condizione di forma. Ora, andare a correre, è praticamente monotonia. Non sento lo stimolo della competizione.
Senza dubbio gli impegni lavorativi della settimana - ed altri interessi - assorbono le mie energie. D’altra parte, sono un podista atipico perché non gareggio mai. Escludendo l’impegno della Marcialonga Running, la maratona di Berlino sarà l’unica corsa dell’anno. Senza partecipare a manifestazioni podistiche non respiro l’atmosfera della competizione e stranamente non ne avverto la necessità. Mi capita però che quando sono in compagnia di podisti e si parla di corsa, un po’ di stimoli li ritorno a vivere e sentire.
Quando nel prossimo fine settimana sarò a Berlino spero di essere contagiato dall’energia agonistica dei tanti partecipanti e mi auguro di trovare nei pensieri un po’ di attenzione per la competizione e sentire qualche scossa emotiva, come qualche tempo fa…
Orlando
Quante volte mi sono trovato a vivere con emozione l’avvicinarsi del giorno della corsa. Spesso erano sensazioni di entusiasmo perché attendevo da tanto tempo quel giorno, e quando pensavo alla competizione il cuore iniziava a battere più forte per l’emozione, per la voglia di correre. Altre volte, nei giorni precedenti la gara, avvertivo invece tensione. La preoccupazione di non essere al massimo del potenziale, il timore di affrontare uno sforzo molto elevato, la necessità di trovare la concentrazione ottimale.
E poi arrivava il conto alla rovescia delle ore, dei minuti, dei momenti prima del via, ed era un crescendo di emozioni, che inevitabilmente arrivavano alla tensione, con tutti i segnali tipici di questa circostanza: mani fredde, muscoli tesi, tensione nervosa elevata. Il colpo di pistola era un momento liberatorio perché tutte le energie bloccate s’incanalavano per far muovere i muscoli.
Adesso è difficile per me avvertire sensazioni speciali, particolari. Non avverto nessuna emozione particolare dell’imminente maratona, mi sento come se non avessi alcun obiettivo. Credo che ciò dipenda dalla bassa motivazione al risultato. E’ una situazione strana, diversa rispetto a qualche settimana fa, quando ad ogni allenamento che sostenevo avevo l’obiettivo d’impegnarmi per fare qualche passo avanti nella condizione di forma. Ora, andare a correre, è praticamente monotonia. Non sento lo stimolo della competizione.
Senza dubbio gli impegni lavorativi della settimana - ed altri interessi - assorbono le mie energie. D’altra parte, sono un podista atipico perché non gareggio mai. Escludendo l’impegno della Marcialonga Running, la maratona di Berlino sarà l’unica corsa dell’anno. Senza partecipare a manifestazioni podistiche non respiro l’atmosfera della competizione e stranamente non ne avverto la necessità. Mi capita però che quando sono in compagnia di podisti e si parla di corsa, un po’ di stimoli li ritorno a vivere e sentire.
Quando nel prossimo fine settimana sarò a Berlino spero di essere contagiato dall’energia agonistica dei tanti partecipanti e mi auguro di trovare nei pensieri un po’ di attenzione per la competizione e sentire qualche scossa emotiva, come qualche tempo fa…
Orlando
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Maratona di Berlino
Scusami..ma amo troppo la mia Prima Maratona e ad un anno..ti riporto quello che ho scritto appena sono riuscita a metabolizzare le tante emozioni provate.Credo che la Maratona rispetto a tutte le altre gare sia da rispettare e soprattuto da amare. Buona Berlino, vedrai che l'atmosfera sarà fantastica^_^
Il cielo di Berlino
mi è sfuggito dagli occhi
un attimo prima dello sparo.
La Porta di Brandeburgo
mi ha frustato la schiena
ma
non mi sono voltata!
Voglio vederti
all'arrivo
voglio guardare i tuoi fieri cavalli
diritti negli occhi
sentirne il nitrito
Non merito code stamane
non merito
di aver paura del passato
scalcio per seppellire
di polvere il dietro
scalcio anche se è lunga!
Scalcio di voglia
e timore.
Una Dea Alata mi ha sollevato la testa
stretto l'addome e ampliato le spalle.
Le speranze di migliaia
di persone
creano quasi una fievole
nebbia
una danza di emozioni
nell'aria.
E' fresco tra i tronchi
del parco e tutti siamo alla ricerca
di una strada
verso la gabbia giusta.
Per poi correre per ore ed ore
solo per liberarsene!
Vai via
amica mia!
una lacrima,
un abbraccio
lo so ci sarai, arriverai
e aspetterò l'altra lacrima di gioia
e coraggio sulla mia spalla.
Andiamo ragazzi...lanciamoci,
saltiamo
felici tra corpi e sorrisi
tra spose e soldati
tra lingue straniere
tra sguardi comuni
Il cielo di Berlino
si è riempito di
palloncini gialli
un attimo dopo lo sparo.
Ondeggiavano come storni e
ho avuto timore
che scrivessero qualcosa
di inquietante nell'azzurro
cappello della giovane Berlino.
Un altro abbraccio e
vai via anche tu
ma sorridi
...lo so ci sarai all'arrivo
a donarmi
ancora un po'
di quello che sai e
di quello che senti.
Un viaggio nel viaggio
di mille paesi
note d'amore
di forza
dolcezza..
bandiere e nomi
più strani che mai...
vi voglio bene anche io
grazie per esserci
grazie per vivere
questo viaggio con me
grazie Berlino
non posso fermarmi!
Non ricordo molto
oltre il fiume di gente
le gambe sicure
l'aria...l'aria che entra dentro
e scioglie
ogni nodo
ogni dubbio.
Passo dopo passo
accelero un po'
non per arrivare prima
ma per stare in equilibrio
non per superare voi
solo per scavalcare me
e prendermi in giro ancora!
solo per sentirmi
un po' più libera
solo per correre e
nulla d'altro.
Public20/09/2010 11:55:18
prossimi impegni
Accidenti! e io che speravo di averti con me alla maratona di Firenze! non ci sono proprio speranze?
Public20/09/2010 15:47:36
Berlino
E invece sarai avvolto da un' elettrizzante euforia..
nel mare dei volti, nella babele delle lingue, negli sguardi intensi..il punto d'arrivo di mesi di duri sacrifici..e poi..quando passerai sotto la Porta di Brandeburgo tra due ali di folla festante capirai che hai fatto una grande impresa..al di là del tempo impiegato
Quaranta Franco20/09/2010 17:42:48
Maratona di Berlino
@ale.bio@libero.it + francoquaranta@libero.it
Senza dubbio l'atmosfera della manifestazione sarà elettrizzante e spero che dia la scossa anche a me. Credo sia la prima volta che partecipo ad una maratona senza avvertire la scintilla che innesca le energie necessarie per sostenere lo sforzo. Ad ogni maratona, per qualche motivo, c'era sempre energia che mi fluiva dentro. E' probabile che questa si attivi quando lascerò casa mia ed inizierò a pensare cosa mi aspetta domenica. In questi giorni precedenti la maratona, vivendo alla giornata con altre cose in testa, ancora non sento l'atmosfera della manifestazione.
Pizzolato Orlando21/09/2010 08:37:18
prossimi impegni
Dopo Berlino staccherò di certo con gli impegni podistici, riducendo probabilmente del 50% il carico di allenamento. Gareggiando una volta all'anno, penso che il mio prossimo impegno sarà rimandato nel 2011. Forse.
Pizzolato Orlando21/09/2010 08:38:50
Incredibile
Sembri come un gatto che non sa più come girare il suo topolino, per cercare che questo scappi inavvertitamente e avere una nuova intensa emozione di caccia.
Mi rattrista molto questa cosa, ma penso a quante volte tu hai vissuto l'emozione della corsa della gara.
Penso che non hai più bisogno di gareggiare..questo è evidente, hai bisogno di qualche altro stimolo.......magari il giro del mondo in bicicletta, o alla scoperta dei vulcani...
Quello che dovevi dimostrare l'hai dimostrato e ormai zuppa l'hai mescolata troppe volte....
Partire a fare una maratona con il tuo stato d'animo è proprio un peccato, ma secondo me è già dalla maratona di new york che qualcosa non girava per il verso giusto nella tua testa.
Comunque resti sempre un mito e .......spero sempre di trovarti in summano di corsa, non si sa mai
Ciao
http://grintadicorsa.blogspot.com/
Public21/09/2010 23:23:48
Mi dispiace
Ciao orlando mi dispiace leggere queste cose soprattutto dalmio allenatore..io vivo la corsa con l'obiettivo di migliorrmi e vincerne prima o poi una..forse tu hai gia conosciuto i tuoi limiti e hai gia raccolto le tue sodisfazioni ma non èugualmente un buon motivo per lasciarsi andare.Magari cerca di allentare un po con gli impegnilavorativi e cerca di ricreare quel rapporto che avevi prima con la corsa..e soprattutto non darla mai per scontata..un abbraccio
Public22/09/2010 14:12:05