22/03/2011
Roma dolce e amara
Sono passate alcune ore da quando ho pedalato lungo le strade della maratona di Roma per la telecronaca. I ricordi di questa esperienza sono quindi ancora vivi e se dovessi suggerire dei consigli ai podisti, darei più enfasi ad una caratteristica importante per il maratoneta: la prudenza. Perché?
Ribadisco quanto già indicato sull’articolo specifico che avevo scritto su Correre di febbraio. La parte difficile del percorso della maratona italiana più frequentata è quella finale. Negli ultimi cinque chilometri sono presenti due ripide salite, seppure corte, due lunghi falsipiani oltre ad alcuni dei tratti più dissestati di sampietrini. Ed in questa fase della competizione le energie, se ce ne sono ancora, sono ridotte a delle briciole e i disagi della stanchezza martellano le articolazioni con un’intensità che si diffonde nella testa come i dolori di un dente cariato. Insomma, tanti disagi fisici che si espandono nei neuroni del cervello.
A chi dovesse affrontare oggi la maratona di Roma direi di partire molto controllato, anche sottoritmo, per tenersi energie disponibili proprio per gli ultimi 30-40 minuti di corsa. Ogni maratoneta vorrebbe che il percorso fosse scorrevole nei chilometri che lo separano dal traguardo quando la stanchezza ed il mal di gambe sono molto rilevanti. Non si tratta solo di soffrire di meno, ma di evitare il disagio mentale nel verificare che per ogni frazione di mille metri il tempo si allunga, vanificando gli sforzi fatti in precedenza per accumulare un certo vantaggio da gestire nei momenti di crisi. Ma si sa che quando la crisi arriva, le risorse disponibili non sono più sufficienti per difendersi.
Terminata la telecronaca ho assistito all’arrivo degli amatori ed ho visto che tanti hanno tagliato il traguardo con evidenti difficoltà. Le espressioni del volto evidenziavano la soddisfazione di superare la linea d’arrivo per porre fine ai probabili forti disagi. In tanti di loro ho ritrovato le sensazioni che anch’io ho avvertito un paio di settimana fa a Barcellona. La maratona è sempre un’esperienza particolare, fatta di iniziali entusiasmi e speranze, ma di crescenti difficoltà quando i chilometri si fanno sempre più lunghi.
E a Roma anche il clima non è stato tanto amico dei corridori, non per la temperatura e l’umidità, elementi che molto incidono sul rendimento del maratoneta, ma per le sostenute folate di vento che hanno fatto spendere tante energie.
Il fascino del percorso romano mitiga in parte le difficoltà di un percorso selettivo per i maratoneti amatori i quali, per motivi tecnici specifici, quasi mai hanno la tenuta muscolare per subire con limitati danni le piccole grandi difficoltà dell’ultima parte di corsa.
Orlando
Ribadisco quanto già indicato sull’articolo specifico che avevo scritto su Correre di febbraio. La parte difficile del percorso della maratona italiana più frequentata è quella finale. Negli ultimi cinque chilometri sono presenti due ripide salite, seppure corte, due lunghi falsipiani oltre ad alcuni dei tratti più dissestati di sampietrini. Ed in questa fase della competizione le energie, se ce ne sono ancora, sono ridotte a delle briciole e i disagi della stanchezza martellano le articolazioni con un’intensità che si diffonde nella testa come i dolori di un dente cariato. Insomma, tanti disagi fisici che si espandono nei neuroni del cervello.
A chi dovesse affrontare oggi la maratona di Roma direi di partire molto controllato, anche sottoritmo, per tenersi energie disponibili proprio per gli ultimi 30-40 minuti di corsa. Ogni maratoneta vorrebbe che il percorso fosse scorrevole nei chilometri che lo separano dal traguardo quando la stanchezza ed il mal di gambe sono molto rilevanti. Non si tratta solo di soffrire di meno, ma di evitare il disagio mentale nel verificare che per ogni frazione di mille metri il tempo si allunga, vanificando gli sforzi fatti in precedenza per accumulare un certo vantaggio da gestire nei momenti di crisi. Ma si sa che quando la crisi arriva, le risorse disponibili non sono più sufficienti per difendersi.
Terminata la telecronaca ho assistito all’arrivo degli amatori ed ho visto che tanti hanno tagliato il traguardo con evidenti difficoltà. Le espressioni del volto evidenziavano la soddisfazione di superare la linea d’arrivo per porre fine ai probabili forti disagi. In tanti di loro ho ritrovato le sensazioni che anch’io ho avvertito un paio di settimana fa a Barcellona. La maratona è sempre un’esperienza particolare, fatta di iniziali entusiasmi e speranze, ma di crescenti difficoltà quando i chilometri si fanno sempre più lunghi.
E a Roma anche il clima non è stato tanto amico dei corridori, non per la temperatura e l’umidità, elementi che molto incidono sul rendimento del maratoneta, ma per le sostenute folate di vento che hanno fatto spendere tante energie.
Il fascino del percorso romano mitiga in parte le difficoltà di un percorso selettivo per i maratoneti amatori i quali, per motivi tecnici specifici, quasi mai hanno la tenuta muscolare per subire con limitati danni le piccole grandi difficoltà dell’ultima parte di corsa.
Orlando
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Roma
In effetti è stata decisamente impegnativa e a distanza di 2 giorni avverto un certo dolore ai quadricipiti, cosa singolare nel mio caso nel senso che generalmente dopo una maratona il dolore muscolare è diffuso abbastanza omogeneamente. Sembrerebbe quasi un affaticamento da corsa in salita
Il Tosto
Public22/03/2011 12:30:12
Roma 2011
Ciao.
Io sono riuscito a mantenere un ritmo abbastanza costante, negli ultimi 4-5 km ho iniziato ad avvertire la stanchezza nelle gambe.
Peccato che per soli 16 zsecondi non ho battuto il mio primato sulla distanza (Napoli 30 gennaio 2011).
Grazie Orlando per i preziosi consigli.
Marcello (Lecce)
Public22/03/2011 12:37:08
Roma Marathon 2011
>A chi dovesse affrontare oggi la maratona di Roma direi di partire molto controllato, anche >sottoritmo, per tenersi energie disponibili proprio per gli ultimi 30-40 minuti di corsa.
Eh sì, adesso lo so bene cosa significa, me li ricorderò quegli ultimi 40 minuti
Marco N.(Prato)
Public22/03/2011 13:25:54
Roma 2011
Eh si, grande fatica soprattutto nella parte finale.
Ma questa è una maratona unica e alla fine bisogna arrivarci, anche strisciando!!
Dopo due giorni sono ok. Dolori muscolari spariti con qualche residuo a livello talloni.
Però, che giornata fantastica!!!
Claudio
Public22/03/2011 14:06:45
Parole sante.
Ciao Orlando, ho corso questa gara 13 volte, e nel 2010 e 2009 su questo percorso. In questi ultimi 2 anni non mi ero impegnato al 100% e malgrado conosca Roma meglio di quasi tutti i runner(ci vivo da 50 anni e ci corro da 20) forse anche io ho sottovalutato questi ultimi km che sono stati una vera sofferenza. Banalmente ti segnalo pero' che molti GPS hanno dato il 38esimo e il 39esimo km almeno 30-40 metri + lunghi. Questo per molti amatori si rivela un danno psicologico molto peggiore dei 10 secondi da aggiungere. Penso dipenda semplicemente dal fatto che il percorso in quel punto è terribile e i palazzi alti ingannano il gps ...ma fosse vero ...
Public22/03/2011 21:41:53
Roma 2011
Ciao Orlando, sono Davide Vivian ed ho concluso con soddisfazione la maratona di Roma. Avevo letto con attenzione il tuo articolo su Correre, nel quale avevi descritto le difficoltà del percorso. Come hai ben scritto, sono tutte concentrate nel finale e vorrei ricordare in successione: il sottopasso del 33km circa che esce poco prima dell'Ara Pacis; la discesa che porta alla Fontana di Trevi e la terribile successiva salita (stretta e mal pavimentata); la discesa che subito dopo porta in Piazza Venezia e l'altra dopo il Campidoglio fino al Teatro di Marcello; la successiva salita prima del Circo Massimo e, dulcis in fundo, la lunga circumnavigazione in salita del Colosseo durante l'ultimo km. Devo però sottolineare che la bellezza del percorso in questi ultimi km ed il tifo che finalmente si fa sentire aiutano a superare queste difficoltà. Dove si trovano concentrate in pochi km meraviglie come Piazza Navona, Piazza del Popolo, Trinità dei Monti, Fontana di Trevi, Colosseo?
Io ho già deciso che tornerò a correre la maratona di Roma.
Public22/03/2011 22:35:43
Roma 2011
Parole sante, Orlando, sottoscrivo in pieno il tuo commento, è vero che la veduta dei monumenti presenti negli ultimi 7/8 km aiuta, ma per un amatore questi sono chilometri di sofferenza, specialmente gli ultimi 2.
ciao Stefano
Public23/03/2011 10:03:54
la maratona di un mio amico
Bellissima questa tua riflessione sulla maratona di Roma di domenica scorsa; io vi ho seguito in televisione restando seduto comodo a casa dopo aver fatto alle 6 di mattina il mio allenamento (un bellissimo collinare) per cui la diretta della maratona me la son gustanta "mentalmente" ancora meglio avendo appena finito l'allenamento!
ma poi gia il lunedi pomeriggio su facebook ho letto le riflessioni di un mio amico che ha scelto proprio roma come sua prima esperienza di 42km, ed era si molto felice per averla fatta ed essere riuscito, in qualche modo, ad arrivare comunque al traguardo sulle proprie gambe, ma insieme alla sua felicita ho letto anche un bel po di sua delusione per esser andato in crisi (ha trovato il famoso muro intorno al 30 km) e cosi aver chiuso la sua gara in 3 ore e 56 min mentre lui sperava di riuscirla a chiudere entro le 3 ore e 30': si era allenanto bene seguendo attentamente una tabella d'allenamento di 4 mesi, e le sue previsioni e speranze erano per le 3h30'!!!
Ma ha trovato la crisi proprio perche, ammesso dalle sue stesse parole che mi ha poi confermato anche al telefono, ha fatto la prima parte di gara troppo velocemente per il suo ritmo per cui si era allenato, e giocoforza dopo ha trovato il muro; a veder i suoi tempi parziali, è passato sulla mezza distanza in 1h39'56" e aveva corso le prime frazioni di 5 km a una media tra i 4'41" e i 4'45" al km per poi scendere inesorabilmente da una media di 4'49" fino a 5'36" (i parziali suoi delle ultime frazioni son stati a 4'49" - 5'07" - 5'18" - 5'31" - 5'36"!
A parte che comunque come lui stesso ha poi ammesso la prima parte di gara l'ha corsa troppo velocemente per il suo livello d'allenamento, ma comunque ha trovato notevoli disagi sia per il vento che per il fondo troppo sconnesso della parte finale e per le salite;
Beh...leggere ora la tua riflessione, Orlando, praticamente è una ulteriore conferma alle difficolta trovate dal mio amico; adesso lo chiamerò e lo inviterò a leggere questo tuo blog e la tua riflessione, che sicuramente contribuirà a "consolarlo" un pò e a dissipare in qualche modo quel pizzico di delusione con cui è tornato a casa!
E' anche una conferma per me che io almeno ho fatto la scelta giusta nel scegliere firenze a novembre (a parte la pioggia incessante di quel giorno e il freddo notevole provato) come mio battesimo sui 42 km!!! roma effettivamente mi rendo ora conto che ha un percorso parecchio impegnativo per sceglierla come prima esperienza! o no?
Saluti
Gerlando Lo Cicero (Gerri)
Public23/03/2011 10:13:48
Roma
Giusti consigli,che ho tenuto in considerazione soprattutto nella prima parte quando forza, entusiasmo e percorso facilitavano andature più veloci. Avendo avuto la costanza di mantenere un ritmo regolare che mi ha permesso di chiudere in crescendo gli ultimi 10 km compresi gli strappi quelli del circo massimo che quello finaledel colosseo. Non nascondo che ad oggi un fastidio ai quadricipiti lo avverto ancora. Comunque come prima maratona, molto soddisfatto e molto divertito da ripetere ancora.Grazie Orlando
Giampower
Public23/03/2011 10:38:49
ROMA
GRANDE MAESTRO HAI PERFETTAMENTE RAGIONE IO LO CHIUSA IN 2:50 MINUTI , PERO CON UN CALO NOTEVOLE LE MIE PROIEZIONI AL 30 KM ERANO DI 2:45 MINUTI GLI ULTIMI 5 KM HO PERSO TANTISSIMO, CARO MAESTRO HAI PERFETTAMENTE RAGIONE SEI UNA PERSONA DI ALTISSIMO LIVELLO E COMPETENZA.
GRAZIE
PASQUALE COPPOLA
Public24/03/2011 07:53:18
Meravigliosa Roma
ciao Orlando! è un piacere leggere i commenti dei maratoneti ed anche il tuo, saggio e di chi conosce bene sia il percorso che la maratona! io mi sono trovata ad affontare i disagi , come tutti ed ho chiuso in 4 e 13! da amatore!sono felicissima ! correre a Roma è semlicemente fantastico!!! Lucia
Public24/03/2011 09:11:35
Roma 2011
C'ero anch'io a Roma ed ho subito quanto scritto da Orlando. La prima parte si correva facile, la seconda, dal 35 km in poi è stato una calvario. Sono stato con i palloncini gialli fino al 35 km,dopo, la crisi ed il buio totale. Ho percorso gli ultimi 7 km a 5:45 al km.
Un disastro.
Mi rifarò spero l'anno prossimo.
G.ppe
Public24/03/2011 16:44:30
Roma 2011
E' stata la mia prima maratona, chiusa a 3h29 di real time. La mia più grande difficoltà è stata quella di superare il muro umano che avevo davanti (al quinto km ero in posizione 7763, ho chiuso in 2280), i saliscendi finali neanche lì ho sentiti per la volontà di arrivare, e perché in salita poi vado benino pesando solo 58kg... Essendo la mia prima, ho fatto tutti i ristori molto lentamente, dove ho perso un po' di tempo. Unica nota negativa secondo me sono le disconnessioni per i sanpietrini nella parte finale: quelli si che fanno male. In un tratto vicino alla fontana di Trevi ho messo il piede in un avvallamento ed ho sentito una fitta tipo crampo al polpaccio destro, che solo da questa mattina è quasi scomparsa. Speriamo in un pettorale più basso il prossimo anno, in modo da migliorare la prestazione.
Simone (Roma)
Public24/03/2011 17:45:57
Roma 2011
Seconda esperienza sulla Distanza Regina! La mia data "zero" è stata a dicembre 2010 a Reggio Emilia; la mia prima data è stata ROMA! Un'esperienza memorabile, è stato come correre attraverso millenni di storia, riuscendo a chiuderla in 3h30'; quante cose vere in quello che ho letto, di come nei primi 30km Roma pare spingerti ad andare veloce forse oltre le tue capacità e di come tra i 35 e i 37 km ti ricordi che la potenza è nulla senza il controllo, ma è proprio lì che l'allenamento sia fisico che mentale ti viene in soccorso e piano piano raccimolate le energie residue lanci il tuo cuore alla conquista del 42°!
Public25/03/2011 16:50:17
Roma
Solo per confermare tutto cio' che avete detto.L'importante e' stato arrivare, anche se un po' di rammarico per il possibile PB, sfumato appunto negli ultimi 3/4 km...
Buone corse a tutti.
Antonello.
Public29/03/2011 10:08:13
maratona di roma
prima maratona.grande entusiasmo e motivazioni.partenza controllata e prudente.ottavo km distorsione al ginocchio,rischio ritiro, ma no! si continua. dodicesimo km seconda distorsione maledetti sanpietrini,è finita! non ancora sono a roma.si riparte con dolore, 25km sosta al presidio sanitario,ghiaccio e ripartenza. 30km seconda sosta. dopo 3ore e 45min è finita!!!davvero un esordio con i fiocchi!!!
Public29/03/2011 18:39:05
roma
...ciao...
ebbene si...ci sono anche io...un pò fuori luogo rispetto a voi tutti ma insomma...ero anche io a roma per la mia primissima maratona
per me è stato già solo un successo riuscire a percorrere 42km, non avrei mai creduto di potercela fare e invece (anche se camminando, anzi zoppicando ^__^) ho tagliato anche io il traguardo!
certo, mi vergogno a dirlo, ci ho impiegato la bellezza di 5 ore e 43 ^__^
però a livello emotivo e di entusiasmo sono sicura di averla vissuta come tutti voi
un abbraccio collettivo ^__^
fabiola
Public31/03/2011 19:35:49