10/11/2017
Seconda giornata a Beaverton
Per andare dal mio motel all'Headquarter della Nike basta attraversare la strada, ma per arrivare alla pista c'è un chilometro circa. Pur non avendo nessuna ambizione di dedicarmi al mezzofondo, non riesco a rinunciare ad accedere all'impianto, anche per fare solo qualche allungo.
La pista cui mi riferisco è intitolata a Michael Johnson, ma è famosa in tutto il mondo per essere stata costruita dentro un bosco. Ogni mattina quindi passo per farci qualche giretto: è troppo bello correre in prima corsia (giusto per correre qualche allungo) ed essere immerso nella natura. La sensazione non è quella di inanellare giri su giri, inoltre si ha l'impressione che le distanze siano ridotte e di correre più velocemente. E poi è bello perché si è immersi nel silenzio, ed ogni tanto qualche scoiattolo salta sugli alberi ed attraversa la pista.
Non posso dire che non si faccia fatica a fare le ripetute, ma l'impressione è che lo sforzo sia inferiore ad un analogo allenamento corso su una pista classica.
Unico aspetto sfavorevole di questo impianto è che il manto sintetico non è piacevolmente elastico ma si tratta di un dettaglio davvero secondario.
leggi gli altri post su Beaverton:
Prima giornata a Beaverton
Seconda giornata a Beaverton - continua
Terza giornata a Beaverton: salite!
Quarta giornata a Beaverton: incontro con Alberto Salazar
Metti una cena con Shalane e Jerry...
La pista cui mi riferisco è intitolata a Michael Johnson, ma è famosa in tutto il mondo per essere stata costruita dentro un bosco. Ogni mattina quindi passo per farci qualche giretto: è troppo bello correre in prima corsia (giusto per correre qualche allungo) ed essere immerso nella natura. La sensazione non è quella di inanellare giri su giri, inoltre si ha l'impressione che le distanze siano ridotte e di correre più velocemente. E poi è bello perché si è immersi nel silenzio, ed ogni tanto qualche scoiattolo salta sugli alberi ed attraversa la pista.
Non posso dire che non si faccia fatica a fare le ripetute, ma l'impressione è che lo sforzo sia inferiore ad un analogo allenamento corso su una pista classica.
Unico aspetto sfavorevole di questo impianto è che il manto sintetico non è piacevolmente elastico ma si tratta di un dettaglio davvero secondario.
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